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Leonardo-Finmeccanica, il botto negli Usa, il ribaltone nel management, le richieste a Conte

Successo negli Usa, ribaltoni nel top management, attese e richieste per il governo italiano. Non mancano le novità in casa di Leonardo, l'ex gruppo Finmeccanica

Successo negli Usa, ribaltoni nel top management, attese e richieste per il governo italiano. Non mancano le novità in casa di Leonardo, l’ex gruppo Finmeccanica presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’amministratore delegato Alessandro Profumo.

Ecco tutti i dettagli sulle ultime notizie che riguardano il gruppo di Piazza Monte Grappa

CHE COSA E’ SUCCESSO NELLA GARA USA PER LEONARDO

Oggi la società partecipata dal Tesoro può brindare al successo nella gara Usa per gli elicotteri. Infatti l’Us Air Force ha scelto il modello di elicottero MH-139, che si basa sull’AW139 di Leonardo, per la sostituzione della vecchia flotta di UH-1N Huey.

ALLEANZA LEONARDO-BOEING

Leonardo-Finmeccanica si è presentata al contest internazionale bandito dall’Usaf in cordata con Boeing, quest’ultima in qualità di prime contractor.

IL PROGRAMMA USA

Il programma vale 2,4 miliardi di dollari e comprende fino a 84 elicotteri, sistemi di addestramento e il relativo equipaggiamento per il supporto logistico.

A CHE COSA SERVONO I VELIVOLI

I velivoli saranno destinati alla protezione delle basi dei missili balistici intercontinentali e al trasporto di personale governativo e delle forze speciali Usa, con l’ingresso in servizio dei primi elicotteri a partire dal 2021.

LA SPIEGAZIONE DI LEONARDO

L’MH-139 ha vinto per le sue doti in termini di velocità, carico, raggio d’azione, armamento e capacità di sopravvivenza. L’elicottero permette “di risparmiare 1 miliardo di dollari sul fronte dell’acquisizione e dei costi operativi lungo il suo intero ciclo di vita”, ha spiegato Leonardo.

DOVE VIENE ASSEMBLATO IL MEZZO

Il mezzo viene assemblato nello stabilimento Leonardo che si trova a nordest di Philadelphia, mentre altre componenti saranno integrate da Boeing nel suo stabilimento di Ridley Township, sempre in Pennsylvania.

IL PUNTO SUI VELIVOLI

Sono oltre 900 gli AW139 oggi in servizio grazie a 270 acquirenti tra governi, forze armate e clienti privati nel mondo, e 260 gli esemplari assemblati e consegnati dallo stabilimento americano del gruppo.

GLI UTILIZZI DEL MODELLO BASE

Il modello di base, AW139, è stato presentato al mercato in diverse configurazioni dedicato a polizia, eliambulanza, trasporto di Vip, Search and Rescue e supporto alle piattaforme petrolifere offshore.

LE STIME DI AKROS

Secondo gli analisti di Banca Akros, che hanno emesso una nota al riguardo la settimana scorsa, il programma di sostituzione pianificato dall’Us Air Force dovrebbe corrispondere ad una commessa potenziale per Leonardo  di 1 miliardo di dollari, ovvero 854 milioni di euro, ricorda oggi Mf-Milano Finanza. Gli specialisti hanno ricordato che il contratto UH-1N non è stato per ora inserito nel portafoglio ordini atteso per il 2018 che si aggira fra 14 e 14,5 miliardi di euro.

LO SCENARIO CON L’AERONAUTICA USA

Fra l’altro l’aeronautica militare degli Stati Uniti dovrebbe ora scegliere il fornitore di jet per addestratori “T-X”, si tratta di 350 aerei del valore di oltre 7 miliardi di dollari entro la fine di questo mese. In questo caso Leonardo  corre contro Boeing e Lockheed.

LA NOTIZIA DEL SOLE 24 ORE

Un nuovo avvicendamento è in arrivo ai piani alti di Leonardo. Alessio Facondo, capo della divisione aerostrutture, una delle sette divisioni in cui è articolato il gruppo dal primo gennaio 2016, è in uscita. E’ quello che svela oggi Gianni Dragoni del Sole 24 Ore.

Con l’uscita di Facondo saliranno a cinque i capidivisione che – dall’arrivo di Profumo, 16 mesi fa – sono cambiati rispetto alla formazione ereditata dal predecessore, Mauro Moretti, che aveva introdotto le sette divisioni con la «One company» il primo gennaio 2016. Già ai tempi di Moretti saltò uno dei sette capidivisione, dal 29 agosto 2016 la guida dei Sistemi di difesa è affidata a
Gianpiero Lorandi, subentrato a Roberto Cortesi, aggiunge Il Sole: “Dei quattro cambiamenti già avvenuti con Profumo, uno è per una promozione interna, Lorenzo Mariani da un anno è il direttore commerciale del gruppo (Chief commercial officer), a capo della divisione Elettronica per la difesa terrestre e navale gli è subentrato Manlio Cuccaro. Le altre sostituzioni sono dovute alla ricerca di miglioramenti. Daniele Romiti un anno fa è stato sacrificato per le difficoltà della divisione Elicotteri. Al suo posto è andato Gian Piero Cutillo, era Cfo del gruppo, per l’area commerciale è supportato da Carlo Gualdaroni”.

LE RICHIESTE DI LEONARDO A GOVERNO

Caro governo e care forze armate, occorre seguire il modello americano per rendere più stabile ed efficiente i contratti fra Stato e aziende della Difesa come Leonardo-Finmeccanica.
E’ quello che di fatto- come ha scritto ieri Start Magazine – chiede lo stesso gruppo Leonardo come si evince dalla ricerca firmata Ambrosetti in collaborazione proprio con la società presieduta da Gianni De Gennaro e guidata dall’amministratore delegato, Alessandro Profumo.

Due le richieste contenute tra l’altro nella parte conclusiva della ricerca presentata nei giorni scorsi a Cernobbio. Al governo Conte, Ambrosetti-Leonardo chiede “una pianificazione finanziaria pluriennale con l’allocazione di risorse che consentano la stipula di contratti di lunga durata (10-15 anni)”. Mentre alle Forze Armate il gruppo partecipato dal Tesoro chiede che “facciano crescente ricorso a queste nuove formule contrattuali capaci di generare un efficientamento della spesa pubblica”.

(TUTTI I SUBBUGLI IN CASA DI LEONARDO. CASO CYBER E NON SOLO)

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