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Intesa Sanpaolo fa cassa con Nexi (che tracolla a Piazza Affari)

Intesa Sanpaolo cede quota Nexi per 584 milioni. Chiuso collocamento della partecipazione del 5,1% del capitale. La mossa dell'istituto di credito è un tentativo di incassare da un recente rally delle azioni del gruppo di pagamenti (che crolla in Borsa dopo la mossa del gruppo bancario)

 

Intesa Sanpaolo è uscita da Nexi.

Intesa Sanpaolo ha concluso con successo la cessione di circa 67 milioni di azioni ordinarie di Nexi, corrispondenti a circa il 5,1% del capitale e all’integrale partecipazione precedentemente detenuta, a un prezzo di 8,7 per azione ordinaria, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding. Comunica oggi il gruppo bancario guidato da Carlo Messina.

Il corrispettivo complessivo è risultato pari a circa 584 milioni, precisa la nota.  Dunque la somma è in linea con quanto sborsato dalla banca per entrare in Nexi. Due anni fa Intesa ha pagato infatti 653 milioni di euro per una partecipazione del 9,9% in Nexi in base all’accordo strategico siglato nel dicembre 2019 sui pagamenti. Da allora la partecipazione si è ridotta con Nexi che ha emesso nuove azioni a seguito di fusioni con i rivali nordici Nets e all’integrazione con Sia.

“La dismissione riguarda peraltro una quota contenuta ma nel contempo non intacca la partnership industriale che si conferma di massima importanza per entrambi i soggetti” segnala Il Sole 24 Ore. Difatti, “La vendita in oggetto – specifica Intesa nella nota diffusa ieri – non ha riflessi sulla partnership strategica di lunga durata con Nexi, recentemente estesa al di fuori del perimetro nazionale (in corso di approvazione da parte delle competenti autorità l’ampliamento dell’accordo anche in Croazia)”.

Dunque l’operazione è prettamente finanziaria. Intesa ha approfittato infatti del rally delle azioni della scorsa settimana innescato dai risultati trimestrali migliori del previsto di Nexi.

“La cessione della partecipazione, effettuata durante la notte con uno sconto del 10,86% rispetto alla quotazione di chiusura di lunedì [9,76 euro] come è consuetudine in tali operazioni, ha spinto il titolo Nexi in forte ribasso” segnala oggi Reuters.

Alle 15 le azioni del colosso dei pagamenti elettronici italiano scambiano a 8,8 euro (-9,82%), comunque più alto del prezzo medio di vendita di 8,7 di Intesa.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Stamani Intesa ha annunciato di aver venduto la sua partecipazione del 5,1% in Nexi a 8,70 euro per azione attraverso un processo di book-building accelerato. Imi-Corporate & Investment Banking della stessa Intesa Sanpaolo, BofA Securities e JPMorgan hanno gestito l’operazione in qualità di joint bookrunner.

La banca non ha rivelato l’impatto finanziario della transazione né ha detto come avrebbe utilizzato i proventi.

LA PARTNERSHIP DAL 2019

L’acquisto della partecipazione in Nexi faceva parte di un accordo più ampio che ha visto Intesa vendere le attività di pagamento dei suoi rivenditori a Nexi e stringere una partnership fino alla fine del 2044. L’investimento ha fruttato alla banca italiana una plusvalenza di 1,1 miliardi di euro.

E ieri Intesa ha precisato che la vendita della sua partecipazione non avrebbe intaccato l’accordo con Nexi.

IL RALLY DELLE AZIONI DI NEXI

La decisione di Intesa segue il rally delle azioni Nexi la scorsa settimana, innescato da risultati trimestrali superiori alle attese del più grande gruppo di pagamenti in Europa per volume di transazioni elaborate.

Il prezzo di chiusura di Nexi è stato di 9,76 euro per azione lunedì rispetto agli 8,92 euro di mercoledì scorso, il giorno prima che superasse le previsioni sui ricavi e sugli utili core del terzo trimestre. Tuttavia, secondo i dati di Refinitiv, le azioni di Nexi sono ancora in calo del 30% da inizio anno, dopo aver subito una svendita insieme ad altre fintech a causa del rallentamento della crescita economica e dell’aumento dei tassi di interesse.

OGGI TITOLO IN PICCHIATA

E la mossa di Intesa ha scatenato le vendite sulle azioni di Nexi. A Piazza Affari il titolo crolla del 9,59% a 8,8. In rialzo, invece, dello 0,57% a 2,199 euro Intesa Sanpaolo.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

“Il collocamento della quota di Intesa è stato del tutto inaspettato: alla luce dell’importante rapporto commerciale tra le due società, la banca è stata percepita come un azionista a lungo termine”, ha commentato Mediobanca Securities ripreso da MF.

Per Bestinver Securities questo deal è un po’ “controintuitivo data la partnership industriale tra Intesa Sanpaolo e Nexi, soprattutto se consideriamo che la banca ha venduto l’intera quota a 8,7 euro contro un prezzo di mercato di 9,7 e un prezzo di Ipo di 9 euro. Per di più l’affare è un po’ strano se teniamo presente che a giugno Intesa ha ceduto a Nexi il suo ramo d’azienda croato Merchant Acquiring. Tuttavia, l’istituto ha sempre razionalizzato le sue quote azionarie e riteniamo che una quota di minoranza del 5% non fosse nella sua strategia. Nessun guadagno sul conto economico di Intesa, ma nei nostri calcoli l’operazione dovrebbe comunque comportare un vantaggio “mid-single digit” in termini di Cet1 ratio”, pari al 12,4% nei primi nove mesi di quest’anno, riporta MF.

“La vendita potrebbe rientrare, a nostro avviso, tra le azioni recentemente indicate dal management per compensare i venti contrari regolamentari attesi entro il primo trimestre 2023: circa 45bps”, ha ipotizzato Equita Sim (rating buy e target price a 14 euro su Nexi).

PENALIZZATA NEXI

“Al prezzo di vendita di 8,7 euro, il titolo Nexi tratterebbe a 9,1 volte il multiplo ev/ebitda 2023 e a 14,8 volte il multiplo prezzo/utile 2023, quindi a forte sconto rispetto alla rivale Worldline che tratta, invece, a 13,9 e 18,5 volte, rispettivamente”, ha commentato sempre a Milano Finanza un analista che preferisce mantenere l’anonimato. “La notizia è negativa nel breve per il titolo Nexi, anche alla luce del fatto che il potenziale capitale in vendita potrebbe ammontare, a seguito della scadenza dei lockup di gennaio 2022 e luglio 2022, a circa il 27% del capitale, secondo le nostre stime”, ha aggiunto.

 

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