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Chiara Ferragni

L’impero fuffoso di Chiara Ferragni fa eccitare pure Safilo. Nuovo bluff dopo Tod’s?

Safilo ha stretto un accordo con Chiara Ferragni per la produzione e la distribuzione della prima collezione eyewear in licenza a marchio Chiara Ferragni. E in borsa il titolo dell'azienda sale. Fatti e numeri anche sull'impero economico dell'influencer-imprenditrice

Continuano i boom – e i bluff? – a Piazza Affari a sentir parlare di Chiara Ferragni.

Dopo le relazioni commerciali annunciate di recente da Tod’s – con relativi bluff svelati da report di analisti – che hanno fatto rizzare i corsi del titolo del gruppo presieduto da Diego Della Valle, oggi è stata la volta di Safilo.

Che cosa è successo?

Vediamo.

Safilo ha stretto un accordo con Chiara Ferragni per la produzione e la distribuzione della prima collezione eyewear in licenza a marchio Chiara Ferragni.

L’intera gamma di occhiali, sia da sole sia da vista, verrà presentata per la Primavera Estate 2022 e sarà disponibile da gennaio 2022.

A Piazza Affari è subito corsa agli acquisti sul titolo Safilo, che segnava +6% in area 1,82 euro dopo esser schizzato in avvio fino +14% circa a 1,968 euro

.La prima collezione eyewear a marchio Chiara Ferragni sarà disponibile da gennaio 2022. “Siamo entusiasti di accogliere nel nostro portafoglio una delle più famose e influenti imprenditrici digitali al mondo”, ha dichiarato Angelo Trocchia, Amministratore Delegato del Gruppo Safilo.

“Insieme vogliamo creare un nuovo marchio fashion di riferimento nell’eyewear che, attraverso il digital, sia in grado di parlare direttamente alle nuove generazioni, lavorando in sinergia con lo straordinario potere della fan base globale di Chiara per rafforzare ulteriormente la presenza di Safilo nell’universo digitale. Un brand che si inserirà perfettamente nel nostro portafoglio marchi e che rappresenta una significativa opportunità di crescita nel segmento contemporary”.

“Safilo rappresenta non soltanto un’eccellenza nell’eyewear ma anche, come il mio marchio, un grande esempio di spirito italiano con una valenza globale”, ha dichiarato Chiara Ferragni, CEO e Direttore Creativo del brand Chiara Ferragni. “Safilo ha fortemente creduto nel mio marchio e nel lancio di questa nuova categoria e io li ho scelti per la connessione che ho sentito con i loro valori, l’innovazione e l’impegno per l’eccellenza. Abbiamo lavorato insieme per creare una collezione che non vedo l’ora di presentare l’anno prossimo”.

Insomma l’effetto Chiara Ferragni si fa sentire ancora una volta a Piazza Affari.

Non è la prima volta, come detto: quando Ferragni è entrata nel cda di Tod’s, il titolo è schizzato del 13%; quando ha siglato una partnership con Monna Lisa, in due giorni i rialzi hanno superato il 50%.

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LA RE MIDA DELLA MODA IN UNA SCHEDA DELL’AGENZIA AGI:

La ‘case history’ della più importante influencer italiana è ormai nota in tutto il mondo ed è diventata oggetto di studio anche ad Harvard e anche in quel caso, con l’hastag #TheBlondeSaladGoesToHarvard, lo ha raccontato su Instagram.

I SOCIAL DELLA FERRAGNI

Ferragni, su Instagram, ha oltre 24,8 milioni di follower, a cui si aggiungono i 4,5 milioni di fan su TikTok. Secondo le ultime stime, sia dell’italiana DeRev che di HopperHQ, una delle piattaforme più importanti per la gestione dei social media, ogni post sponsorizzato vale per l’imprenditrice-influencer fra i 60 e gli 85mila dollari.

LE AZIENDE DELLA FERRAGNI

Alla presenza online Ferragni ha affiancato una galassia di imprese: c’è Tbs Crew, di cui è socia di maggioranza, che gestisce il blog e il marchio The Blond Salad; c’è Sisterhood, la società di consulenza per le attività di marketing, eventi e gestione di diritti d’immagine dei talent; c’è infine Fenice, che ha in portafoglio il marchio Chiara Ferragni Collection.

Recentemente l’imprenditrice ha liquidato i soci di minoranza: in alcuni casi, come quando ha fatto uscire la sorella da Sisterhood, le cose sono andate lisce e gli altri azionisti sono stati liquidati al valore nominale delle azioni; la rottura della partnership con l’imprenditore Pasquale Morgese ha invece avuto un conto molto più salato. Morgese era entrato nel gruppo che fa capo all’influencer subentrando all’ex fidanzato e aveva lavorato con lei a una collezione di scarpe.

IL GIRO D’AFFARI DELLA FERRAGNI

Nel 2020 le tre società hanno realizzato ricavi per quasi 20 milioni di euro. A fare la parte da leone è stata Sisterhood, che ha registrato ricavi per quasi 13 milioni, in crescita del 14%, e un utile di oltre 5 milioni. Tbs Crew, invece, lo scorso anno ha visto i ricavi calare da 6,5 a 4,8 milioni, complice la pandemia; al tempo stesso, però, un forte taglio dei costi ha fatto impennare l’utile, che è quasi triplicato a 1,32 milioni.

A rovinare il quadro è la Fenice, che su un fatturato di 1,32 milioni ha registrato una perdita di 3,48 milioni; in questo caso è stato proprio il divorzio con Morgese, con maxipenale da 4 milioni annessa, a pesare sul conto economico.

QUANTO VALE L’IMPERO FERRAGNI

L’impero di Chiara Ferragni, al di là di quelli che sono i valori di bilancio, ha portato l’imprenditrice a costruire nel tempo un solido patrimonio. Le stime, fra aziende, case e altri assets, parlano di un gruzzolo da 40 milioni: considerato che Forbes, nel 2017, lo stimava in 9 milioni di dollari, la progressione è stata importante. La 34enne, inoltre, non deve dividerlo nemmeno col marito: lei e Fedez, infatti, sono in separazione dei beni.

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