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Lufthansa

Perché Bruxelles traccheggia su Ita-Lufthansa?

Le autorità europee hanno annunciato l'anticipazione della "fase 2" nelle trattative tra Ita e Lufthansa. Cosa farà il presidente di Ita, Antonino Turicchi? Fatti, indiscrezioni e approfondimenti

 

Nel contesto della delicata trattativa tra Ita e Lufthansa, la Direzione Generale della Concorrenza dell’Unione Europea ha annunciato l’anticipazione della “Fase 2”, mettendo in discussione l’alleanza tra la compagnia italiana e il colosso tedesco. La scadenza inizialmente fissata al 29 gennaio 2024 è stata superata di qualche giorno, evidenziando le preoccupazioni della Commissione riguardo alle implicazioni sul mercato del trasporto aereo.

COSA HA DETTO LA DG COMPETITION SULL’AFFARE ITA-LUFTHANSA

La DG Competition, sotto la guida di Margrethe Vestager, ha fatto sapere che le offerte presentate da Lufthansa non sono sufficienti a dissipare i dubbi sulla fusione tra il gigante tedesco e Ita, confermando le ipotesi su pressioni anche politiche nella partita come sottolineato anche da Start Magazine. La Commissione intende approfondire ulteriormente il dossier nei prossimi 90 giorni lavorativi, includendo i risultati dei market test e le testimonianze delle compagnie concorrenti. La conclusione della “Fase 2” è prevista tra il 3 e l’8 giugno 2024, tuttavia, potrebbero esserci due mini-proroghe da 15-20 giorni ciascuna prima della decisione finale, possibilmente per evitare interferenze con le elezioni europee.

Il governo italiano, di fronte a questa incertezza, potrebbe essere chiamato a considerare un piano di contingenza per garantire la sopravvivenza di Ita nel caso in cui la partnership con Lufthansa dovesse subire ritardi o, peggio ancora, fallire.

SFUMA L’OPZIONE APONTE?

L’opzione paventata mesi addietro di coinvolgere Gianluigi Aponte, patron di Msc, sembra essere sfumata, aprendo la strada a una possibile ricerca di alternative industriali e finanziarie.

ITA FRA AEREI E PERDITA

Quanto ad una possibile applicazione di misure di amministrazione straordinaria, lo spettro al momento si sarebbe allontanato poiché Ita con l’acquisto dell’unico aeroplano in flotta di proprietà potrebbe riuscire a chiudere il bilancio con una perdita che potrebbe anche essere coperta con l’abbattimento del capitale sociale. L’aereo infatti avrebbe aumentato il valore patrimoniale dell’azienda andando di conseguenza ad abbassarne certamente il passivo per almeno 250 milioni di euro.  Restano ancora i nodi legati alla cassa di Ita. L’azienda fa sapere che al momento ci sarebbero 450 milioni di euro in cassa.

COSA FARÀ TURICCHI?

Ma la preoccupazione non è solo la cassa. Restano infatti ancora da sciogliere alcuni nodi interni alla compagnia come l’organizzazione del personale, il settore operazioni volo, la parte commerciale e il marketing. Fuori l’ex Giovanni Perosino, che era il dirigente più pagato in Ita e ora approdato in Maserati, c’è la necessità di riorganizzare il vettore in moltissime aeree.

L’attuale presidente di Ita, Antonino Turicchi, secondo le indiscrezioni raccolte da Start Magazine, aveva riferito in passato ad alcuni suoi interlocutori di non essere sicuro di voler rimanere nel consiglio di amministrazione  di Ita nel caso si fosse aprisse una “Fase 2” con la Commissione Ue. Con l’ufficializzazione del passaggio alla “Fase 2”, cosa succederà?

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