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Leonardo Aerostrutture

Leonardo, ecco cosa prevede l’intesa per la cigo in Aerostrutture

Intesa raggiunta tra Leonardo e i sindacati per la cassa integrazione ordinaria nella divisione Aerostrutture dell'ex Finmeccanica. Tutti i dettagli sull'accordo

 

Intesa raggiunta sulla cassa integrazione tra Leonardo e i sindacati.

Ieri si è concluso positivamente il confronto tra Leonardo e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm con la firma dell’Accordo Quadro per la gestione della riduzione congiunturale dei carichi di lavoro della Divisione Aerostrutture. Lo rendono noto l’azienda capeggiata da Alessandro Profumo e le sigle sindacali.

La vertenza coinvolge i quattro stabilimenti meridionali della stessa divisione: Pomigliano D’Arco, Nola, Foggia e Grottaglie (Taranto).

Adesso comincia la fase di gestione dell’accordo. “Una gestione che sarà su due fronti ogni tre mesi. Cioè quando dovremo monitorare la situazione degli stabilimenti e l’andamento della cassa integrazione e abbiamo già un prospetto che ci indica lo scarico di lavoro, che per Grottaglie nel 2022 equivale alla metà” ha spiegato ad Agi Michele Tamburrano della Fim Cisl Taranto-Brindisi dopo la firma dell’accordo a Roma, nella sede di Unindustria.

Tutti i dettagli.

DEFINITA LA GESTIONE DELLA CASA INTEGRAZIONE ORDINARIA

“La CIGO, quale strumento di flessibilità gestionale, al momento risulta essere il più idoneo ed in grado di assicurare la copertura delle giornate di vuoto lavoro dell’anno in corso preservando la sostenibilità economico-industriale, anche in funzione dell’impegno finanziario assunto da Leonardo con investimenti volti a consolidare la centralità del business aerostrutture attraverso l’aggiornamento tecnologico di programmi e prodotti, stabilimenti e processi produttivi” riferisce l’azienda di Piazza Monte Grappa.

Questo istituto sino ad oggi era stato evitato — sottolinea la nota di Leonardo — attraverso azioni gestionali e compensazioni territoriali, non più in grado, da sole, di garantire la gestione della contrazione congiunturale della produzione”.

COME FUNZIONERÀ LA CIGO

“I lavoratori percepiranno l’80 per cento della loro retribuzione”, chiarisce Tamburrano. “L’integrazione da parte di Leonardo consiste nel garantire ratei di ferie, permessi, 13esima mensilità, ma anche le indennità notturne per coloro che sono impegnati sui turni”, aggiunge il sindacalista Fim a proposito del fatto che con l’integrazione economica la cig per il personale di Leonardo Aerostrutture sarà meno impattante.

Come sottolinea la Fiom, le parti hanno definito la gestione della cassa integrazione ordinaria, “garantendo per le lavoratrici e i lavoratori della Divisione il minore impatto economico possibile, contemporaneamente alla maturazione di tutti i tassi previsti dagli accordi nazionali e di Gruppo e salvaguardando contestualmente l’impianto del premio di risultato per il 2022”.

LEONARDO CONFERMA IL PIANO DI RILANCIO PER LA DIVISIONE AEROSTRUTTURE

Inoltre, Leonardo ha confermato sia i 300 milioni di investimenti per tutta Aerostrutture che i nuovi progetti per lo stabilimento di Grottaglie a cominciare dal nuovo drone Euromale.

La commessa italiana per l’Eurodrone sarà “realizzata nei siti di Grottaglie, Foggia e Nola” ha sottolineato Bruno Cantonetti, segretario nazionale Uilm e Responsabile del settore.

IL COMMENTO DEL DG DI LEONARDO

“L’intesa siglata in maniera unitaria con le Organizzazioni Sindacali rappresenta un passaggio fondamentale per il superamento di una fase congiunturale legata al protrarsi degli effetti della pandemia che ha causato il più forte calo del traffico passeggeri nella storia dell’aviazione civile” ha commentato Lucio Valerio Cioffi, direttore generale di Leonardo. “Andiamo avanti – anche proseguendo il confronto con i Sindacati – con il piano finalizzato alla trasformazione e rilancio del nostro business Aerostrutture su cui, tra il 2019 e il 2023, avremo investito oltre 300 milioni di euro”.

LE RICADUTE

“Investimenti importanti — evidenzia l’azienda ex Finmeccanica — sia per l’indotto che per Leonardo che, nei settori di business Aeronautica, Elettronica ed Elicotteri, tra Campania e Puglia impiega circa 7.400 risorse al netto dell’indotto. Nello specifico, in Campania, nei siti produttivi di Napoli e Giugliano (Elettronica), Nola e Pomigliano D’Arco (Aeronautica), Benevento (Elicotteri), lavorano circa 4.400 persone, il 57% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione. In Puglia, nei siti produttivi di Grottaglie e Foggia (Aerostrutture), Brindisi (Elicotteri), Taranto (Elettronica) lavorano circa 3.000 persone, l’84% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione”.

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