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Twitter Mirabelli

Dorsey resta al timone di Twitter a dispetto del fondo Elliott

Jack Dorsey passa l'esame di un comitato di revisione e resta a capo di Twitter. Il fondo attivista Elliott Management aveva spinto già a marzo per un cambio del ceo

Jack Dorsey mantiene il ruolo di ceo di Twitter per ora.

La società ha dichiarato lunedì che un comitato del consiglio formato questa primavera ha raccomandato di mantenere l’attuale struttura di gestione.

L’annuncio dà a Dorsey una tregua dopo che la sua leadership è stata esaminata all’inizio di quest’anno dall’investitore attivista Elliott Management Corp.

Lo scorso marzo Twitter ed Elliott avevano raggiunto un accordo in cui la società ha accettato di nominare due membri del consiglio. L’intesa includeva un programma di riacquisto di azioni da 2 miliardi di dollari con un investimento fornito dalla società di private equity Silver Lake.

L’accordo prevedeva inoltre anche la formazione del nuovo comitato per studiare la leadership di Twitter. Quest’ultimo ha messo Dorsey “in un periodo di prova” per dimostrare la sua validità come ceo ai nuovi investitori.

Tutti i dettagli.

COSA HA STABILITO IL COMITATO

Il comitato ha avuto il compito di rivedere formalmente la leadership di Twitter.

A guidare il comitato c’era Patrick Pichette, ex chief financial officer di Google che all’inizio di quest’anno è stato nominato lead independent director di Twitter. Insieme a Jesse Cohn, del fondo Elliott, e Egon Durban, co-ceo e socio amministratore di Silver Lake.

Il consiglio di amministrazione indipendente, che comprendeva rappresentanti di Elliott e Silver Lake, ha concluso che l’attuale struttura di gestione è sufficiente. Pertanto il cda ha accettato tale raccomandazione, secondo una dichiarazione dell’azienda lunedì.

Secondo la nota della società, il comitato sta anche suggerendo modifiche alla struttura del board di Twitter, il che darebbe agli investitori più voce in capitolo.

LA BATTAGLIA DELL’INVESTITORE ATTIVISTA ELLIOTT A DORSEY

A febbraio Elliott management (il fondo americano azionista tra l’altro di Tim-Telecom Italia) ha acquisito una partecipazione del 4% nella società, sollecitando modifiche alla gestione per migliorarne le prestazioni.

Le motivazioni di Elliott contro Dorsey riguardano il fatto che il co-fondatore di Twitter può dedicare solo parte della sua attenzione al social network. Dorsey gestisce infatti anche la società di pagamenti digitali Square (in cui ha un maggiore interesse finanziario).

Non solo, Dorsey aveva annunciato l’intenzione (poi abbandonata) di trascorrere gran parte del 2020 in Africa, per comprendere meglio la rivoluzione fintech del continente (progetto molto più pertinente a Square che a Twitter).

Dopo aver inizialmente cercato di spodestare Dorsey, Elliott ha accettato che restasse al suo posto di ceo a condizione che fosse all’altezza degli obiettivi di prestazione.

La formazione di un “comitato della struttura di gestione” per rivedere la leadership di Dorsey faceva parte di un accordo di cessate il fuoco con l’hedge fund.

COME SE LA CAVA TWITTER

Come ha notato il Wall Street Journal, da quando Elliott ha iniziato a esaminare Twitter alla fine di febbraio, le azioni della società sono aumentate di circa il 20%. Twitter ha aumentato la sua base di utenti di circa il 23% dal quarto trimestre del 2019, superando il suo impegno all’inizio di quest’anno di aumentare la base di utenti di oltre il 20% quest’anno e oltre.

Entrambe queste cifre erano in aumento prima della scorsa settimana, quando Twitter ha comunicato la crescita degli utenti più lenta degli ultimi anni. Le azioni di Twitter sono scese del 21% il giorno dopo aver riportato i risultati trimestrali.

Come ricorda Bloomberg, Twitter era stato a lungo considerato un obiettivo di acquisizione per gli investitori attivisti prima che Elliott e Silver Lake investissero nella società. L’azienda offre uno dei prodotti più influenti al mondo, ma lotta per aumentare costantemente la propria base di utenti e il proprio business.

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