Non ci sarà Intesa Sanpaolo fra le banche europee che daranno vita a Epi (European Payments Initiative), il circuito di pagamento paneuropeo auspicato dalla Bce che di fatto punta ad essere un’alternativa a quelli di Visa, MasterCard, PayPal e non solo.
Ecco tutti i dettagli.
DEBUTTO ENTRO IL 2 LUGLIO?
Il progetto interbancario europeo EPI, European Payments Initiative (ex Pepsi – Pan European Payment System Initiative) dovrebbe essere presentato a istituzioni e cittadini giovedì 2 luglio, secondo il quotidiano francese Les Echos, che citando quanto detto da un rappresentante della Banca centrale europea al France Payments Forum di marzo, parla di “allineamento dei pianeti”.
LE BANCHE COINVOLTE
Il progetto coinvolge le banche dell’area euro, ovvero di Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Spagna, ma sui nomi delle banche sembra si voglia tenere il massimo riserbo fino alla fine (qui l’aggiornamento di Start con tutti i nomi delle 16 banche che avvieranno Epi).
GLI ARTICOLI DI MF E START MAGAZINE
Ieri diverse testate giornalistiche, tra cui anche MfMilano Finanza e Start Magazine, hanno scritto che tra le banche italiane che faranno parte dell’Epi ci sarebbero state Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm.
LA NOTIZIA SU INTESA SANPAOLO
Oggi Mf/Milano Finanza pubblica questa notizia: “In riferimento all’articolo Intesa Sanpaolo fa presente di non essere parte del gruppo di banche aderenti all’iniziativa descritta. Intesa Sanpaolo ha partecipato a una prima fase di studio sulla fattibilità di un progetto riguardante un nuovo circuito paneuropeo dei pagamenti ma, in seguito, non ha ritenuto di proseguire il percorso di adesione alle fasi successive”.
L’APPOGGIO DELLA BCE
Il progetto ha ricevuto l’appoggio della Banca Centrale Europa. La Bce “è pronta a fornire assistenza tecnica al progetto che dovrà restare privato e aperto ad altri operatori nel rispetto delle norme antitrust dell’Unione. Nel frattempo Francoforte continuerà a monitorare l’impatto dell’evoluzione dei sistemi di pagamento sulla trasmissione delle politiche monetarie delle banche centrali”, ha affermato Benoit Coeurè, membro del board della Bce, a dicembre 2019.