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Class Editori

Le mosse smaniose di Portobello fra Unicredit, Banco Bpm e Class Editori

Le ultime manovre di Portobello, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan. 

 

Con una mano dà e con l’altra prende. Nelle scorse settimane Portobello, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan che opera attraverso l’attività di barter nel settore editoriale e pubblicitario ed è proprietaria della omonima catena retail e del portale ePrice, in una sola settimana ha partecipato all’aumento di capitale di Class Editori – finalizzato al rimborso di un pool di banche – e nello stesso giorno ha sottoscritto un accordo di finanziamento con Unicredit. A sole 72 ore di distanza, poi, ne ha sottoscritto un altro con Banco Bpm.

Va detto peraltro che – mentre la partecipazione alla ricapitalizzazione è stata annunciata – gli accordi di finanziamento sono stati firmati, quindi in teoria potrebbe accadere che Portobello incassi prima i 4 milioni dal Banco e i 9,5 milioni da Unicredit per poi girarne mezzo a Class.

L’AUMENTO DI CAPITALE DI CLASS EDITORI

Portobello ha comunicato di aver aderito all’aumento di capitale annunciato da Class Editori, con un investimento di 500mila euro, in seguito all’approvazione del piano di risanamento del gruppo editoriale concordato con alcune banche. Nelle parole di Pietro Peligra, presidente di Portobello, le intenzioni della società: “La nostra partecipazione al gruppo Class Editori ci permetterà di allargare e diversificare ulteriormente la Business Unit Media & Advertising del Gruppo Portobello attraverso cui porre in essere operazioni di bartering pubblicitario. Questa operazione, dunque, risulta strategica nel contesto attuale di espansione della catena retail”.

IL FINANZIAMENTO DI BANCO BPM A PORTOBELLO

Solo tre giorni dopo è arrivata la notizia che Portobello ha sottoscritto un accordo di finanziamento per 4 milioni di euro con Banco Bpm. Un’operazione finalizzata “a sostenere il piano di investimenti pluriennali di Portobello nel settore retail per l’apertura di nuovi store in tutta Italia”. Il finanziamento, a tasso variabile, ha una durata di 36 mesi con scadenza al 31 dicembre 2025 e un piano di rimborso su base trimestrale, dopo un periodo di pre-ammortamento iniziale di 6 mesi. L’accordo di finanziamento – si evidenzia ancora – contiene previsioni usuali per contratti delle specie, tra cui la possibilità di procedere al rimborso volontario anticipato delle somme finanziate, previa corresponsione di una penale; ulteriori previsioni relative ad eventi di rimborso anticipato obbligatorio, dichiarazioni, obblighi di non fare, eventi di revoca, consensi e soglie di materialità in linea con la prassi per operazioni della specie. All’interno delle opportunità che si stanno creando per la Società, questa operazione produrrà un ulteriore rafforzamento della propria presenza fisica e del proprio business sul territorio nazionale.

IL FINANZIAMENTO DI UNICREDIT A PORTOBELLO

Ma non è finita con Piazza Meda, come dicevamo. Sempre il 17 ottobre, infatti, Portobello ha comunicato di aver sottoscritto un accordo di finanziamento per 9,5 milioni di euro con UniCredit, sempre per lo stesso motivo ossia sostenere il piano di investimenti pluriennali di Portobello nel settore retail per l’apertura di nuovi store in tutto il Paese. Il finanziamento, a tasso variabile e coperto da garanzia Sace “SupportItalia”, ha una durata di 7 anni (con scadenza 30 settembre 2029) e un piano di rimborso su base trimestrale posticipata, dopo un periodo di pre-ammortamento iniziale di 24 mesi. L’accordo di finanziamento contiene previsioni usuali per contratti delle specie, tra cui l’ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, tra l’altro, in caso di mancato rispetto di covenants finanziari tipici di tali operazioni (Indebitamento Finanziario Netto/Patrimonio Netto e Indebitamento Finanziario Netto/Ebitda, entrambi calcolati su base annuale); la possibilità di procedere al rimborso volontario anticipato delle somme finanziate, previa corresponsione di una penale; ulteriori previsioni relative ad eventi di rimborso anticipato obbligatorio, dichiarazioni, covenants (anche finanziari) e obblighi di non fare, eventi di revoca, consensi e soglie di materialità in linea con la prassi per operazioni della specie.

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