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Poste Italiane

Ecco i settori che trainano i conti di Poste italiane

Conti del secondo trimestre sopra le previsioni degli analisti per Poste Italiane. Il punto settore per settore

 

In aumento utile netto e ricavi per Poste Italiane nel secondo trimestre 2023.

Ieri, il cda di Poste, presieduto da Silvia Maria Rovere, ha approvato i risultati economici e finanziari del primo semestre 2023, periodo chiuso con ricavi e redditività in aumento.

Il gruppo capeggiato dall’ad, Matteo Del Fante, ha visto salire i ricavi a 3 miliardi (+8,5%), l’Ebit a 799 milioni (+9,9%) e l’utile a 601 milioni (+22,1%) nel secondo trimestre, numeri che hanno battuto il consensus degli analisti.

“Siamo lieti di annunciare un’altra serie di risultati in forte crescita”, ha commentato l’ad Del Fante, aggiungendo che “ancora una volta, abbiamo realizzato una performance trimestrale solida e chiuso la prima metà dell’anno in modo molto positivo, con una crescita sostanziale dei ricavi e della redditività rispetto allo stesso periodo del 2022”.

Nonostante i risultati superiori alle aspettative, il titolo di Poste cresce solo del +1,32% a 10,36 euro per azione, dopo avere toccato un massimo di giornata di 10,575 euro, livello che non si vedeva da fine marzo 2022.

Tutti i dettagli.

IN AUMENTO RICAVI E UTILE NETTO PER POSTE ITALIANE

Al 30 giugno la società ha registrato ricavi pari a 3 miliardi di euro, in crescita dell’8,5% su base annua, rispetto a 2,8 miliardi del secondo trimestre del 2022 (+8,3% su base annua, pari a 6,1 miliardi nel primo semestre del 2023). L’utile netto ha raggiunto i 601 milioni, in crescita del 22,1% su base annua (a 1,1 miliardi nel primo semestre, +15,7%).

RISULTATO OPERATIVO SEGNA RECORD

II risultato operativo nel secondo trimestre si è attestato a 799 milioni, in crescita del 9,9% e pari a 1,6 miliardi nel semestre (+10,6%), segnando un nuovo record nella prima metà dell’anno.

“I forti risultati operativi beneficiano di un modello di business diversificato”, spiegato l’ad di Poste taliane, Matteo Del Fante, presentando i risultati del primo semestre nel corso di una conference call con gli analisti, precisando che “continua la disciplina sui costi in un contesto inflazionistico”, riporta MF.

SALGONO ANCHE I COSTI

Allo stesso tempo anche i costi totali crescono, pari a 2,2 miliardi, con un incremento del +8% (+7,5% a 4,5 miliardi nel primo semestre). I costi ordinari del personale, inclusi gli effetti delle operazioni di acquisizione, pari a 1,3 miliardi nel secondo trimestre, sono in crescita del 4,4% su base annua rispetto al secondo trimestre del 2022, con la riduzione del numero di Fte (full time equivalent) che compensa parzialmente l’impatto dell’aumento retributivo già pianificato.

FIDUCIA SULLA VISIBILITÀ DELLA GUIDANCE 2023 DI POSTE ITALIANE

“Continuiamo a seguire una rigorosa disciplina dei costi” ha spiegato al riguardo l’ad Del Fante precisando “che ci consente di mitigare le pressioni inflazionistiche, migliorare la crescita dell’utile operativo e conseguire una grande fiducia sulla visibilità della nostra guidance per il 2023”.

POSIZIONE PATRIMONIALE SOLIDA

Inoltre, il gruppo conferma una posizione patrimoniale solida: Total capital ratio di Bancoposta pari al 23,5% (di cui Cet1 ratio pari al 20%), Leverage ratio pari al 3,2% e Solvency II ratio del gruppo assicurativo Poste Vita pari al 274%.

