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Sanpaolo Crt

Guerra Palenzona-Sangalli in Confcommercio, che cosa succederà

Che cosa celano le dimissioni di Palenzona dalla vicepresidenza di Confcommercio presieduta da Sangalli? Fatti, rumors e 3 scenari

 

Un passo indietro – dimettendosi da vicepresidente – per farlo poi in avanti quando il presidente di Confcommercio mollerà o sarà silurato.

Un passo di lato per concentrarsi solo su Conftrasporto, la federazione di Confcommercio di cui è presidente onorario.

Un passo intermedio per valutare se mollare del tutto la confederazione per concentrarsi su altre realtà associative di trasporti e logistica (anche grazie al rapporto instaurato con Amazon).

Sono questi gli scenari legati alle dimissioni di Fabrizio Palezona, già ai vertici di Unicredit e di Autostrade/Aiscat, da vicepresidente di Confcommercio.

Un gesto che rende ancor più plateale le traversie del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che continua a rilasciare interviste ai grandi giornali – da decenni disponibili e pronti a raccogliere ogni sussurro di Sangalli – come quella di oggi del Corriere della Sera in cui – poffarbacco – non c’è manco un accenno al caso Palenzona.

“Confcommercio è da tempo in difficoltà. I vertici delle quattro federazioni più importanti sono fuori dal massimo organo confederale (Federalberghi, Federmoda e adesso Conftrasporto). Resta FIPE certo per convinzione ma anche per la lealtà che lega il suo Presidente, Lino Stoppani, allo stesso Carlo Sangalli – ha scritto l’analista Mauro Sassi, giornalista e conoscitore del settore dei servizi e della grandi distribuzione – Il Presidente è ormai un po’ Ibraimovich, un po’ Handanovic per chi segue con passione il calcio. Chi sta intorno allo svedese è assalito dal dubbio se conviene o meno rinnovargli il contratto fatto fino ad oggi anche per tenere a bada uno spogliatoio irrequieto e desideroso di voltare pagina o accompagnarlo, come nel caso dello sloveno, ad una pensione dorata prima che gli errori in campo oscurino un passato glorioso”.

Se Palenzona s’è dimesso dalla carica di vicepresidente di Confcommercio, il presidente Carlo Sangalli procede comunque nel terzo mandato. È del tutto evidente che i due hanno una visione sul futuro di Confcommercio diversa con la contesa che si gioca anche sul settore trasporto in quanto la logistica è diventata trainante nell’associazione e Palenzona ne è l’emblema: tanto da aver favorito l’adesione del colosso Amazon alla confederazione tramite Conftrasporto.

“Resta poi da capire da che parte sta il numero uno di Conftrasporto, Paolo Uggè, terzo pilastro del regno dell’associazione – ha scritto un giornale di Alessandria, terra di Palenzona – Secondo alcuni attenti osservatori la frattura con Palenzona potrebbe essere l’inizio di una guerra, magari silenziosa, alla leadership di Sangalli e Uggè potrebbe essere l’ago della bilancia. Gli è che ora l’uomo dalle mille poltrone, come è stato chiamato Palenzona, ne ha un’altra in meno, dopo quella di Aiscat, perduta pochi mesi fa. Dopo le dimissioni dei giorni scorsi, Palenzona resta Presidente Onorario di Conftrasporto, Presidente di Prelios SpA e di FAI Service società cooperativa. Ma in molti sono convinti che il Gigante Buono di Pozzolo torni al suo primo amore, la Logistica”.

Il giornale indica nella fondazione Slala-Sistema logistico del Nord Ovest d’Italia come prossimo campo d’azione di Palenzona. Si vedrà.

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