Il lusso soffre in Borsa.
Dopo Burberry, anche la casa di moda tedesca Hugo Boss ha tagliato le sue previsioni di vendita per l’anno, diventando l’ultimo player della moda di alta gamma a mettere in guardia sui livelli di spesa dei consumatori per i beni di lusso, segnala il Wall Street Journal.
Hugo Boss ha affermato che le persistenti sfide macroeconomiche e politiche stanno frenando la spesa dei consumatori. Come Burberry ma anche il gruppo svizzero Swatch, Hugo Boss sta cercando di risanare l’azienda che deve affrontare il calo della spesa nel lusso e le difficili condizioni del mercato in Cina.
E l’allarme sul fatturato 2024 ha fatto precipitare del -10% le azioni di Hugo Boss a Francoforte.
Tutti i dettagli.
ANCHE HUGO BOSS ABBASSA LE PREVISIONI (DI NUOVO)
Ieri Hugo Boss ha tagliato le sue previsioni di vendita a causa dell’indebolimento della domanda globale dei consumatori, in particolare in mercati come Cina e Regno Unito. Nello specifico, l’azienda tedesca prevede vendite comprese tra 4,2 e 4,35 miliardi di euro, al di sotto della previsione precedente di ricavi pari a 5 miliardi di euro. La previsione al ribasso arriva in quanto il gruppo ha riportato che le vendite sono scese dell’1% a 1,02 miliardi di euro nel secondo trimestre. Gli analisti intervistati da FactSet avevano previsto un aumento delle vendite per l’intero anno a 4,37 miliardi di euro e delle vendite trimestrali a 1,04 miliardi di euro.
Questa è la seconda volta quest’anno che la casa di moda tedesca riduce i suoi target. Già a maggio la società aveva anche segnalato nei suoi risultati del primo trimestre una domanda più debole in Cina e preoccupazioni sul sentiment dei consumatori statunitensi in vista delle elezioni presidenziali, causando il crollo delle azioni al minimo dal 2022.
I NUMERI PRELIMINARI DEL SECONDO TRIMESTRE
I risultati trimestrali saranno pubblicati il 1 agosto. Secondo i dati preliminari, l’utile operativo (Ebit) nel secondo trimestre ammonta a 70 milioni di euro, confrontandosi con 121 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Oltre alle tendenze complessivamente più deboli delle vendite, ulteriori investimenti di marketing (+21% a 82 milioni di euro) e costi di vendita al dettaglio più elevati (+12% a 238 milioni di euro) hanno contribuito anche al calo dell’Ebit. Il marchio di abbigliamento premium sta cercando di espandersi pertanto ha aumentato la spesa di marketing e aperto 102 nuovi punti vendita nel 2023, ma le sue azioni sono scese quest’anno poiché ha avvertito di una crescita più lenta delle vendite, evidenzia Reuters.
LE PAROLE DEL CEO
“Stiamo operando in un periodo di significativa incertezza macroeconomica globale, che ha influito anche sulla nostra performance nel secondo trimestre – sostiene il ceo Daniel Grieder – Sebbene i tempi di un’eventuale ripresa macroeconomica rimangano incerti, la nostra strategia di costante investire nei nostri marchi forti ci dà fiducia nella nostra capacità di continuare a promuovere una crescita superiore al trend e a conquistare ulteriori quote di mercato. Trasferendo questa performance di vendita e concentrandoci ancora di più sull’efficacia operativa, abbiamo la capacità di tornare a una crescita redditizia nella seconda metà”.
UN LUNEDÌ NERO PER I MARCHI DEL LUSSO
L’avvertimento della società tedesca di moda lunedì sera è arrivato dopo che sia il marchio di lusso Burberry sia il gruppo svizzero Swatch all’inizio della giornata hanno espresso cautela sulle attuali tendenze di vendita. Le sfide hanno anche spinto l’azienda londinese dei classici trench a tagliare il suo dividendo e a sostituire il suo amministratore delegato.