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Criptovalute Savona

Ecco come Di Maio, Savona, Bagnai e Borghi rimbeccano Draghi su spread e Bce

L'articolo di Fernando Soto

Le repliche sono state caute e dai toni moderati, ma nella sostanza gli economisti della Lega non si sono sottratti nel criticare garbatamente le parole di ieri di Mario Draghi.

Che cosa ha detto tra l’altro il presidente della Bce nel corso della conferenza stampa a Francoforte? (qui l’approfondimento di Start Magazine sulle parole di Draghi)

LE PAROLE DI DRAGHI

“Cosa si può fare per limitare l’allargamento dello spread? Penso che la prima risposta sia abbassare i toni e non mettere in discussione il framework costitutivo dell’Europa. Inoltre adottare politiche che riducano lo spread”, ha spiegato Draghi, al termine della riunione di politica monetaria rispondendo a una domanda sui rischi legati all’aumento dello spread per le banche e l’economia italiana.

LE CRITICHE INDIRETTE

Un riferimento indiretto – secondo molti osservatori – a chi nel governo e nella maggioranza, in primis i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini non hanno esitato a criticare la risposta della Commissione europea al disegno di legge di Bilancio che il governo Conte ha inviato a Bruxelles.

RISPETTARE IL PATTO UE

“E’ fondamentale per i Paesi altamente indebitati rispettare le regole del Patto di Stabilità e Crescita” europeo, “in modo da assicurare una solida posizione di bilancio”, ha aggiunto il presidente della Bce sollecitando i governi dell’eurozona ad “accelerare con le riforme strutturali”.

SPREAD E BANCHE

“Se mi si chiede cosa si può fare riguardo alle banche, dato l’allargamento dello spread negli ultimi sei mesi, una prima risposta è ridurre lo spread e non mettere in dubbio la cornice istituzionale che sorregge l’euro”, ha concluso Draghi.

LA REPLICA DI SAVONA

Diverso il parere del ministro degli Affari europei, Paolo Savona. L’economista vicino alla Lega – su cui calò il veto della presidenza della Repubblica come titolare del dicastero dell’Economia – ha commentato: calmierare lo spread e tenerlo sotto controllo è compito della Banca centrale: bisogna dare più poteri alla Bce e affrontare le incongruenze.

CHE COSA HA DETTO A SKYTG24

Savona lo ha detto intervistato da Skytg24. Alla Bce – ha dichiarato – dovrebbe spettare il compito di indicare soluzioni per evitare la crisi sistema bancario ed eventualmente intervenire.

IL RAGIONAMENTO DEL MINISTRO

Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo – ha fatto notare Savona – ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche. Avendo fatto l’unione bancaria chi è responsabile della stabilità delle banche? Dobbiamo risolvere problema: non possiamo avere un’istituzione che avoca a sé i poteri di controllo delle banche, avoca a sé i poteri monetari e non svolge quelle funzioni tipiche che una banca centrale compresa la Banca d’Italia, ha sempre svolto in Italia. Quindi vi sono incongruenze che vanno affrontate”.

IL RUOLO DELLA BCE

“Se ci sfugge lo spread – ha precisato Savona – noi non riesamineremo la manovra, ma il contesto entro cui ci muoviamo. Se le responsabilità della stabilità del sistema bancario passano nelle mani della Banca centrale europea, dovrebbe essere la Bce a intervenire per evitare che il sistema bancario entri in crisi”.

I COMMENTI DI BAGNAI E BORGHI

Sulla stessa lunghezza d’onda i commenti di altri due economisti della Lega, Alberto Bagnai e Claudio Borghi, rispettivamente presidente della Commissione Finanze del Senato e presidente della Commissione Bilancio della Camera.

Ecco i tweet con i loro pensiero:

LA CRITICA DI LUIGI DI MAIO

Ma anche dal Movimento 5 Stelle giungono parole, fors’anche più nette, sul presidente della Bce, Mario Draghi: “Secondo me siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio durante la registrazione della prima puntata di Nemo, in onda stasera su Rai2,

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