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La Bocconi riparte da una sberla a Giorgia Meloni

La Bocconi torna nel dibattito pubblico con un think tank e lo fa con una stoccata al governo Meloni. Tutti i dettagli

 

Dopo qualche anno di silenzio torna a farsi risentire nel dibattito pubblico l’Università Bocconi di Milano. E lo fa con un’iniziativa accademica di taglio più politico che economico: il nuovo Institute for European Policymaking (Iep). Un Istituto di ricerca e un think tank la cui mission è “sensibilizzare l’opinione pubblica sull’Europa” attraverso “ricerche di alta qualità sulle principali questioni politiche che l’Europa, e l’UE in particolare, i suoi Stati membri e i suoi cittadini”.

PERCHÉ SECONDO LA BOCCONI IL GOVERNO NON DEVE AVERE PAURA DEL MES

L’angolazione è marcatamente europeista. Non a caso uno dei primi report è diretto a influenzare il dibattito sul Mes. Il report “Perché all’Italia conviene approvare la riforma del Mes” chiarisce il punto di vista dello Iep sul Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), strumento che l’Italia non ha ancora ratificato, rimanendo l’unico Paese Ue a non avervi aderito. “All’interno della maggioranza di governo sembrano coesistere due linee di opposizione alla ratifica – una “ideologica” e una “strategica”. Entrambe sono fallaci – si legge nel report -. Alla radice dell’opposizione “ideologica” sembra esserci il timore che la ratifica della riforma renda in qualche modo più facile il “commissariamento” dell’Italia da parte di Bruxelles e Francoforte, con conseguenti svantaggi o rischi economici per l’Italia. Questi timori sono ingiustificati”.

I TIMORI INFONDATI SUL MES (SECONDO LA BOCCONI)

Timori infondati, dicono forte e chiaro dal think tank bocconiano al governo Meloni. La riforma non introduce “un obbligo per l’Italia di richiedere l’assistenza del Mes” e nemmeno un “automatismo che forzerebbe una ristrutturazione del debito pubblico italiano qualora il nostro Paese decidesse di utilizzare i fondi del Mes”. Quest’ultimo punto viene spiegato sostenendo che la valutazione della sostenibilità del debito “è già parte dell’impianto concettuale del Mes ed è in linea con la filosofia del FMI, che applica però condizioni molto più stringenti” e che per accedere ai fondi FMI “la ristrutturazione è un prerequisito se il debito viene ritenuto non sostenibile, mentre nel framework del MES non esiste questo automatismo e il Trattato è chiaro nel limitare questa eventualità a casi eccezionali”.

COSA SONO LE CACs E PERCHÉ NON FANNO PAURA

Silvia Merler, autrice dello studio, cerca di fare chiarezza anche in merito all’introduzione di un nuovo tipo di Clausole di Azione Collettiva (CACs). “Le CACs sono un meccanismo legale presente da gennaio 2013 in tutti i titoli di Stato con durata superiore a 1 anno emessi da Paesi dell’eurozona, volto a facilitare l’eventuale ristrutturazione del debito sovrano permettendo a una maggioranza di creditori di cambiare i termini dei titoli di Stato per tutti i detentori – scrive Merler -. La ratio di questo strumento è quella di evitare situazioni – ben note nel caso dell’Argentina, ma viste anche in Grecia nel 2012 – in cui una minoranza di creditori riesca a bloccare la ristrutturazione facendone aumentare il costo finanziario per gli altri detentori e il costo economico per il Paese. La riforma del MES prevede l’introduzione di un tipo di CACs “dette “single limb”, che renderebbe ancora più trasparente e prevedibile la ristrutturazione del debito – qualora necessaria”.

L’UNIVERSITÀ BOCCONI RINGIOVANISCE E INNOVA

La Bocconi è impegnata, quindi, in un riposizionamento all’interno del dibattito pubblico attraverso la sua nuova struttura. Innovazioni che passa anche attraverso il ringiovanimento del suo management e il lancio dello Iep, che vede una folta schiera di professori e ricercatori, e nello staff spicca l’advisor per la comunicazione Stefano Feltri, ex direttore del quotidiano Domani.

L’ORIENTAMENTO EUROPEISTA DELLO IEP

Lo Iep, come scritto, ha un orientamento europeista. “Si impegna a difendere l’ideale europeo, in particolare l’unità e la diversità dell’UE, nonché a promuovere lo stato di diritto, i principi ei valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE – si legge sul suo sito -. L’Istituto si impegna inoltre a contribuire alla competitività dell’Europa, all’influenza dell’UE in tutto il mondo e a un futuro prospero, sostenibile ed equo per gli europei, promuovendo dibattiti politici e un dialogo tra le diverse parti della società europea attraverso diverse attività di sensibilizzazione”.

IL CONSIGLIO DI FONDAZIONE DELLO IEP: DA MARIO MONTI A SYLVIE GOULARD

Nel Consiglio della fondazione trovano posto personalità di spicco del mondo dell’accademia, dell’impresa e della politica. Del consiglio fanno parte: l’ex premier Mario Monti, in qualità di presidente onorario, l’economista, vicepresidente dell’Università Bocconi, nonché ex rettore, Guido Tabellini, come presidente, l’ex ministro della Difesa francese e attuale vicepresidente della Banca di Francia Sylvie Goulard, in qualità di vicepresidente, il presidente dell’Università Bocconi Andrea Sironi, e il rettore Francesco Billari, autore anche di alcune dibattute proposte per gli studenti.

I PROFESSORI DELLO IEP

Sono molti, e molto noti, i docenti che animano il dibattito interno allo IEP con la finalità di “contribuire alla competitività dell’Europa, all’influenza dell’UE a livello mondiale e a un futuro prospero, sostenibile ed equo per gli europei”. C’è l’ex presidente dell’INPS Tito Boeri, l’ex senatore PD nonché Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con Matteo Renzi, Tommaso Nannicini, la professoressa di Finanza e manager di Unicredit Elena Carletti, l’economista ed editorialista Stefano Caselli e l’economista tedesco, direttore del Center for European Policy Studies, Daniel Gros.

CHI È L’AUTRICE DEL REPORT SUL MES

Autrice dello studio è Silvia Merler, ricercatrice laureata alla Bocconi, presso la stessa università ha conseguito un un master in scienze economiche e sociali (ESS) mentre ha ottenuto un dottorato di ricerca in studi europei ed eurasiatici con focus sull’economia politica europea presso la Johns Hopkins School of Advanced International Studies (SAIS). Attualmente, come riportato dallo IEP della Bocconi, Merler è Head of ESG & Policy Research presso Algebris Investments, la società globale di asset management di Davide Serra, fondatore e amministratore delegato di Algebris Investment, ex studente (laureato con lode) dell’Università Bocconi e per diversi anni principale finanziatore delle campagne elettorali di Matteo Renzi. Silvia Merler è anche Non-Resident Fellow presso Bruegel, il think tank di politica economica con sede a Bruxelles, ed è Adjunct Lecturer presso la Johns Hopkins University School of Advanced International Studies (SAIS), dove insegna Economia dei mercati globali per il Master online nel rischio globale.

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