Skip to content

intesa sanpaolo

Isybank, cosa cambierà per i correntisti di Intesa Sanpaolo

Nuovo aggiornamento nella procedura del trasferimento di clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Fatti, dettagli e approfondimenti

Ancora effetti per Intesa Sanpaolo dopo l’ammonimento incisivo arrivato dal Garante del mercato sul passaggio dei clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Ecco tutti i dettagli.

COSA C’E’ DI NUOVO TRA INTESA SANPAOLO E ISYBANK

Nuovo aggiornamento nella procedura del trasferimento di clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Il gruppo bancario guidato dal ceo Carlo Messina (nella foto) permetterà di scegliere se restare nella banca digitale del gruppo o se far ritorno in Ca’ de Sass. La comunicazione per i clienti è stata oggetto anche di una pubblicità di Intesa Sanpaolo su alcuni quotidiani di carta oggi, come ad esempio sul Foglio diretto da Claudio Cerasa.

CHE COSA CAMBIA PER I CLIENTI DI INTESA SANPAOLO DOPO L’AVVIO DI ISYBANK

Nello specifico, i clienti trasferiti di Intesa Sanpaolo in Isybank il 16 ottobre 2023 potranno decidere di aprire un nuovo rapporto di conto presso Intesa Sanpaolo a condizioni pari o migliorative rispetto a quelle originarie. I clienti per cui era previsto il trasferimento il 18 marzo, invece, saranno informati che non si potrà procedere in assenza del loro consenso espresso.

GLI EFFETTI ANTITRUST PER INTESA SANPAOLO SU ISYBANK

La nuova mossa di Intesa Sanpaolo mira a chiudere la procedura avviata dall’Antitrust. L’autorità garante del mercato e della concorrenza – con una delibera – aveva emesso un provvedimento cautelare nei confronti di Ca’ de Sass e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non avevano fornito il proprio consenso espresso. Per l’Antitrust il trasferimento è avvenuto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo; una delibera dai contenuti e dagli effetti duri e dirompenti (qui l’approfondimento di Start Magazine) sulla quale l’Agcm è tornata con altri input perché il gruppo non aveva adempiuto a tutte le indicazioni dell’authority presieduta da Roberto Rustichelli.

Secondo l’autorità, «le comunicazioni sono state trasmesse nella sezione archivio dell’app senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura». A metà 2023 Intesa Sanpaolo aveva individuato circa 2,4 milioni di propri clienti con una operatività prevalentemente digitale e aveva deciso di conferirli a Isybank in due tranches. La prima, che ha coinvolto 275 mila clienti, è datata 16 ottobre 2023. La seconda, invece, avrebbe dovuto concludersi il 18 marzo.

Visto anche il caso della tassa sugli extraprofitti, oltre che gli attriti come detto fra Antitrust e la prima banca italiana, molti osservatori si sono chiesti: che cosa sta succedendo fra istituzioni e Intesa Sanpaolo?

+++

QUI L’APPROFONDIMENTO DI START MAGAZINE SUL TEMA. DATA: 30 NOVEMBRE 2023

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato torna ad occuparsi di Isybank e, a meno di un mese dall’avvio dell’istruttoria, ha deciso di adottare un procedimento cautelare per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti di Intesa Sanpaolo che non forniscano il proprio consenso espresso.

All’Antitrust sono giunte finora oltre 5.000 segnalazioni da parte di singoli consumatori e di associazioni che li rappresentano, di cui più di 3.000 dopo l’avvio del 2 novembre scorso.

COSA PREVEDE IL TRASFERIMENTO FRA INTESA SANPAOLO E ISYBANK

Per capire meglio la questione occorre ricordare che dal 1° ottobre una prima tranche di 300 mila clienti di Ca de’ Sass, già attivi nell’home banking, sono stati assegnati a Isybank, la banca guidata da Antonio Valitutti (nella foto); un trasferimento che arriverà a riguardare un totale di circa 2,4 milioni di correntisti digitalmente evoluti e cioè con meno di 65 anni, che non sono stati in filiale neppure una volta nell’ultimo anno e senza un deposito titoli. Esclusi dal gruppo i clienti con giacenze oltre i 100 mila euro. In sintesi, due sono i cambiamenti principali: nessuna filiale sul territorio e internet banking solo via app; un nuovo Iban (ma per un po’ di tempo i bonifici effettuati all’Iban precedente verranno trasferiti in automatico a quello nuovo). Inoltre, Isybank non consente di fare trading online né investimenti, non fornisce ai propri correntisti carte virtuali per effettuare acquisti online in sicurezza, assegni bancari e accesso ai contratti di mutuo.

COSA CONTESTA L’AGCM

Secondo l’Autorità guidata da Roberto Rustichelli, il trasferimento dei clienti da una banca all’altra è stato previsto secondo modalità non compatibili con il Codice del Consumo. Infatti queste modifiche dei contratti in precedenza stipulati sono state imposte unilateralmente, dunque senza che fosse stato richiesto il previo consenso al passaggio. Inoltre, le comunicazioni relative al trasferimento ad Isybank sono state trasmesse ai clienti nella sezione archivio dell’app di Intesa Sanpaolo senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura (ad esempio notifiche push e pop-up) e non lasciavano capire che in questo modo i clienti si sarebbero potuti opporre al passaggio. Infine, nelle comunicazioni non sono state adeguatamente indicate le modifiche relative alle condizioni economiche previste dal nuovo conto corrente e ai servizi non più inclusi.

PERCHÉ PIAZZA VERDI HA DECISO DI ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO CAUTELARE

Ora però, considerando che continuano ad arrivare segnalazioni, l’Agcm ha scelto di intervenire in modo più incisivo, senza attendere la chiusura dell’istruttoria e ha previsto che le due banche, “previa informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento”. In questo modo, chi si dichiarerà contrario potrà mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni. Intesa Sanpaolo e Isybank hanno dieci giorni di tempo per comunicare a Piazza Verdi le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare.

LA POSIZIONE DI INTESA SANPAOLO

“Tutte le autorità vanno rispettate. E’ chiaro che noi riteniamo di aver operato in conformità a quelle che sono le leggi di questo Paese e di aver ricevuto le autorizzazioni da parte della Banca d’Italia e della Bce”. Così il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, rispondendo ad una domanda sull’Antitrust circa Isybank. “Ma – aggiunge – è anche vero che, se anche un numero limitato di clienti, e parliamo di circa 2.000, non ha trovato le nostre procedure come quelle migliori da poter usare faremo in modo che questo possa accadere”.

Torna su