Aumenta la cedola per i soci di Exor, la holding olandese della famiglia Agnelli guidata da John Elkann e proprietaria, tra le altre cose, di una casa automobilistica (Stellantis), di una squadra di calcio (Juventus) e di un gruppo editoriale (Gedi).
La holding ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2023 con un utile consolidato di 4,2 miliardi di euro, con un calo di 33 milioni rispetto rispetto ai 4,277 miliardi del 2022. E il Cda ha proposto di sottoporre all’approvazione dell’assemblea generale degli azionisti il pagamento di un dividendo di 0,46 euro per azione, per un totale di circa 100 milioni di euro. Nel 2023, Exor ha pagato un dividendo di 0,44 euro per azione, per un importo totale di circa 100 milioni di euro.
A sorpresa Elkann ha detto, parlando della casa automobilistica, che “oggi vediamo lo stesso coraggio e la stessa tenacia di Marchionne nella leadership e nelle persone di Stellantis”.
Tutti i dettagli.
INCREMENTO NELLA DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO
La diversificazione del portafoglio è aumentata dopo la vendita di PartnerRe, con 5,4 miliardi di euro di liquidità distribuita nel 2023 nella aziende controllate, investimenti e riacquisti di azioni, mantenendo al contempo un solido bilancio con un rapporto Ltv del 10% a fine anno.
Nel 2023, la quota del risultato delle controllate e delle partecipazioni è aumentata di 1,747 miliardi di euro e le performance positive dei fondi di investimento hanno contribuito con 498 milioni, mentre i risultati del 2022 includevano una plusvalenza netta di 2,424 miliardi realizzata dalla cessione di PartnerRe.
Al 31 dicembre, il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante ammontava a 23,268 miliardi, che rappresenta un aumento netto di 2,641 miliardi rispetto all’anno precedente.
PEGGIORA L’INDEBITAMENTO PER EXOR
La posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings al 31 dicembre è negativa per 3,968 miliardi, una variazione negativa di 4,763 miliardi rispetto all’anno precedente, principalmente dovuta a 4,392 miliardi per gli investimenti effettuati e 996 milioni per il buyback di azioni, parzialmente compensati da 835 milioni di dividendi ricevuti dagli investimenti. Nel 2024, Exor prevede di riacquistare azioni per i restanti 250 milioni di euro attraverso l’acquisto sul mercato di azioni ordinarie su Euronext Amsterdam.
L’OTTIMA PERFORMANCE DI STELLANTIS E FERRARI
Nel 2023 il Nav (net asset value) è salito del 25,7% a 35,513 miliardi, con il Nav per azione in aumento del 32,7%, con una performance superiore a quella dell’indice Msci World di 15,1 punti percentuali, un incremento determinato principalmente dall’andamento dei prezzi delle azioni di Stellantis e Ferrari.
Merito “dell’ottima performance delle nostre maggiori società Ferrari e Stellantis, il cui valore è cresciuto rispettivamente del 52% e del 59%, un aumento combinato di 8,2 miliardi di euro” ha scritto John Elkann, amministratore delegato di Exor, nella lettera annuale agli azionisti.
DA INIZIO ANNO MODIFICA NELLA RENDICONTAZIONE COME INVESTIMENT ENTITY
La società ha segnalato che a partire dal primo gennaio 2024 Exor si qualifica come “Investiment Entity” ai sensi dell’Ifrs 10. Cambierà la sua rendicontazione, deconsolidando le società del portafoglio e contabilizzandole al fair value. Come si legge in una nota, “negli ultimi anni, Exor è evoluta da holding a investiment entity, a seguito di un significativo cambiamento nell’attività e nella composizione del suo portafoglio, e dai cambiamenti nel suo processo di revisione del portafoglio che determinano le decisioni di allocazione del capitale basate sul fair value. In linea con i requisiti Ifrs, Exor deconsoliderà le società del portafoglio e le valorizzerà al fair value, continuando a consolidare solo le controllate che forniscono servizi di supporto all’Investiment entity”.
L’IMPATTO SUI CONTI
La modifica nella rendicontazione sarà applicata dal primo gennaio 2024, con “un impatto significativo sulla presentazione del bilancio consolidato e con la prima applicazione nei risultati semestrali del 2024. L’impatto positivo non ricorrente sul conto economico sarebbe approssimativamente di 12 miliardi di euro, risultante dalla differenza tra il valore contabile netto degli investimenti precedentemente consolidati o contabilizzati utilizzando il metodo del patrimonio netto e il loro fair value alla data della variazione”. L’impatto definitivo sarà comunicato nei risultati semestrali del 2024. Exor ritiene che questa modifica “renderà la sua rendicontazione e le sue comunicazioni finanziarie meglio allineate al suo business e alle sue attività, con il Nav (net asset value) e altri indicatori chiave certificati dei revisori contabili”.
