Sono in ordine i conti della Cassa nazionale del notariato, l’ente che svolge attività previdenziali e assistenziali per tutti i notai. La Corte dei conti, con la Delibera n. 34/2023, ha approvato la relazione sulla gestione 2021 della Cassa nazionale del notariato, senza aggiungere rilievi circa la gestione della cassa.
COME FUNZIONA E A COSA SERVE LA CASSA NOTARILE
La contribuzione alla Cassa nazionale del notariato è basata sui versamenti obbligatori di una quota degli onorari, per tutti gli atti soggetti ad annotamento nei repertori.
La cassa, oltre a erogare le prestazioni previdenziali, fornisce numerose attività di assistenza come:
- la concessione di contributi per l’impianto dello studio al notaio di prima nomina, se versa in condizioni di disagio economico;
- la concessione di assegni di studio a favore dei figli del notaio in esercizio o cessato;
- la corresponsione di sussidi a favore del notaio in esercizio o cessato, qualora versi in condizioni di disagio economico;
- la concessione di mutui al notaio in esercizio per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dello studio o della casa;
- la concessione di facilitazioni o di contributi per il pagamento dei canoni di locazione degli immobili destinati a sede dei Consigli notarili;
- la prestazione di forme di tutela sanitaria tramite la stipulazione di polizze assicurative a favore degli iscritti, dei pensionati, dei familiari a carico e del coniuge.
Tuttavia, attualmente non sono erogate la terza e la quarta prestazione sopra.
IL PATRIMONIO DELLA CASSA DEL NOTARIATO
La relazione presentata alla Corte dei Conti rileva che il patrimonio netto ammonta a 1.655.148.490 euro e cresce di 102,776 milioni (+6,62%) rispetto all’anno scorso grazie all’aumento delle immobilizzazioni finanziarie e dei crediti. Le riserve patrimoniali sono 7,69 volte superiori al costo sostenuto per i trattamenti di quiescenza 2021. Il d.lgs. n. 509 del 1994 stabilisce che queste debbano corrispondere a cinque annualità. Il bilancio della Cassa nel 2021 presenta un avanzo economico di 102,8 milioni che deriva dal saldo tra ricavi per 424,93 milioni e costi pari a 322,2 milioni.
AUMENTANO I PENSIONATI E CALANO GLI ISCRITTI, MA I CONTI RESTANO IN REGOLA
Nel 2021 il numero dei notai pensionati è aumentato di 15 persone, + 1,02 per cento, mentre sono diminuiti gli iscritti di 112 unità, pari a -2,18 per cento. Il rapporto iscritti-pensionati risulta quindi pari a 3,4, evidenziando un andamento in flessione: l’indice, infatti, era pari a 3,6 nel 2019 e 3,5 nel 2020. Le entrate contributive sono cresciute, arrivando a 334,7 milioni di euro (+25,07%), grazie alla ripresa economica a seguito della riduzione della curva pandemica. Sono state erogate pensioni per 215,2 milioni, con un saldo previdenziale positivo di 119,5 milioni.
CALO DELLA LIQUIDITÀ
A diminuire sono le disponibilità liquide, di 39.383.692 euro e passano dai 177,8 milioni del 2020 ai 138,5 del 2021. La circostanza non desta l’allarme della Corte anche perché importanti risorse finanziarie risultano in giacenza sui conti correnti.
IL PATRIMONIO MOBILIARE DELLA CASSA DEL NOTARIATO
La Cassa dispone di un patrimonio mobiliare da 1.351.446.580 euro, così ripartito: 32.189.558 in titoli di Stato, 24.388.681 in obbligazioni, 1.275.156.231 in fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali che comprendono i fondi comuni di investimento immobiliare (tra gli altri: Immobilium, Optimum Evolution II, Optimum I, Theta – Comparto Officium, Flaminia), 19.179.456 euro in certificati assicurativi + crediti e 532.654 in partecipazioni azionarie. La gestione patrimoniale mostra un saldo positivo di 27,40 milioni di euro con un incremento dei ricavi lordi della gestione mobiliare pari a 21,13 milioni, mentre i costi sono aumentati di 1,23 milioni.
LE SPESE PER ORGANI, PERSONALE E CONSULENZE
Gli organi della Cassa sono: il Presidente, l’Assemblea plenaria, l’Assemblea dei rappresentanti, il Consiglio d’amministrazione, il Comitato esecutivo e il Collegio dei sindaci. La spesa complessiva per gli organi è di 1,48 milioni, in aumento del 13,55% sul 2020. Il personale in servizio al 31 dicembre 2021 era di 55 unità, compresi il Direttore generale e quattro dirigenti. La spesa per il personale è pari a 4,77 milioni. La Cassa si è avvalsa anche delle prestazioni consulenziali di professionisti, per tali attività ha speso 366.587 euro, in aumento del 46,34%, rispetto all’esercizio precedente.