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Ecco come le spese militari rendono ottimista Lockheed Martin

Con la comunicazione della trimestrale, il colosso della della difesa statunitense Lockheed Martin ha alzato le previsioni annuali di profitti e vendite, spinto dalla forte domanda di equipaggiamento militare in mezzo alle crescenti tensioni globali.

Lockheed Martin alza la guidance annuale grazie alla forte domanda di armi.

Nel terzo trimestre il colosso della difesa americano ha registrato un fatturato pari a 17,1 miliardi di dollari, rispetto ai 16,9 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2023, in aumento dell’1%. Gli utili sono stati pari a 1,6 miliardi di dollari, in calo rispetto a rispetto a 1,7 miliardi del terzo trimestre del 2023. L’utile diluito per azione è stato pari a 6,80 dollari rispetto a 6,73 del trimestre 2023. Il flusso di cassa dalle operazioni è stato pari a 2,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, rispetto ai 2,9 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2023. Il free cash flow è stato pari a 2,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, rispetto ai 2,5 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2023.

I conflitti in Medio Oriente e la prolungata guerra tra Russia e Ucraina hanno portato le nazioni ad aumentare la loro spesa per la difesa, il che ha beneficiato i produttori di armi, osserva Reuters. Pertanto il gruppo con sede a Bethesda, Maryland, ha rivisto al rialzo le previsioni di utile e vendita per l’anno, in scia alla rivale Rtx.

La società prevede ora un utile netto per l’anno fiscale 2024 di 26,65 dollari rispetto al consenso degli analisti di 26,44 e un fatturato di 71,25 miliardi di dollari rispetto al consenso degli analisti di 71,06 miliardi.

Ieri il prezzo delle azioni Lockheed Martin ha chiuso a 567,50 dollari. Il titolo del colosso della difesa è aumentato del 17,88% negli ultimi 3 mesi e del 37,76% negli ultimi 12 mesi.

Tutti i dettagli.

LE PAROLE DEL CEO

“Nel terzo trimestre, abbiamo portato avanti le nostre priorità strategiche, operative e finanziarie, come dimostrato dal nostro backlog record di oltre 165 miliardi di dollari, 48 consegne di F-35, una maggiore produzione sui programmi missilistici e 2,1 miliardi di dollari di free cash flow generation”, ha dichiarato il ceo Jim Taiclet.

“Come risultato dei nostri solidi risultati annuali e della fiducia nelle nostre performance a breve termine, stiamo aumentando le previsioni per le vendite dell’intero anno 2024, l’utile operativo di segmento, l’EPS e il free cash flow”, ha aggiunto, sottolineando che il board “ha anche approvato un aumento del 5% del nostro dividendo trimestrale, il 22° anno consecutivo di aumenti”.

LOCKHEED MARTIN RIVEDE IN RIALZO LE PREVISIONI

Alla luce di ciò, l’azienda prevede ricavi per l’intero anno di 71,25 miliardi di dollari, leggermente superiore al punto medio della sua precedente previsione di 70,50-71,50 miliardi di dollari, e un utile per azione di 26,65 dollari, superiore alla precedente previsione di 26,10-26,60 dollari.

FOCUS SUL PROGRAMMA F-35

Infine, resta ancora da risolvere il nodo sull’F-35, il programma di punta del colosso della difesa americano.

L’F-35 Jsf è il cacciabombardiere più avanzato in dotazione alle forze armate statunitensi. Oltre a essere uno dei più avanzati, il velivolo è anche uno dei più costosi (circa 80 milioni di dollari a esemplare). Ma il programma Jsf ha subito un duro colpo a causa dei ritardi con il suo aggiornamento Tech Refresh 3 (TR-3), che fornisce funzionalità come una migliore potenza di elaborazione per facilitare una suite di nuove capacità note come Blocco 4. Come ricostruisce Defense News, i primi F-35 che avrebbero dovuto presentare l’aggiornamento TR-3 hanno iniziato a uscire dalla catena di montaggio della Lockheed Martin a Fort Worth, in Texas, nel luglio 2023. Ma il Dipartimento della Difesa ha rifiutato di accettare le consegne, rimaste congelate fino al mese scorso.

A luglio 2024 le consegne di jet F-35 all’esercito degli Stati Uniti sono riprese, ma senza l’aggiornamento completo del software TR-3. All’epoca la società ha affermato che ci sarebbero voluti tra 12 e 18 mesi per consegnare le decine di F-35 parcheggiati a causa dello stand-by deciso dal Pentagono.

Il governo Usa sta trattenendo circa 5 milioni di dollari al produttore Lockheed Martin per ogni caccia stealth F-35 che l’azienda consegna equipaggiato con l’aggiornamento Tr-3 incompleto.

In assenza di rimborsi, Lockheed è costretta a pagare le parti dei jet F-35 da consegnare nel 2026 e nel 2027, riducendo i rendimenti per gli investitori dell’azienda.
“Se il programma fosse stato completamente finanziato in questo periodo di tempo nel terzo trimestre, avremmo avuto vendite più vicine a circa il 5% di crescita”, ha detto il Cfo di Lockheed Jay Malave in un’intervista a Reuters.

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