PERCHÉ EXOR INVESTE NELLA SANITÀ SECONDO ELKANN
Nello scorso anno Exor Ventures ha virato sul comparto sanitario.
“L’aumento del costo dei servizi sanitari, unito alla carenza di personale medico, sta portando a una richiesta di nuovi approcci innovativi nell’affrontare i problemi sanitari globali. La tecnologia può migliorare la produttività, consentire di trattare i pazienti fuori dall’ospedale e far guadagnare tempo al personale medico. Per queste ragioni, abbiamo investito complessivamente quasi 4 miliardi di euro nel settore dell’healthcare, investendo sia in società, sia tramite Exor Ventures” ha spiegato Elkann, amministratore delegato di Exor, nella lettera annuale agli azionisti, sottolineando che “da quando è stata fondata, Exor Ventures ha investito poco più di 600 milioni di dollari in circa 100 società. Nonostante un mercato difficile nel 2023, Ventures ha trovato molte buone opportunità, impiegando circa 100 milioni di dollari in 22 nuovi investimenti, di cui circa il 40% in startup in fase di lancio nel settore della salute”.
AMPLIATA LA PRESENZA NEL COMPARTO GRAZIE A QUOTA PHILIPS
Sempre per quanto riguarda il comparto salute, Elkann ha ricordato che “2023, abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza nel settore sanitario acquisendo una partecipazione del 15% in Philips per un valore di 2,8 miliardi. Nel corso della sua storia di 130 anni, Philips ha costruito un marchio affidabile e di valore”. Elkann ha sottolineato che “negli ultimi anni, Philips ha affrontato sfide difficili” e “la squadra di vertice ha un solido piano di rilancio ed è concentrato nel riportare l’azienda a una sana crescita del fatturato e della redditività dopo il 2025. Sosteniamo in pieno la leadership e la strategia di Philips. La società è ben posizionata per cogliere le entusiasmanti opportunità che stanno plasmando il settore healthtech”.
LO SVILUPPO DEL LINGOTTO
Passando a Lingotto, un gestore di asset patrimoniali alternativi lanciato da Exor a maggio 2023 con lo scopo di offrire rendimenti a lungo termine attraenti per i suoi limited partners, “a distanza di un anno, si è sviluppata rapidamente. Sotto la guida di Enrico Vellano, ex Cfo di Exor, Lingotto è cresciuta fino a raggiungere un organico di quasi 40 professionisti specializzati nelle attività di investimento e i suoi asset sotto gestione (Asset Under Management) alla fine del 2023 ammontavano a circa 4,5 miliardi di dollari. Lingotto ha anche annunciato l’apertura del suo ufficio di New York” prosegue Elkann, nella lettera annuale agli azionisti.
L’INVESTIMENTO NEL MARCHIO DI LUSSO LOUBOUTIN
Per quanto riguarda invece Christian Louboutin, in cui Exor ha investito nel 2021, “l’azienda progredisce verso l’obiettivo di superare un miliardo di euro di ricavi, continuiamo ad essere entusiasti delle sue prospettive e la partnership che abbiamo avuto negli ultimi tre anni ci incoraggia nella nostra convinzione di un futuro brillante”. Come sottolineato da Elkann, “Christian Louboutin si sta impegnando a raggiungere una solida performance finanziaria continuando nel contempo a innovare i suoi prodotti e mantenere il posizionamento del suo brand. L’azienda sta esplorando nuove categorie (ad esempio la sua collaborazione con Marcolin negli occhiali) e collaborazioni con altri marchi (ad esempio, Christian Louboutin x Maison Margiela è stato un successo ai Grammy Awards di quest’anno) e artisti (Taylor Swift indossa calzature Christian Louboutin nel suo attuale tour mondiale)”.
STELLANTIS (EXOR) È SULLA BUONA STRADA CON IL PIANO STRATEGICO SECONDO ELKANN
Dopodiché c’è il capitolo automotive.
Le vendite globali di Bev Stellantis “sono cresciute del 21% su base annua: oggi è sulla buona strada per raggiungere obiettivi del suo piano strategico Dare Forward 2030 che mira a raggiungere entro la fine del decennio il 100% delle vendite di auto in Europa e il 50% delle vendite di auto e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti costituite da veicoli elettrici a batteria (Bev)” prosegue il ceo di Exor nella lettera agli azionisti, sottolineando che “Stellantis è stata attiva nella ricerca di opportunità per aumentare la sua esposizione nel mercato degli Ev.
