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Cdp

Cdp Equity, ecco come fa Cassa

Fatti, numeri e scenari sull'evoluzione di Cdp Equity, controllata della Cassa depositi e prestiti

Non solo investimenti diretti azionari, ma anche 2 sgr: una per il private equity e una per il venture capital.

La controllata di Cassa depositi e prestiti – Cdp Equity – sta diventando sempre più un perno fondamentale per il gruppo Cassa depositi e prestiti nel solco del piano industriale della Cdp guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo.

L’AUMENTO DI CAPITALE DI CDP EQUITY

Nei giorni scorsi un’assemblea straordinaria di Cdp Equity ha varato un aumento di capitale da 23 milioni di controvalore con il conferimento in natura di asset e partecipazioni dalla capogruppo.

LA RIORGANIZZAZIONE IN CDP

Si tratta, in particolare, del trasferimento delle partecipazioni di controllo e minoranze detenute finora da Cdp nel capitale di Fsi sgr, Fondo Italiano d’Investimento (Fii), F2i, Quattro R e Invitalia Ventures.

COME CAMBIA CDP EQUITY

Così ora la holding Cdp Equity diventa – come ha scritto oggi Mf/Milano Finanza – la società non solo di investimenti diretti della galassia statale ma anche il soggetto chiamato a gestire le varie sgr di derivazione o vicine a Cassa.

L’OPERAZIONE SVELATA DA MF

Ha scritto Andrea Montanari su Mf/Milano Finanza di oggi: “L’operazione ha visto il passaggio del 39% di Fsi sgr, gestita dall’ad Maurizio Tamagnini e che ha impegni di capitale per 1,4 miliardi con partecipazioni in Cedacri, Kedrion Biopharma (vi è anche la stessa Cdp Equity nel capitale), la maison di moda Missoni, Adler Group e Lumson, del 70% di Invitalia Ventures (200 milioni di asset under management), del 40% di Quattro R, il fondo specializzato in operazioni di turnaround che ha 600 milioni di asset in gestione, ossia le partecipazioni in Trussardi, Fagioli e Ceramiche Ricchetti e il 68% del Fondo Italiano d’Investimento (2,7 miliardi di asset in gestione)”

IL RUOLO DI FII

Di recente Cdp era salita in Fii (ora presieduto da Andrea Montanino, già dg Confindustria e neo capo economista di Cdp) dal precedente 43% all’attuale 68% rilevando le partecipazioni di Mps e Depobank. Nel capitale di Fii ci sono anche Unicredit (12,5%), Intesa Sanpaolo (12,5%), l’Abi (3,5%) e Confindustria (3,5%).

IL CASO F2I

Nel riordino del portafoglio del gruppo Cdp è stata trasferita a Cdp Equity anche la partecipazione (14%) in F2i, la sgr guidata da Renato Ravanelli che ha rilevato il controllo di Sorgenia, facendo borbottare gli altri concorrenti visto che in F2i sono presenti banche che erano venditrici di Sorgenia, la società energetica già di proprietà della Cir della famiglia De Benedetti e da anni gestita dalle banche creditrici.

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