skip to Main Content

Arnese

Messaggetto di Gabrielli a Belloni, bufera nel cda Saipem su Caio, Mps? Yogourt scaduto

Mps, Dis, Gabrielli, Belloni, Berlusconi e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

RUMORS RUMOROSISSIMO SU SAIPEM E CAIO

Tutti gli scontri in Saipem tra cda e top management

 

UN MONTE DI CASINI PER MPS

 

L’ESEMPIO DELLE BANCHE TEUTONICHE

 

BEZOS MUNIFICO

 

TELENOVELA PENG

 

GNAM GNAM

 

BERLUSCONI EDITORIALISTA SU RADIO MONTECARLO

 

CARTOLINA DALLA LIBIA

 

IL PIZZINO DI GABRIELLI A BELLONI

GABRIELLI & BELLONI, ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI FORMICHE DI MESSA:

“Da diverso tempo sostengo che bisogna limitare il diritto di elettorato passivo nei confronti non degli operatori dei servizi ma di chiunque svolga funzioni apicali della Pubblica amministrazione – ha detto Franco Gabrielli, sottosegretario di Stato e autorità delegata all’intelligence, dà la sua versione sui fatti. Lo fa intervenendo nella trasmissione di Radio1 Zapping condotta da Giancarlo Loquenzi. – e questo lo dico non per affermazione di principio, ma per averlo praticato su me stesso. Quando ero prefetto di Roma e capo della Polizia mi fu chiesto di fare il candidato per il comune”.

Il sottosegretario interviene anche sul caso Belloni. “Nello specifico ho sentito dire cose improprie, paralleli tra il Dis e la Cia e fra l’ambasciatrice Belloni e Mata Hari. L’ambasciatrice sta al Dis da sette mesi, ha una storia personale ultratrentennale in altri contesti, e il Dis non è la Cia. Ho sentito valutazioni eccessivamente enfatiche”. Non è la prima volta che l’autorità delegata interviene sul caso. Nei giorni scorsi ha infatti ribadito che Belloni gode della sua “piena fiducia”.

Gabrielli stigmatizza “in negativo” il metodo con cui la diplomatica, ex segretario generale della Farnesina e a capo dell’Unità di crisi del ministero, è stata coinvolta dalle forze politiche nelle polemiche. “Esporre figure così importanti dell’apparato amministrativo e statuale è inappropriato. Sarebbe consigliabile un atteggiamento cauto e rispettoso. In generale credo sia opportuna una limitazione dell’elettorato passivo per tutte le cariche che hanno un ruolo così importante nella pubblica amministrazione”.

Una cautela che secondo Gabrielli sarebbe tanto più necessaria in occasione delle elezioni per il Quirinale. “L’elezione del presidente della Repubblica non avviene all’unanimità, ma su espressione di parte. Non si deve mai pensare che quel funzionario, quel magistrato abbia operato avendo il retropensiero di capitalizzare un consenso che lo avrebbe favorito in una competizione elettorale”.

Di qui la proposta “di frapporre una sorta di diaframma temporale tra l’assunzione della responsabilità amministrativa e l’eventuale incarico con un profilo elettivo. Una modalità di salute pubblica che restituirebbe la doverosa terzietà che ogni funzionario pubblico o con cariche di rilevante importanza dovrebbe testimoniare”.

Back To Top