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I conti di Iveco (Exor) deludono il mercato, ecco perché

I risultati di Iveco nel secondo trimestre dell'anno deludono il mercato e il titolo crolla in Borsa, finendo in fondo al Ftse Mib. Tutti i dettagli.

Iveco, la società produttrice di veicoli commerciali della holding Exor (proprietaria anche, ma non solo, di Stellantis e di Cnh Industrial, azienda che realizza macchinari per l’agricoltura e le costruzioni), ha perso il 9,7 per cento in borsa, a 10,6 euro per azione: è stato il risultato peggiore sul Ftse Mib, l’indice più importante della Borsa italiana, che è calato dello 0,9 per cento.

TUTTI I RISULTATI (NEGATIVI) DI IVECO NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2024

La performance negativa del titolo di Iveco è dovuta ai risultati del secondo trimestre del 2024: i ricavi consolidati, in particolare, sono scesi del 5 per cento su base annua, a 3,9 miliardi di euro. I ricavi della divisione Attività industriali sono stati inferiori del 5,8 per cento a causa dei minori volumi di consegne in Europa e dell'”impatto negativo dei cambi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, parzialmente compensati dal miglioramento dei prezzi”, fa sapere la società.

L’Ebit adjusted è diminuito di 16 milioni di euro rispetto al secondo trimestre del 2023, a 295 milioni; l’Ebit adjusted delle Attività industriali è calato invece di 12 milioni, a 264 milioni.

L’utile netto adjusted è aumentato di 15 milioni su base annua, a 182 milioni. Il flusso di cassa libero delle Attività industriali è stato negativo per 98 milioni – nel secondo trimestre del 2023 era invece positivo per 135 milioni – “a causa di un impatto negativo temporaneo una tantum legato agli sforzi extra per garantire la qualità e la rapidità nel mettere a disposizione i prodotti del Model Year 2024″.

LA REAZIONE DEL MERCATO

Il mercato ha reagito negativamente a questi risultati, nonostante i ricavi siano stati in linea con il consenso degli analisti e anche superiori alle previsioni di Bloomberg, che stimava un calo più netto a 3,8 miliardi, e nonostante la conferma delle prospettive per l’intero 2024 (Ebit adjusted consolidato sui 920-970 milioni ed Ebit adjusted delle Attività industriali a 790-840 milioni).

A pesare sull’andamento del titolo di Iveco in borsa è stato soprattutto il calo dell’Ebit, anche detto “risultato ante oneri finanziari” o “reddito operativo aziendale”.

IL GIUDIZIO DI EQUITA E DI INTERMONTE

Secondo gli analisti di Equita, “pur ritenendo visibili le guidance 2024 (confermate), riteniamo che nel breve possano prevalere considerazioni negative su free cash flow (comunque previsto in recupero nel secondo semestre) e book to bill debole che ancora non beneficia del lancio nuovi modelli”.

Intermonte ha sottolineato come il flusso di cassa libero nel secondo trimestre sia stato inferiore al previsto e che la presa ordini non sia migliorata rispetto al primo trimestre del 2024.

LE PAROLE DELL’AD OLOF PERSSON

La reazione negativa del mercato ai risultati del periodo aprile-giugno rappresenta un inizio in salita per Olof Persson, che ha assunto l’incarico di amministratore delegato di Iveco – in precedenza ne era amministratore indipendente – dal 1 luglio scorso, andando a sostituire Gerrit Marx che ha fatto ritorno a Cnh Industrial.

Nonostante i risultati del secondo trimestre, Persson ha dichiarato che “il nostro slancio prosegue, fornendo solide basi per la chiusura del 2024, e confermiamo il lancio del Model Year 2024 nella seconda metà dell’anno, con la nostra visione invariata delle dinamiche 2024 del mercato dei veicoli industriali”. Il nuovo amministratore delegato ha poi aggiunto che Iveco “procedendo a tutta forza sulla […] traiettoria per il 2024, pertanto confermiamo gli obiettivi di fine anno e il nostro impegno per il piano strategico aziendale”.

– Leggi anche: Perché crollano le vendite di Cnh Industrial (Exor)

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