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Nexi

Nexi e Sia, che cosa c’è di nuovo (mentre i fondi salutano Bertoluzzo)

L'operazione della vendita a pacchetto di azioni Nexi da parte dei fondi Bain, Advent e Clessidra delude la Borsa. I numeri dell'operazione. E lo scenario sempre più corposo di una fusione con Sia. Fatti, numeri e approfondimenti

Ha fatto il tutto esaurito nel giro di un’ora il pacchetto di azioni Nexi messo in vendita da Mercury con una procedura di collocamento accelerato a un prezzo di 11,6 euro per azione. A farsi avanti sono stati oltre 100 investitori istituzionali con una domanda per 2,8 miliardi di euro, pari a cinque volte l’offerta, che ammontava a 560 milioni.

ECCO IL NUOVO AZIONARIATO DI NEXI

Chiusa l’operazione, fra i nomi in lizza per le azioni emergono nomi di peso, alcuni dei quali già presenti della società dei pagamenti, come il fondo sovrano di Singapore Gic, Norges Bank, BlackRock, Jp Morgan (che segue l’Ipo di Sia per conto di Cdp), Wellington e Henderson.

IL RUOLO DI MERCURY IN NEXI

Mercury, la società veicolo dei fondi Bain, Advent e Clessidra, rimane socia col 52,4% (42,5% circa se di considera il 9,9% destinato a Intesa Sanpaolo nell’ambito di un accordo annunciato lo scorso dicembre) e ha l’impegno a non vendere ancora (lock-up) per 90 giorni. Comunque era chiaro da tempo che i fondi volevano uscire da Nexi per monetizzare l’investimento.

CHE COSA CAMBIA CON L’OPERAZIONE

La quota oggi in mano al veicolo dei fondi Bain, Advent e Clessidra, che ha avviato il disimpegno dalla società dei pagamenti con la quotazione in Borsa lo scorso aprile, ammonta così al 52,4% ma è destinata a scendere dato che il 9,9% di Nexi è già stato ceduto a Intesa nell’ambito dell’accordo, annunciato il mese scorso, nei pos. C’è poi il progetto per arrivare a una fusione di Nexi con Sia sotto il cappello della Cdp tramite la controllata Cdp Equity alla quale la holding Cassa ha passato diverse partecipazioni nell’ambito di un aumento di capitale.

CHI HA CURATO L’OPERAZIONE

L’operazione di collocamento è stata guidata da Goldman Sachs e Citigroup come Joint Global Coordinators e joint bookrunners e da Barclays, Banca Imi e Mediobanca come Joint bookrunners. Rothschild è stato advisor finanziario di Mercury.

CHE COSA SUCCEDE IN BORSA A NEXI

Ma l’operazione ha attapirato il mercato anche per effetto di un report di Banca Akros. Nexi, infatti, ha accusato il colpo della cessione di Mercury. Il titolo della società guidata dall’ad Paolo Bertoluzzo a Piazza Affari cedeva oltre il 3% (alle ore 15).

AKROS AFFONDA NEXI A PIAZZA AFFARI

Banca Akros ha segato la raccomandazione da neutral a reduce confermando il prezzo obiettivo di 11,2 euro. “Lo sconto limitato rispetto al prezzo di chiusura di ieri indica il forte appetito per questa azione. Comunque Nexi scambia a multipli di p/e di  29,6 per il 2020 e di 25,7 per il 2021 rispetto a 28,6 e 22,8 volte della media di settore. Sulla scorta di questo abbassiamo il giudizio sull’azione da neutral a reduce”, hanno scritto gli analisti di Banca Akros.

IL REPORT DI EQUITA SU NEXI

“Il prezzo di cessione è pari a 11,6 euro, ossia uno sconto del 6,3% rispetto alla chiusura di ieri”, di 12,384 euro, commenta Equita Sim: “In seguito all’accelerated book building, Mercury passerà dal 60,2% al 52,4% del capitale di Nexi, ma, considerando anche il deal con Intesa Sanpaolo, in cui cederà un ulteriore 9,9%, Mercury passerà al 42,5%. E’ stato definito un lock up di 90 giorni sulla quota rimanente di Mercury”, concludono gli analisti della Sim. Su Nexi Equita ha una raccomandazione hold, con prezzo obiettivo a 11,7 euro, riporta Mf/Milano Finanza.

LA MOSSA DI INTESA SANPAOLO

Prima di Natale, come accennato prima, Nexi e Intesa Sanpaolo hanno siglato un accordo che prevede il trasferimento a Nexi del ramo aziendale della banca guidata dal ceo Carlo Messina per l’attività di acquiring. Intesa Sanpaolo acquisterà poi da Mercury Uk azioni di quest’ultima per un ammontare di 653 milioni di euro, pari a una quota di Intesa Sanpaolo in Nexi del 9,9%.

RUMORS E SCENARI SU NEXI E SIA

Ma la novità di oggi favorisce o no l’operazione sistemica in cantiere fra Sia (che ha nuovi vertici, qui tutti i dettagli nell’approfondimento di Start) e Nexi con perno Cdp Equity? Secondo alcuni addetti ai lavori, sì. Anche perché – dice un addetto ai lavori – l’Ipo di Sia è di fatto in stand by: nel senso che il gruppo Cdp ha allertato Jp Morgan per l’Ipo ma il dossier non fa passi avanti “perché l’opzione merger Sia-Nexi sembra raccogliere i maggiori consensi”.

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