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Leonardo Aerostrutture

Leonardo, ecco come ripartirà la divisione Aerostrutture

Secondo il dg di Leonardo, Lucio Valerio Cioffi, il gruppo completerà nel 2023 il piano di investimenti da 300 milioni negli stabilimenti della Divisione Aerostrutture. Fatti, numeri e annunci

 

Il 2023 potrebbe essere l’anno della ripartenza per la divisione Aerostrutture di Leonardo, impattata dalla crisi Covid.

Proprio un anno fa il gruppo aveva annunciato il rilancio della divisione Aerostrutture — i cui quattro stabilimenti sono a Pomigliano D’Arco, Nola, Foggia e Grottaglie — con un piano di nuovi investimenti da 300 milioni di euro che partirà nella seconda metà del 2023. Il piano è finalizzato a consolidare la centralità del business attraverso l’aggiornamento tecnologico di programmi, stabilimenti e processi produttivi.

“La crisi è alle spalle – ha detto al Sole 24 Ore il dg Lucio Valerio Cioffi – ma le conseguenze ci sono ancora. Grazie agli investimenti fatti, oggi Leonardo può consolidare i programmi in essere e intercettare nuove opportunità di mercato ponendosi verso i big player del settore quale piattaforma globale per aerostrutture”.

E la ripresa sembra certificata anche dalla fine della cassa integrazione ordinaria nel 2023 nei quattro stabilimenti della divisione Aerostrutture di Leonardo, con 4.500 dipendenti diretti più l’indotto.

Tutti i dettagli.

RIPRENDE IL PROGRAMMA BOEING 787

“Tutti i principali programmi che vedono impegnata la divisione aerostrutture di Leonardo sono in crescita sia per l’anno in corso, sia per il 2024 e il 2022” ha spiegato Cioffi.

Riparte la commessa del Boeing 787 (a Grottaglie si costruiscono due sezioni della fusoliera), anche se moderatamente e lontano dai livelli del 2019 (164 fusoliere in un anno). Ma si passa dalle 22 coppie dello scorso anno alle 57 dell’attuale e nel 2025 si dovrebbe arrivare a 100.

IL PROGETTO NEMESI A POMIGLIANO E NOLA

Nello specifico, gli stabilimenti industriali di Pomigliano e Nola sono stati interessati dal progetto «“Nemesi” – ha evidenziato al quotidiano confindustriale Stefano Bortoli, nuovo managing director della divisione aerostrutture – che mira a fare dei due siti campani centri di eccellenza per le strutture di velivoli regionali”.

L’anno scorso l’allora ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, aveva autorizzato un accordo di sviluppo con Leonardo da 163 milioni di euro proprio negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Nola. In quest’ultimi saranno rinnovati gli impianti e i macchinari con tecnologie 4.0, al fine di ampliare le linee produttive e di assemblaggio destinate alla realizzazione della fusoliera del velivolo regionale da trasporto commerciale Atr.

FOCUS DIGITALIZZAZIONE A FOGGIA

“Foggia, già centro di eccellenza per le produzioni in materiale composito civili e militari, si investe in sostenibilità e digitalizzazione, e sarà realizzato entro giugno il primo item con la nuova linea A220 automatizzata” riporta il quotidiano confindustriale.

EUROMALE, SKYDWELLER E VX4 PER GROTTAGLIE

Infina, a Grottaglie, (il più colpito dalla crisi dei quattro siti) è previsto il superamento della monocommittenza legata al Boeing 787 con nuove attività (Vertical VX 4, Skydweller Aero, EuroMale).

Essendo monocommessa, l’impianto di Grottaglie sconta la notevole frenata avutasi, sia per effetto del Covid sia per problemi che il committente Boeing ha avuto con un fornitore della catena produttiva, nella costruzione delle due sezioni di fusoliera del 787.

Ma il progetto Skydweller potrebbe segnare la fine della monocommittenza per Grottaglie. Inoltre, a breve sarà pronta la prima fusoliera in materiale composito del dimostratore del velivolo elettrico VX4.

Infine, il sito tarantino sarà coinvolto nel programma Eurodrone, l’uav europeo Male (Medium Altitude Long Endurance) Rpas, per cui “è prevista l’implementazione di tutti i processi sulla tecnologia dell’ala, con fabbricazione a Foggia e montaggio a Grottaglie”.

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