DEL FANTE: A LAVORO SUL NUOVO PIANO STRATEGICO

“Il nostro bilancio si conferma solido, con una posizione finanziaria netta in miglioramento di anno in anno e saldi coefficienti patrimoniali, che per il futuro ci offrono flessibilità sulla remunerazione dei nostri azionisti – ha spiegato l’ad di Poste Italiane – Stiamo lavorando al nostro nuovo piano strategico, che presenteremo nei prossimi mesi, in modo da disporre di tutti i driver di crescita per gli anni a venire. Ci sarà un focus sulla ristrutturazione del nostro business logistico e sul rinnovamento del nostro modello di servizio, mettendo al centro il cliente”.

CRESCONO I RICAVI DELLA CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Guardando ai vari business i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione sono aumentati del 10,9% a 1 miliardo (pari a 1,9 miliardi nel primo semestre, in crescita del 5%) nel secondo trimestre, grazie all’evoluzione positiva dei volumi del comparto B2C e alle azioni di repricing della corrispondenza che compensano il calo dei volumi.

BENE ANCHE I SERVIZI FINANZIARI

Anche i ricavi totali dei servizi finanziari sono risultati in crescita a 1,5 miliardi, con un incremento del 5,4% su anno (+7,4%, pari a 3,1 miliardi nel primo semestre), principalmente grazie a un maggiore margine di interesse, in crescita del 29,1% su base annua, e alla dinamica positiva sottostante che ha contraddistinto tutte le linee di business.

CRESCITA QUASI DEL 50% PER BUSINESS PAGAMENTI E MOBILE

I ricavi da pagamenti e mobile sono cresciuti quasi del 50%, 49,4% per la precisazione, attestandosi a 374 milioni (+48,8% a 717 milioni primo semestre del 2023), grazie al ruolo chiave di PostePay e al consolidamento di Lis che ha generato ricavi aggiuntivi pari a 70,2 milioni nel secondo trimestre.

IN FLESSIONE IL SETTORE ASSICURATIVO

I ricavi del settore assicurativo sono scesi a 379 milioni con un calo del 10,5% su base annua rispetto al livello particolarmente elevato dell’anno precedente e pari a 423 milioni (pari a 772 milioni nel primo semestre, in calo del 3% su base annua). Il confronto sfavorevole, precisa la nota, è dovuto al contributo registrato nel secondo trimestre del 2022 su base non ricorrente e rinveniente dalla specifica dinamica dei tassi di interesse.

La raccolta netta del secondo trimestre nel comparto assicurativo vita è pari a 1,1 miliardi (-20,7% su base annua rispetto al primo trimestre del 2022), in un mercato che presenta un trend negativo. I premi lordi totali hanno raggiunto nel secondo trimestre 4,6 miliardi, in crescita del 6,1% rispetto al livello dell’anno precedente di 4,3 miliardi (+14,7% su base annua, pari a 10,8 miliardi nel primo semestre del 2023).

Tuttavia, per l’ad Del Fante, i flussi dei servizi assicurativi di Poste Italiane “sono estremamente positivi specialmente se comparati con il resto del mercato”.

RIGUARDO IL SALVATAGGIO DI EUROVITA

Infine, durante la call con gli analisti, Del Fante ha replicato a chi gli chiedeva della compagnia Eurovita finita in amministrazione straordinaria: “Ci sono cinque compagnie assicurative e, forse, la discussione è quella di allargare questo gruppo, al momento, che prenderà i portafogli assicurativi dalla vecchia Eurovita e gestirà il rispettivo portafoglio andando avanti con il supporto delle banche distributrici che sono in gioco”. Le banche, ha proseguito il manager, “forniranno prestiti e liquidita’ ad ogni singola assicurazione che diventi gestore e proprietario di quelle passività, di quei contratti assicurativi e pro quota anche proprietario degli asset”, riporta ancora MF.

Per il salvataggio di Eurovita, lo scorso 30 giugno è stato raggiunto un accordo che prevede la costituzione di una newco da parte di cinque compagnie (Intesa Sanpaolo, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz Italia) che dovranno rilevare il portafoglio della compagnia. L’obiettivo, illustrato da Ivass alle associazioni dei consumatori, è avviare alla nuova nuova società entro il mese di luglio, per poi dar corso subito dopo all’inter per la richiesta delle autorizzazioni.

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