Shopping di inizio anno per Johnson & Johnson, che acquisterà il produttore di farmaci neurologici Intra-Cellular Therapies per 14,6 miliardi di dollari. Si tratta della sua più grande operazione in più di due anni e va a rafforzare la sua presenza nel mercato dei trattamenti per le malattie cerebrali.
Ma è solo gennaio e il 2025, con la rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti, si preannuncia un anno di rinascita per fusioni e acquisizioni nel settore sanitario. Ieri, infatti, il primo giorno della principale conferenza del settore si è concluso con accordi per un valore complessivo di almeno 18 miliardi di dollari e a meno di due settimane dall’inizio dell’anno il valore delle operazioni biotech è già aumentato di oltre il 300% rispetto all’anno precedente.
L’ACCORDO TRA J&J E INTRA-CELLULAR THERAPIES
Dopo aver scorporato la sua unità per la salute dei consumatori nel 2023, Johnson & Johnson ha effettuato diverse transazioni per potenziare le sue divisioni di farmaceutica e di dispositivi medici, tra cui l’acquisizione di Shockwave Medical per 13,1 miliardi di dollari nel 2024. Ma l’acquisto di Intra-Cellular Therapies è di gran lunga la più importante degli ultimi anni.
J&J, come riportato da Reuters, ha stipulato un accordo per acquisire tutte le azioni in circolazione di Intra-Cellular Therapies per 132,00 dollari ad azione, pari a un premio del 39% rispetto al prezzo di chiusura del titolo di venerdì.
LA REAZIONE DELLA BORSA
Le azioni di Intra-Cellular, riferisce l’agenzia di stampa, sono salite del 34% a 128 dollari nelle contrattazioni pomeridiane, mentre J&J è salita dell’1,5%. La multinazionale statunitense, precisa Bloomberg, è in calo di circa il 12% su un periodo di 12 mesi, per una capitalizzazione di mercato di 342 miliardi di dollari. Il titolo di Intra-Cellular, invece, ha guadagnato circa il 40% negli ultimi 12 mesi fino alla chiusura di venerdì, dando alla società un valore di mercato di circa 10 miliardi di dollari.
“Su base settimanale – si legge su Teleborsa – il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Dow Jones. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla multinazionale americana che produce farmaci e prodotti per la cura personale rispetto all’indice di riferimento”.
“Lo scenario di breve periodo di Johnson & Johnson – prosegue Teleborsa – evidenzia un declino dei corsi verso area 142,9 USD con prima area di resistenza vista a 144,9. Le attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 141,7″.
COSA FA INTRA-CELLULAR E COSA EREDITA J&J
Intra-Cellular Therapies è una società biofarmaceutica specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie per i disturbi del sistema nervoso centrale. In particolare, l’accordo consente a J&J di accedere alla terapia orale di Intra-Cellular, Caplyta, approvata negli Stati Uniti per il trattamento della schizofrenia e degli episodi depressivi associati al disturbo bipolare, e ad altri farmaci sperimentali in fase di sviluppo.
Caplyta, stando a quanto riportato da Bloomberg, nel 2024 ha generato vendite per circa 675 milioni di dollari. Secondo i dati compilati da LSEG, gli analisti si aspettano che il trattamento porti a vendite superiori a 1 miliardo di dollari l’anno prossimo e J&J ha dichiarato che la terapia ha il potenziale per raggiungere i 5 miliardi di dollari di fatturato annuo. Inoltre, alcuni analisti prevedono che non dovrà affrontare la concorrenza dei farmaci generici prima del 2040.
RISCHIO STOP DALL’ANTITRUST
Nonostante l’accordo si strategico per rafforzare la divisione dei farmaci neurologici di J&J, almeno un investitore citato dall’agenzia di stampa ha espresso il timore che l’operazione possa essere sottoposta a un esame più severo da parte dell’antitrust.
“Ho molte preoccupazioni in materia di antitrust su questo accordo”, ha detto Jeff Jonas, gestore di portafoglio presso Gabelli Funds, che possiede circa 193.035 azioni di J&J. Jonas ha infatti spiegato che i prodotti delle due società si sovrappongono, dato che J&J ha un farmaco per la depressione in fase avanzata e un trattamento per la schizofrenia già in commercio, il paliperidone, commercializzato con diversi nomi come Invega ed Xeplion e che nei primi nove mesi del 2024 ha registrato vendite per 3,16 miliardi di dollari.
LA RIPRESA DELLE ACQUISIZIONI E L’INCOGNITA TRUMP
Sia secondo Reuters che Bloomberg, l’accordo tra J&J e Intra-Cellular Therapies dimostra che le operazioni nel settore sanitario stanno tornando a crescere dopo il crollo del 2024, quando per la prima volta in almeno un decennio non si sono chiuse transazioni biofarmaceutiche superiori ai 5 miliardi di dollari. Stando ai dati di LSEG, infatti, l’attività di fusioni e acquisizioni nel settore si è ridotta di circa la metà negli ultimi tre anni, fino a raggiungere i 257 miliardi di dollari nel 2024.
Ma, in attesa di capire come si muoverà Trump, l’ottimismo non sembra mancare, anche a seguito della nomina di Andrew Ferguson a presidente della Federal Trade Commission. “Mi aspetto di vedere almeno qualche operazione che superi i 10 miliardi di dollari”, ha dichiarato Ben Carpenter, co-responsabile globale dell’investment banking nel settore sanitario di JPMorgan. “Non si sa quale sarà la politica finale – ha aggiunto il collega Jeremy Meilman -. Quello che sappiamo è che l’amministrazione entrante ha una posizione generalmente più favorevole alle imprese”.
Per altri esperti presenti alla JPMorgan Healthcare Conference in corso a San Francisco, la principale conferenza annuale dei produttori del settore sanitario, a cui partecipano circa 8.000 dirigenti, banchieri e avvocati, potrebbe tuttavia essere necessario più di un anno perché l’attività torni al periodo di massimo splendore del 2019 o del 2021, quando le operazioni ammontavano a 500 miliardi di dollari.
Ma, intanto, i farmaci su cui scommettono sono quelli per le patologie cardiache e metaboliche, i disturbi del sistema nervoso, i disturbi del sistema immunitario e gli spazi particolarmente lucrativi dell’oncologia e delle malattie rare. Senza dimenticare ovviamente i farmaci per la perdita di peso, visto che gli analisti prevedono che questo mercato raggiungerà i 200 miliardi di dollari entro il 2031.