skip to Main Content

Flat tax e Reddito di cittadinanza, chi vince e chi perde?

Il post di Andrea Bassi, giornalista di economia al quotidiano Il Messaggero

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha un gran pregio dal mio punto di vista. In un discorso pubblico che i leader dei partiti al governo hanno volutamente reso ambiguo, lui ha sempre espresso con chiarezza e trasparenza il suo pensiero. Riassumiamo un punto centrale del suo ragionamento: per rendere praticabili le promesse contenute nel contratto di governo senza “scassare” i conti pubblici, è necessario rimodulare quello che già esiste al servizio della flat tax e del reddito di cittadinanza.

QUALE REDDITO DI CITTADINANZA

Partiamo da quest’ultimo. In Italia esistono già sostegni ai poveri, come il reddito di inclusione, e sostegni a chi perde il lavoro cassa integrazione, Naspi, e in alcuni casi l’Ape sociale per anticipare il pensionamento. Il ragionamento di Tria è che tutti questi strumenti, che già oggi costano alle casse pubbliche una ventina di miliardi, possono essere riconvertiti nel reddito di cittadinanza. Sarebbe anche un cambio di prospettiva sulla quale non mi soffermo.

IL CASO NASPI-REDDITO DI CITTADINANZA

Ma sarebbe anche un’opera redistributiva. E come in tutte le redistribuzioni ci sarebbe qualcuno che perde e qualcuno che vince. Cito un solo caso. Un disoccupato che prende la Naspi può avere un assegno fino a 1.300 euro al mese. Con il reddito di cittadinanza prenderebbe 780 euro. Si tratterebbe di una persona che ha lavorato e versato contributi, che dovrebbe cedere parte del suo “sussidio”, per esempio, anche a un Neet, che magari non ha mai lavorato ma che avrebbe comunque diritto si 780 euro. Questo è il difetto “politico” dell’idea di Tria.

LE IMPLICAAZIONI REDISTRIBUTIVE DELLA FLAT TAX

Lo stesso, con implicazioni ancora maggiori, vale per la riforma fiscale. Per finanziarla (ma questo era previsto dalla stessa proposta leghista) vanno cancellate detrazioni e deduzioni fiscali, come appunto il bonus da 80 euro. Anche qui, se non si vogliono impiegare risorse ulteriori a quelle già presenti nel bilancio pubblico, qualcuno vincerà e qualcun altro perderà. Le tensioni politiche di questi giorni nascono da queste considerazioni. La politica vorrebbe che nessuno perdesse. Tria sa che questo non è possibile.

Prendendo a prestito le parole di un vecchio post di @beppegrillo L’autunno sta arrivando. Ripeto. L’autunno sta arrivando.

(post pubblicato sul profilo Facebook di Andrea Bassi)

Back To Top