Leonardo chiude i 9 mesi dell’anno nel segno della crescita.
Al 30 settembre 2023 il gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa ha conseguito ricavi pari a 10,26 miliardi di euro, in aumento del 4,8% su base annua, come emerso ieri sera dal comunicato della società di Piazza Monte Grappa.
Il giro d’affari è salito del 4,8% a 10,26 miliardi (rispetto a 9,8 miliardi di euro del periodo a confronto), mentre la redditività è cresciuta del 6,3% a 644 milioni e gli ordini sono risultati in salita del 13,3% a a 13,3 miliardi rispetto ai 11,6 miliardi del corrispondente periodo del 2022,
Tuttavia, il risultato netto ordinario è pari 290 milioni di euro, in calo del 25% rispetto a 387 milioni dello stesso periodo del 2022. Il dato sconta “’incremento degli oneri finanziari legati principalmente alle operazioni in cambi ed al riflesso delle partecipazioni non strategiche valutate ad equity” , recisa la nota. Tanto che il gruppo ha aperto in rosso stamani a Piazza Affari (-2%), recuperato poi nel corso della mattinata (alle 10.30 le azioni scambiano +2,5% a 14.56 euro).
In considerazione dei risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2023 Leonardo ha confermato la guidance per il 2023 che prevede ordini a fine anno intorno ai 17 miliardi di euro a ricavi compresi tra 15 e 15,6 miliardi di euro.
Inoltre, il management ha confermato che il nuovo piano industriale sarà presentato in occasione della diffusione dei risultati finanziari del 2023 nel marzo 2024. Come già anticipato il mese scorso dall’ad Roberto Cingolani, il piano si poggerà su due pilastri dell’innovazione: “cyber” e “spazio”.
Ecco tutti i dettagli sui risultati dei primi nove mesi del 2023 approvati all’unanimità dal cda di Leonardo, riunitosi ieri sotto la presidenza di Stefano Pontecorvo.
RICAVI IN CRESCITA NEI PRIMI 9 MESI DI LEONARDO GRAZIE ALL’ELETTRONICA PER LA DIFESA
Leonardo ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con ricavi pari a 10,27 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto ai 9,8 miliardi (dato rettificato) ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, grazie principalmente all’apporto della componente europea dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza.
COSÌ COME GLI ORDINI
Incremento del 13,3% per gli ordini, pari a 13,2 miliardi di euro, che sale al 14,8% rispetto al dato di settembre 2022 rettificato, trainati in particolare dalla componente europea del business dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, “che registra – in tutte le aree di business della sua componente Europea – una netta crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022”, precisa la nota. La crescita commerciale risulta ancor più marcata considerando che gli Ordini del periodo a confronto riflettevano la commessa dal Ministero della Polonia relativo agli elicotteri AW149.
Il portafoglio Ordini, pari a 40,1 miliardi di euro, assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni.
CALANO GLI UTILI
Tuttavia, Leonardo ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un risultato netto pari a 301 milioni di euro, in calo dai 662 milioni dello stesso periodo del 2022. Seconda la nota della società questa grandezza “include, oltre al risultato netto ordinario, la plusvalenza di 11 milioni legata alla cessione del ramo ATM da parte di Selex. Il risultato netto ordinario è risultato pari a 290 milioni di euro (387 milioni nel periodo a confronto) e riflette “l’incremento degli oneri finanziari legati principalmente alle operazioni in cambi ed al riflesso delle partecipazioni non strategiche valutate ad equity”. Nei primi nove mesi dell’anno, inoltre, l’ebit è risultato pari a 537 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai primi nove mesi del 2022 quando si era attestato a 552 milioni.
INCREMENTO DELLA REDDITIVITÀ
L’Ebita è salito del 6,3% raggiungendo i 644 milioni di euro. Il dato “riflette la solida performance dei business del Gruppo presentando una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022 (+4,0% sul dato Reported, +6,3% sul dato Rettificato) grazie ai maggiori volumi registrati in particolare in Elicotteri e nella componente Europea dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza”.
