Ricavi, utili e ordini in crescita nel primo trimestre dell’anno e Leonardo scatta a Piazza Affari.
Leonardo ha archiviato il primo trimestre 2024 con un risultato netto pari a 459 milioni di euro, rispetto ai 40 milioni dello stesso periodo del 2023, che include, oltre al risultato netto ordinario, la plusvalenza rilevata a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale. Lo rende noto il gruppo dell’aerospazio e difesa italiano, il cui Consiglio di amministrazione guidato da Roberto Cingolani ha approvato i risultati del primo trimestre 2024.
I ricavi, pari a 3,6 miliardi di euro, aumentano del +20,8 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2023 in tutti i settori di business. Di particolare rilievo l’apporto dell’elettronica per la difesa e sicurezza e degli elicotteri. Alla luce dei risultati, Leonardo conferma le guidance per l’intero anno rese note a marzo.
Il titolo del gruppo si porta così in testa al Ftse Mib (indice a -0,03%) con un rialzo del 2% scambiando a 21,87 euro per azione, dopo essere arrivato a guadagnare oltre 3 punti percentuali a più di 22 euro per azione. A spingere gli acquisti, i conti resi noti dall’azienda guidata da Roberto Cingolani, in linea con gli obiettivi annunciati a marzo e migliori delle attese del consensus.
Tutti i dettagli sui conti del primo trimestre di Leonardo.
CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEI RICAVI
I ricavi di Leonardo, pari a 3,6 miliardi di euro nel primo trimestre 2024, aumentano del +20,8%, in crescita in tutti i settori di business, “grazie principalmente all’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri. Alla crescita dei Ricavi si affianca una significativa e rilevante crescita dell’Ebita del 73,3% (+67,0% rispetto al dato proformato), portando il Ros del periodo al 5% (3,5% al 31 marzo 2023)” si legge nella relazione del gruppo a corredo dei conti.
COME VANNO I PROFITTI
Il gruppo ha chiuso i conti al 31 marzo 2024 con un risultato netto pari a 459 milioni di euro, rispetto ai 40 milioni dello stesso periodo del 2023, che include oltre al risultato netto ordinario la plusvalenza a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale.
Il risultato netto ordinario, pari a 93 milioni di euro (40 milioni nel primo trimestre 2023) “riflette il miglioramento dell’Ebit, parzialmente compensato dal maggior carico fiscale rilevato nel periodo” indica la nota della società di Piazza Monte Grappa.
INCREMENTO DEGLI ORDINI
Il gruppo ha registrato anche un incremento del 14,9% degli ordini, “trainati in particolare dalla componente Europea del business dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza”.
SI RIDUCE L’INDEBITAMENTO
Nel primo trimestre l’indebitamento netto del gruppo Leonardo è risultato pari a 2,93 miliardi di euro e si riduce di circa 0,8 miliardi rispetto a marzo 2023 grazie al rafforzamento della generazione di cassa del gruppo “e alla cessione della quota minoritaria di Leonardo Drs intervenuta nell’ultimo trimestre del 2023“.
MIGLIORA IL FREE OPERATING CASH FLOW
Il flusso di cassa operativo è sì negativo per 621 milioni di euro, ma presenta un significativo miglioramento (+11,5%) rispetto al primo trimestre del 2023 (negativo per 688 milioni di euro).
CONFERMATA LA GUIDANCE
Il management ha poi confermate le guidance 2024: 19,5 miliardi di euro di nuovi ordini, 16,8 miliardi di ricavi, ebita a 1,44 miliardi, un free cash flow operativo di 770 milioni e un indebitamento di 2 miliardi.
LE PAROLE DEL CEO CINGOLANI
“Siamo pienamente focalizzati sull’esecuzione del Piano Industriale. Il consolidamento del core business della difesa procede molto bene grazie all’accelerazione del processo di digitalizzazione che crea nuove opportunità in termini di ricavi e genera efficienze sui costi; stiamo incorporando l’Intelligenza Artificiale e il Digital Twin in tutti i cataloghi prodotto e lavorando sul digital continuum delle Forze Armate” ha commentato Roberto Cingolani, ad e Direttore Generale di Leonardo.
“Le future attività sono rafforzate dalla riorganizzazione e dai cambiamenti di Governance che hanno permesso la creazione della nuova Divisione Spazio, l’accelerazione delle attività nella Cyber Security e lo sviluppo di una strategia che faccia leva sull’Intelligenza Artificiale Generativa e sulle capacità multidominio per tutte le piattaforme di Leonardo. Il piano di efficientamento è pienamente operativo e in linea con il raggiungimento del target previsto a fine anno. Infine, per quanto riguarda la crescita inorganica del Piano, stiamo continuando a rafforzare le alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa Europea. Tutto ciò ci permetterà di ottenere forte crescita, maggiore redditività e migliore conversione di Ebita in cassa” ha concluso Cingolani.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Gli analisti di Intermonte, riconoscendo risultati solidi e in linea con gli obiettivi, non prevedono “cambiamenti nelle stime di consenso”, segnala Radiocor. A preoccupare sono “i problemi nel settore dell’aerostruttura dovuti al B787′, ovvero il velivolo prodotto da Boeing, di cui il gruppo italiano è tra i fornitori, che ha subito rallentamenti di produzione, problemi che “devono essere monitorati poiché potrebbero incidere sulle prestazioni a breve termine”, continuano gli analisti.
E proprio sugli impatti per Leonardo delle difficoltà che sta incontrando Boeing, Cingolani ha risposto in conferenza con gli analisti che “Suppongo che ci sarà uno spostamento del punto di break even” del business delle aerostrutture. Nel piano 2024-28, presentato a metà marzo, il gruppo aveva indicato per la divisione aerostrutture una crescita di ordini e ricavi rispettivamente del 16% e 17%, “con il breakeven ebita entro la fine del 2025”.
Secondo Banca Akros, “il mercato è consapevole dell’aspetto Boeing 787 – c’è una certa incertezza – e non dovrebbe reagire troppo negativamente al flusso di notizie, considerando anche che la guidance per l’esercizio 24 non è a rischio”.
SULLA CESSIONE DI WASS
Infine, Leonardo sta per concludere, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il deal con Fincantieri per la cessione delle attività ex-Wass relative a sonar e siluri, con un cda straordinario previsto per domani. Wass “è qualcosa su cui stiamo lavorando in questi giorni molto attivamente” ha chiosato il ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, nel corso della call della presentazione dei conti.