Il trumpificio lavora a pieno regime e ha appena sfornato due nuove nomine di peso per il Trump 2: quella di Andrew Ferguson come prossimo presidente della Federal Trade Commission e quella di Jacob Helberg a sottosegretario per la Crescita economica, l’Energia e l’Ambiente del Dipartimento di Stato.
La nomina di Ferguson
Ferguson era già commissario della FTC ma ora sostituirà al suo vertice quella Lina Kahn che era diventata la bestia nera di Wall Street e della Silicon Valley bloccando acquisizioni multimiliardarie, sollevando accuse di comportamenti anticompetitivi e trascinando in tribunale persino Amazon e Meta.
“Andrew – ha scritto Trump su Truth Social annunciandone la nomina – ha un curriculum di ferro nel contrasto alla censura di Big Tech e nella protezione della libertà di espressione nel nostro grande Paese. Sarà il presidente della FTC più America first e pro innovazione nella storia del nostro Paese”.
Le parole di Ferguson
Poco dopo l’annuncio della sua nomina, Ferguson ha rilasciato una dichiarazione su X in cui si dice anzitutto onorato dell’incarico.
“Grazie, presidente Trump. Sotto la sua leadership le aziende americane diventeranno più forti e più competitive, e serviranno meglio i lavoratori e i consumatori”.
“All’FTC porremo fine alle trame di Big Tech contro la competizione e la libertà di parola. Faremo in modo che l’America sia il leader tecnologico mondiale e il luogo migliore in cui gli innovatori possano sviluppare nuove idee”.
La nomina di Helberg
Con la nomina di Jacob Helberg a sottosegretario per la Crescita economica, l’Energia e l’Ambiente del Dipartimento di Stato, scrive Politico, uno dei più accaniti falchi anticinesi entra ufficialmente nella squadra di Trump in un ruolo che gli permetterà di influenzare gli sforzi americani di differenziare le proprie catene produttive.
Su Truth Social Trump lo ha celebrato come “un campione della nostra politica estera America first (che) ha la conoscenza, l’esperienza e il pragmatismo per difendere gli interessi dell’America all’estero”.
Campione della crociata anti TikTok
E chissà come hanno preso a Pechino la nomina di un personaggio che, in quanto membro della U.S.-China Economic and Security Review Commission, ha invocato ripetutamente l’adozione di una linea ancora più muscolare nei confronti di Pechino.
Un uomo talmente ossessionato dal Dragone, fa notare ancora Politico, da aver fondato l’anno scorso l’Hill and Valley Forum, che riunisce tutti i parlamentari venture capitalists preoccupati per l’ascesa della Cina nel settore Tech.
PayPal Mafia
È l’analista e saggista Alessandro Aresu a cogliere su X una delle principali implicazioni della nomina di Helberg: con il suo ingresso e quello di altri personaggi nella squadra di Trump, “la cosiddetta ‘PayPal Mafia’ è ormai nuova élite del potere degli Stati Uniti”.
“Cosa vuol dire? – spiega Aresu – La rete di persone che si sviluppa da PayPal all’inizio del secolo, attraverso le due macro-reti di Elon Musk e Peter Thiel, diviene un gruppo connesso e influente su impresa, innovazione e investimenti degli USA, e poi, sempre più, anche in politica”.
“In politica – continua Aresu – ciò avviene prima nel Congresso, con un allineamento di interessi anti-cinese (basti pensare a figure appunto come Gallagher e Helberg su TikTok). Poi, con Trump, il gruppo ‘diviene’ Deep State”.