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Evergrande

Cosa succederà in Cina dopo il flop di Evergrande?

Evergrande, la società immobiliare più indebitata al mondo, ha presentato istanza negli Stati Uniti per la ristrutturazione del debito. Non è una notizia inattesa, ma la sua crisi può comunque rappresentare un problema per una Cina già in difficoltà. Ecco fatti e commenti

 

La grande società cinese di sviluppo immobiliare Evergrande ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti e fatto ricorso a una legge – il Chapter 15 – che la tutela dal pignoramento in cambio dell’avvio di un piano di risanamento e di ripagamento dei creditori. L’azienda ha successivamente tenuto a specificare che la richiesta non riguarda il fallimento ma costituisce una procedura per la ristrutturazione del debito estero.

Evergrande è la società di sviluppo immobiliare più indebitata al mondo, con debiti per circa 340 miliardi di dollari. Tra il 2021 e il 2022 ha riportato perdite di 81 miliardi. Ha già fatto default sul proprio debito denominato in dollari nel 2021 e si stima che abbia oggi passività internazionali per 19 miliardi.

PERCHÉ IL FALLIMENTO DI EVERGRANDE È UN PROBLEMA PER LA CINA

La crisi di Evergrande è stata già paragonata – ma si tratta di un’esagerazione – a quella di Lehman Brothers, la banca statunitense fallita nel 2008 per l’incapacità di sostenere i debiti contratti, la cui bancarotta contribuì alla crisi economica globale nota come “Grande recessione”.

Nonostante l’accostamento forzato, il fallimento della società potrebbe comunque avere conseguenze serie in Cina, la cui economia è in difficoltà tra deflazione, calo delle esportazioni e aumento della disoccupazione giovanile: proprio il mercato immobiliare – di cui Evergrande è, o era, il massimo rappresentante – traina oltre un quarto dell’attività economica, ha scritto il Financial Times.

OCCHI PUNTATI SU COUNTRY GARDEN…

La crisi di Evergrande potrebbe ripercuotersi sia su altre aziende del settore, sia su altri segmenti dell’economia cinese. Gli occhi sono puntati in particolare su Country Garden, un’altra società di sviluppo immobiliare, che si trova a rischio di insolvenza per aver mancato i pagamenti sui debiti internazionali di questo mese.

A luglio i prezzi delle case nuove in Cina sono scesi per la prima volta nel 2023. Secondo la società di consulenza SinoInsider, i problemi di indebitamento del paese rischiano di aggravarsi per via dell’accumulo di “pressioni recessive e deflazionistiche, [e, ndr] le imprese cinesi faticano a realizzare profitti”.

L’agenzia AFP ha fatto notare come alla fine del 2022 Country Garden avesse un debito di 157 miliardi di dollari (ma potrebbe anche essere più alto di così) e liquidità per 20,2 miliardi. La scorsa settimana ha mancato due pagamenti obbligazionari e rischia il default perché nuovi pagamenti sono attesi a settembre. Nel 2024, poi, stando ai calcoli di Moody’s, scadranno obbligazioni per 4,2 miliardi di dollari.

… E SU ZHONGRONG

Quanto alle possibilità di un contagio esteso, a destare preoccupazioni è la società di investimenti Zhongrong, molto attiva nel mercato del real estate, che non ha rimborsato i prodotti di risparmio. Zhongrong aveva fatto causa a Evergrande nel maggio 2022 per un investimento da 260 milioni di dollari.

Il cosiddetto “settore bancario ombra” cinese, di cui Zhongrong è un rappresentante di rilievo, è parecchio esposto al mercato immobiliare. Secondo Moody’s, l’aumento delle inadempienze da parte degli sviluppatori ha fatto salire al 4,4 per cento l’incidenza dei crediti deteriorati delle banche cinesi (nel 2020 era all’1,9 per cento).

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?

Considerati i debiti miliardari che Evergrande ha accumulato nei confronti di banche, istituti privati ed enti pubblici, il suo fallimento potrebbe innescare una serie di altri fallimenti a catena: “Decine di costruttori cinesi sono andati in default sui loro debiti dopo il crollo di Evergrande” del 2021, ha scritto il Financial Times. “Da quando si è manifestata la crisi del debito del settore a metà del 2021”, ha aggiunto Reuters, “sono andate in default aziende che rappresentano il 40 per cento delle vendite di case in Cina, la maggior parte delle quali sono sviluppatori immobiliari privati”. In Cina, peraltro, gli acquirenti di immobili sono soliti pagare in l’intera somma in anticipo, prima che l’edificio sia stato costruito.

Secondo Reuters, la crisi di Country Garden non ha finora causato al mercato lo stesso shock provocato da Evergrande perché molte società private di sviluppo immobiliare sono già andate in default. Evergrande, poi, era già insolvente al momento del default, mentre al momento Country Garden ha più attività che passività. Tuttavia, la situazione di Country Garden si sta aggravando in un momento di grande difficoltà – maggiore rispetto al 2021 – sia per il mercato immobiliare cinese, sia per l’intera economia del paese.

Non è chiaro se e in che modo interverrà il governo centrale cinese, che ad oggi non ha annunciato misure di stimolo al settore particolarmente significative.

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