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Ecco come Castagna di Banco Bpm coccola i politici

La concorrenza di Banco Bpm a Intesa Sanpaolo per diventare la banca di riferimento di partiti e parlamentari. Tutti i dettagli sull'inchiesta di Report

 

All’interno della Camera dei Deputati c’è una filiale di Intesa Sanpaolo. L’appalto, dal valore di 800 milioni di euro più IVA, come segnalato da Report nell’ultima puntata, è stato assegnato lo scorso anno e resterà in vigore per i prossimi 8 anni. “Uno dei requisiti per partecipare al bando imposto proprio dalla Camera dei deputati è quello di applicare condizioni corporate non inferiori a quelle privilegiate fatte alle grandi aziende – spiega Alfonso Scarano, analista finanziario indipendente, agli autori del servizio Chiara De Luca e Carlo Tecce -, vista la gran mole di denaro che deve gestire”. La filiale di Montecitorio ha sui suoi conti stipendi, pensioni, prestiti dei parlamentari, commessi, assistenti parlamentari e dei giornalisti che si occupano di politica. Ma soprattutto dispone della dotazione annuale per il funzionamento parlamentare. Ogni anno il ministero dell’Economia eroga la Camera 943 milioni e, come sottolinea Report, la cifra è rimasta immutata nonostante la riduzione dei deputati da 630 a 400. La proposta Intesa Sanpaolo, grazie alla quale la banca è riuscita a vincere nuovamente il bando che le permette di avere un ufficio all’interno di Montecitorio, prevede per i parlamentari un tasso del 5,6% sulla liquidità del conto corrente “L’ultimo documento disponibile di Banca d’Italia che monitora i costi bancari, dice che i tassi medi sono dello 0,2%”, spiega Scarano. Il tasso del 5,6% ha spiegato la banca ai giornalisti di Report, non è un tasso garantito, infatti attualmente è sceso al 4,85%.

LO SPORTELLO “ISTITUZIONALE” DI BPM

Una platea così appetibile genera, inevitabilmente, concorrenza. È quello che prova a fare Banco Bpm (istituto che Unicredit vorrebbe integrare e per la quale ha avviato un’offerta pubblica di scambio) con una filiale a pochi metri dalla Camera dei deputati, in un bel palazzo in piazza Montecitorio. Uno “sportello istituzionale”, spiega al telefono un’impiegata che respinge le richieste di una giornalista di Report, che si finge un’insegnante interessata a prendere appuntamento per sottoscrivere un mutuo con la banca. “Non esiste il termine filiale istituzionale  – spiega il conduttore Sigfrido Ranucci al termine della trasmissione – se lo sono inventato loro, tanto che poi hanno corretto il tiro e ci hanno scritto che la Banca è accessibile previo appuntamento. Ma l’insegnante proprio quello chiedeva: un appuntamento”.

LA FILIALE DI BPM CHE FA CONCORRENZA A INTESA SANPAOLO

“La filiale della Banca Popolare di Milano – dicono i giornalisti di Report – per strappare gli onorevoli clienti fa condizioni ancora più favorevoli”. Una filiale non segnalata da alcuna insegna esterna ma solo da una targa interna al palazzo. A gestirla Marcello Saitta, direttore filiale Banco Bpm – Montecitorio, fino a qualche anno fa alla guida proprio della filiale di Intesa Sanpaolo di Montecitorio.

LE CONDIZIONI CHE BPM RISERVA AI PARLAMENTARI

Sebbene l’ultimo tentativo di inserirsi nell’appalto di Montecitorio sia fallito, Bpm ha comunque riservato condizioni privilegiate ai parlamentari. E per documentarlo Report presenta un documento, inviato dalla banca ai parlamentari a inizio legislatura. “Con la presente vorremmo fornirle le principali condizioni di conto corrente – si legge nel documento -. Che sono riservati a deputati e senatori esclusivamente presso la sede del Banco Bpm di piazza Montecitorio”. Tra le condizioni riservate c’è l’apertura di credito allo 0,5%. “Questa cosa è fuori mercato – spiega Alfonso Scarano -, cioè è troppo basso e bassi e quasi quasi ridicolo, è nullo praticamente. Provate voi ad andare a chiedere soldi a una banca, che tassi vi fanno? Ai deputati fanno lo 0,5”. Tassi agevolati anche sui prestiti e sui mutui. Report mostra il documento di un mutuo sottoscritto da un parlamentare con un tasso fisso all’1,78%. “Il muto sottoscritto è di 30 anni e il costo rata è di circa 1.000 euro. Il costo di un debito si confronta con un parametro, il TAEG. Il TAEG è dell’1,8%. Mentre il tasso di riferimento medio della tabella della Banca d’Italia, nello stesso periodo, è del 2,6%. Questo favorisce il debitore di circa 130 euro al mese”.

DA FDI A AVS: TUTTI I CLIENTI DELLA FILIALE DI BPM DI MONTECITORIO

Dei vantaggi di Banco Bpm godono esponenti di tutti i partiti. Tra i tanti conti corrente, come sottolineato da Report, c’è anche il conto più importante di Fratelli d’Italia, dove confluisce la raccolta del tesseramento. Ad avere il conto, con condizioni agevolate, presso la filiale di Bpm di Montecitorio c’è anche il Pd, che lo ha aperto diversi anni fa prima della gestione Schlein per le donazioni del due per mille, la parte più corposa del suo bilancio. Presso la filiale di Bpm di piazza Montecitorio ci sono anche i conti di alcuni giornalisti della Rai, dell’Alleanza verdi sinistra e della Lega che ha presso questa sede i conti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato.

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