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Unicredit-Mustier

Alitalia-Sai, tutti gli indagati (anche Mustier e Mansi)

Chi rischia il giudizio sul caso Alitalia-Sai. Nomi, fatti e novità

Sono 21 tra vertici, ex componenti del cda, commissari e consulenti che si sono susseguiti negli anni nell’amministrazione di Alitalia a rischiare il giudizio.

Chiuse le indagini sulla gestione di Alitalia-Sai, in mano a Etihad con il 49% e alla cordata italiana Cai con il 51%.

Tra gli indagati anche Jean Pierre Mustier, il numero uno di Unicredit, la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi e l’ex commissario di Alitalia e liquidatore di Air Italy, Enrico Laghi, oltre ai nomi già conosciuti di Montezemolo, Ball Cramer e Hogan.

Andiamo per gradi.

L’INDAGINE

L’inchiesta è stata aperta a maggio del 2017, subito dopo la sentenza del tribunale di Civitavecchia in cui si dichiarò l’insolvenza della Società Alitalia – Società aerea italiana spa, ammettendo la procedura di amministrazione straordinaria.

GLI INDAGATI

La chiusura delle indagini ha individuato 21 indagati. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo alle funzioni di vigilanza.

ANCHE MUSTIER, MANSI E LAGHI A RISCHIO GIUDIZIO

Oltre ai nomi già noti, come quello di Luca Cordero di Montezemolo, è stato notificato il 415 bis anche all’attuale amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, alla vice presidente di Confindustria Antonella Mansi, membri dell’allora consiglio di amministrazione, e all’ex commissario di Alitalia e liquidatore di Air Italy, Enrico Laghi, all’epoca consulente e presidente di Midco, la società che deteneva il 51% del capitale di Alitalia Sai e in mano alla cordata italiana. Indagato anche il vicepresidente di Intesa Sanpaolo Paolo Colombo, membro del vecchio cda.

PERCHÈ MUSTIER, MANSI E LAGHI SONO INDACATI

Mustier, Mansi e Laghi, secondo la Procura, sono ritenuti responsabili della bancarotta di Alitalia poiché “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” hanno dato vita a documenti falsi per l’approvazione del bilancio del 2015.

BILANCI FALSIFICATI

“In tal modo, fornendo indicazione di dati di segno positivo difformi dal vero e consentendo il progressivo aumento dell’esposizione debitoria, cagionavano o comunque concorrevano a cagionare il dissesto della società, anche aggravandolo”, si legge nell’avviso di chiusura indagine.

OSTACOLO ALLE FUNZIONI DI CONTROLLO

I tre sono indagati anche per “Ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza” di Enac, esponendo “fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica patrimoniale o finanziaria della società” e “occultando con mezzi fraudolenti fatti che avrebbero dovuto comunicare”.

LAGHI: FALSO IN ATTO PUBBLICO

Su di Laghi peserebbe anche l’accusa di falso in atto pubblico: “nell’autodichiarazione resa in accettazione dell’incarico di Commissario straordinario di Alitalia Sai al Mise”, Laghi “dichiarava falsamente…di non aver prestato attività di collaborazione professionale nei confronti della società Alitalia Sai nei due anni antecedenti alla dichiarazione dello stato d’insolvenza, nonostante avesse, nel settembre 2015, emesso parere su incarico della citata società”, spiegano i Pm.

TUTTI GLI INDAGATI

A rischio giudizio sono: Silvano Cassano (Ad), Marc Cramer Ball (Ad) James Hogan (vicepresidente Cda Alitalia Sai e presidente e Ad di Ethiad), Duncan Naysmith (Cfo), Claudio Rosati (vice presidente financial planning & control e vice presidente financial reporting), Claudio Di Cicco (vice presidente financial reporting), Matteo Mancinelli (general counsel), Paolo Merighi (Senior manager financial statements), Luca Cordero di Montezemolo (presidente Cda e Ad), James Rigney (componente Cda), Giovanni Colaninno (componente Cda), Giovanni Bisignani (componente Cda), Jean Pierre Mustier (componente Cda), Paolo Colombo (componente Cda), Antonella Mansi (componente Cda), Enrico Laghi (consulente incaricato e amministratore di Midco), Corrado Gatti (presidente del collegio sindacale), Alessandro Cortesi (componente collegio sindacale), Domenico Falcone (responsabile della revisione legale del bilancio Alitalia Sai per società Deloitte & Touche Spa, Giancarlo Schisano (Chief operation officer – Accountable manager), John Charles Shepley (Chief planning & Strategy officer).

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