COME VANNO I SINGOLI SETTORI
Per quanto riguarda l’andamento dei singoli settori, quasi tutti registrano una crescita dei ricavi: gli elicotteri registrano ricavi pari a 3,2 miliardi di euro (in aumento dell’1,6% da 3,15 miliardi nel periodo precedente 2022), l’elettronica per la difesa 5,03 miliardi (+3,6% da 4,86 miliardi) e le aerostrutture 462 milioni di euro (+31,6% da 351 milioni). Leggero calo (-1,1 pari a 19 milioni) per il settore velivoli che passa da 1,959 miliardi nei primi nove mesi del 2022 a 1,938 miliardi di euro quest’anno.
MIGLIORA L’INDEBITAMENTO
Al 30 settembre l’indebitamento netto era di poco superiore ai 3,8 miliardi di euro, mentre il flusso di cassa operativo libero (FOCF) è migliorato “significativamente” nei nove mesi attestandosi a -604 milioni di euro, rispetto ai -894 milioni di euro di gennaio-settembre 2022.
CONFERMATA LA GUIDANCE
Pertanto, il gruppo ex Finmeccanica ha confermato la guidance per il 2023 che prevede nuovi ordini per circa 17 miliardi di euro, ricavi nel range 15-15,6 miliardi di euro, Ebita a 1,26-1,31 miliardi di euro e indebitamento netto di gruppo di circa 2,6 miliardi di euro.
LE PAROLE DI CINGOLANI
“I primi nove mesi 2023 – ha dichiarato Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo – confermano la solidità del business in linea con le aspettative. Leonardo ha incrementato il portafoglio ordini e ha confermato la propria competitività in tutte le aree di business. Le Aerostrutture stanno confermando il percorso di recupero in linea con le attese”. “Tutti i principali indicatori economico finanziari – ha aggiunto Roberto Cingolani – stanno performando bene, con un buon incremento della redditività. La prevista riduzione dell’assorbimento di cassa infrannuale ha generato effetti positivi anche sulla riduzione dell’indebitamento netto”.
RISTRUTTURAZIONE IN VISTA
Nella conference call per la presentazione dei risultati della società nei primi 9 mesi dell’anno, l’ad Cingolani ha anticipato che sta lavorando su “un’organizzazione più snella e più forte”, annunciando, tra le altre cose, piani “moderati” di vendita di asset e 400 tagli di posti di lavoro nelle sedi aziendali attraverso il pensionamento anticipato, riporta Reuters.
A LAVORO SU GCAP E NON SOLO
Dopodiché Cingolani ha affermato che il gruppo vuole rinegoziare un accordo per la fornitura della fusoliera dell’aereo Boeing 787, con l’obiettivo di garantire prezzi più alti che riflettano l’inflazione. Secondo l’ad di Leonardo sviluppi positivi su questo fronte potrebbero arrivare “nelle prossime 6-8 settimane circa”.
Sempre l’ad di Leonardo ha anche rivelato che la società punta ad aderire al programma tedesco di carri armati Leopard 2 di prossima generazione. La Difesa ha confermato infatti l’acquisizione di piattaforme di nuova generazione già disponibili in commercio, i Leopard 2 prodotti congiuntamente dalle aziende tedesche Kmw e Rheinmetall.
“Confermo che stiamo lavorando in questa direzione, anzi le aspettative sono molto buone, la trattativa sta andando molto bene, permettetemi di non fornire ulteriori dettagli in questo momento”, ha detto Roberto Cingolani, ripreso ancora da Reuters.
Riguardo al programma Gcap per la realizzazione del nuovo aereo da combattimento di sesta generazione che dovrebbe essere operativo nel 2035, “sono fiducioso che raggiungeremo un accordo per la firma della joint venture entro la fine dell’anno” ha annunciato l’amministratore delegato di Leonardo, riferendosi alla forma dell’accordo tra Italia, Giappone e Uk.
Infine, per quanto riguarda la vendita di Piaggio Aerospace, esclusa un’offerta da parte di Leonardo. “Abbiamo deciso di non parteciperemo in nessuna forma alle manifestazioni di interesse per Piaggio Aereospace. Non vogliamo essere nel business degli aerei di piccole dimensioni. Sarebbe una distrazione e non lo faremo” ha concluso l’ad Roberto Cingolani.