COM PROCEDE IL PERCORSO ELETTRICO
A ottobre 2023, l’azienda ha investito circa 1,5 miliardi di euro per acquisire il 20% circa di Leapmotor e ha creato Leapmotor International, una joint venture guidata da Stellantis al 51%-49% che ha diritti esclusivi per l’esportazione e la vendita, oltre che per la produzione, dei prodotti Leapmotor al di fuori della Grande Cina. Questa è la prima parnership globale nel settore degli Ev tra un importante produttore di automobili e un costruttore cinese esclusivamente Bev”.
LA CINA CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA DEL SETTORE SECONDO ELKANN (EXOR)
“Quando guardiamo all’evoluzione del mercato dei veicoli elettrici (Ev), la Cina è, e continuerà a essere, il massimo protagonista. Con un approccio articolato che si concentra su industrie affini (bus e moto), batterie (il più costoso tra i componenti di un’auto, con il 70% delle batterie agli ioni di litio che sono prodotte oggi in Cina) e una base di fornitori a basso costo e spesso di alta qualità, la Cina sta proseguendo la sua espansione di Ev” illustra l’amministratore delegato di Exor John Elkann. “Bloomberg stima che su un totale globale atteso di 16,7 milioni di automobili Ev vendute nel 2024, sei su dieci saranno vendute in Cina, con i costruttori cinesi che continueranno anche a esportare gli Ev in tutto il mondo”, sottolinea Elkann.
I BENIFICI DI STELLANTIS AI DIPENDENTI
Il 2023, ha poi evidenziato Elkann, è stato un anno record per Stellantis, come comunicato dal gruppo: “Questi risultati eccellenti non premiano solo gli azionisti, ma anche i dipendenti di Stellantis, che riceveranno quasi 1,9 miliardi in base ai risultati raggiunti. Dalla sua fondazione nel 2021 Stellantis ha distribuito un totale di 6 miliardi ai propri dipendenti in tutto il mondo; una dimostrazione tangibile di come l’azienda abbia allineato i propri incentivi ai risultati a beneficio di tutti i dipendenti”, ha scritto il ceo di Exor.
GRANDE TRAGUARDO PER FIAT
Inoltre, Elkann ha ricordato che “l’11 luglio Fiat celebrerà i 125 anni dalla sua fondazione ad opera del mio trisnonno, il senatore Giovanni Agnelli. Per il terzo anno consecutivo Fiat è stato il marchio più grande di Stellantis in termini di volume di vendite con 1,35 milioni di unità vendute in tutto il mondo (un aumento del 12% rispetto al 2022), che include il successo della 500e, leader europea tra le city car elettriche e orgogliosamente costruita a Mirafiori”.
SECONDO ELKANN 2023/2024 ANNO ZERO PER LA JUVE
Infine, la “Storia d’amore lunga un secolo” con il club bianconero.
Per la Juventus “il 2023 ha rappresentato – mette nero su bianco Elkann – un anno di transizione. Sotto il suo nuovo Cda presieduto da Gianluca Ferrero, l’attenzione è stata rivolta alla risoluzione delle vicende che stava affrontando con la Giustizia Sportiva, sia in Italia che in Europa. La stagione 2023/24 è quindi l’Anno Zero, in cui la società sta ponendo le fondamenta per il suo ritorno, sia dentro che fuori dal campo”.
“Cristiano Giuntoli, che è arrivato nel 2023 ed è stato appena nominato miglior direttore sportivo dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, aiuterà a plasmare il futuro della Juventus”, ha scritto Elkann, sottolineando che “la squadra punta a tornare in Champions League e ha già confermato la sua presenza al Mondiale per Club allargato della Fifa nell’estate del 2025. Con un maggiore focus sui giovani talenti della sua Next Gen (che hanno dimostrato il loro valore quest’anno), la Juventus mira a costruire una struttura di costi sostenibile in linea con le nuove regolamentazioni dell’Uefa”.
“Se conosci i nostri tifosi, i nostri giocatori e il nostro spirito, la frase ‘fino alla fine’ (il motto del club) non suonerà nuova. Incarna la determinazione del club nel continuare a lottare e superare le avversità, una convinzione propria di Edoardo Agnelli quando fu nominato Presidente il 24 luglio 1923. Da quel momento è iniziata una storia d’amore lunga un secolo tra le famiglie bianconere e la mia famiglia. Un legame che nel 2023 abbiamo celebrato con le generazioni di tifosi in Italia e nel mondo tutti uniti dall’amore per la Juventus. Forza Juve” ha concluso Elkann.