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Come sono andati conti e attività di Leonardo

Tutti i dettagli sui risultati del primo trimestre 2025 di Leonardo. Il gruppo guidato da Roberto Cingolani conferma la guidance 2025

Chiusura in territorio positivo a Piazza Affari (+2,5%) per Leonardo ieri dopo la diffusione della trimestrale sopra le attese.

Il colosso italiano della difesa e aerospazio ha realizzato dal 1° gennaio al 31 marzo 2025 un utile netto del periodo di 115 milioni di euro, in aumento del 23,7% rispetto a un anno fa, e un margine operativo lordo (ebita) di 211 milioni (+17,9%) su ricavi cresciuti del 14,9% a 4,2 miliardi. Il consensus degli analisti stimava i ricavi a 3,9 miliardi di euro e il margine operativo lordo appena superiore ai 200 milioni con un utile netto vicino ai 100 milioni.

In considerazione dei risultati ottenuti nel primo trimestre del 2025 e delle aspettative per i successivi, “si confermano le Guidance per l’intero anno” rese note a marzo, si legge nella nota dei conti.

E nel corso della conference call di presentazione dei risultati del primo trimestre 2025, l’ad Roberto Cingolani ha fatto il punto sui dossier in corso. Sul piano di riarmo dell’Ue “siamo stati invitati, come la maggior parte delle grandi aziende della difesa, dalla Commissione europea nei prossimi giorni, tra una settimana” ha fatto sapere il numero uno di Leonardo.

Tutti i dettagli.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEI RICAVI PER LEONARDO

Leonardo ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi in crescita, pari a 4,2 miliardi (+13,5% rispetto al dato del periodo comparativo) così come l’Ebita, pari a 211 milioni (+12,2% rispetto al dato restated del periodo comparativo), in linea con le aspettative e con il percorso di crescita sostenibile previsto dal Piano industriale di Leonardo.

COME VANNO I PROFITTI

Allo stesso tempo, il gruppo ex Finmeccanica ha chiuso i conti al 31 marzo 2025 con un risultato Netto Ordinario, pari a 115 milioni in crescita del +23,7% rispetto al primo trimestre 2024, beneficia dell’andamento dell’Ebit e dei minori oneri finanziari netti, parzialmente compensato dal maggior carico fiscale del periodo.

Il Risultato Netto, pari a 396 milioni, si riduce in quanto il dato del periodo comparativo – pari a 459 milioni – includeva la plusvalenza di 366 milioni rilevata a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso.  Inoltre, specifica la nota del gruppo, il dato del primo trimestre 2025 include, oltre al Risultato Netto Ordinario, la plusvalenza rilevata per effetto della cessione di Wass a Fincantieri, pari a circa 281 milioni, perfezionata nel mese di gennaio 2025 e per la quale sono ancora in corso di definizione tra le Parti la componente variabile dell’operazione oltre gli usuali meccanismi di aggiustamento prezzo.

INCREMENTO RECORD DEGLI ORDINI

Inoltre, Leonardo ha registrato anche un incremento del 19,7% degli ordini, pari a 6,9 miliardi, “a conferma del continuo rafforzamento dei core business, quale risultato dei successi commerciali e del buon posizionamento dei prodotti, delle tecnologie e delle soluzioni del gruppo, nonché della capacità di presidiare efficacemente i mercati chiave, in un contesto di mercato nel quale la domanda di sicurezza resta elevata” indica la nota della società.

In particolare, la società di Piazza Monte Grappa sottolinea l’incremento degli ordini in molte aree di business (+15,6% Elicotteri, +11,1% Elettronica per la difesa, +47,7% Velivoli) e, in particolare, per la divisione Aerostrutture che mostra ordini quasi raddoppiati a 193 milioni (102 milioni a marzo 2024).

SI RIDUCE L’INDEBITAMENTO

Nel primo trimestre l’indebitamento netto di Leonardo è risultato pari a 2,125 miliardi di euro e si riduce del 27,5% rispetto a marzo 2024.

MIGLIORA IL FREE OPERATING CASH FLOW

Per quanto riguarda il flusso di cassa operativo, il dato è sì negativo per 580 milioni di euro, ma presenta un miglioramento (+6,6%) rispetto al primo trimestre del 2024 (negativo per 580 milioni di euro).

“L’andamento del Focf e la prima tranche di pagamento ricevuta da Fincantieri nell’ambito della cessione del business UAS, relativa alla componente fissa dell’Enterprise Value e pari a 287 milioni, determinano un conseguente riflesso positivo sull’Indebitamento Netto di Gruppo, in calo del 27,5% circa rispetto al periodo a confronto” spiega la nota.

CONFERMATA LA GUIDANCE 2025

Alla luce dei conti, il management ha quindi confermate le guidance 2025: 21 miliardi di euro di nuovi ordini, 18,6 miliardi di ricavi, ebita a 1,66 miliardi, un free cash flow operativo di 870 milioni e un indebitamento di 1,6 miliardi di euro.

LE PAROLE DEL CEO CINGOLANI

“Proseguiamo nell’esecuzione del nostro Piano Industriale. I risultati del primo trimestre e la revisione al rialzo sul rating, da parte di Standard&Poor’s e sull’outlook, da parte di Moody’s, sono una ulteriore conferma dell’apprezzamento delle iniziative intraprese e delle prospettive. Confermiamo quindi la Guidance 2025 e gli obiettivi di medio lungo periodo”, ha dichiarato Roberto Cingolani, ad e dg di Leonardo.

“Nel corso del primo trimestre 2025, abbiamo siglato il Memorandum of Understanding con Baykar Technologies per lo sviluppo di tecnologie unmanned, volto a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nello scenario competitivo a livello internazionale, e finalizzata la costituzione con Rheinmetall della società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, per rendere operativa la formazione di un nuovo nucleo europeo per sviluppo e produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. Il gruppo di lavoro dedicato all’implementazione del Capacity Boost ha elaborato le linee guida di sviluppo del piano che saranno presentate entro l’estate”, ha concluso Cingolani.

DALL’ALLEANZA SPAZIALE A IVECO, FINO ALLE AEROSTRUTTRE, IL PUNTO DELL’AD DI LEONARDO

In merito ai negoziati con Airbus e Thales per un’alleanza nel settore dei satelliti, Cingolani ha fatto sapere che  “Al momento è in corso una due diligence” con entrambe per creare una Space Alliance. “Stiamo lavorando con impegno, ci incontriamo regolarmente”.

Per quanto riguarda la divisione Aerostrutture, la futura partnership sarà un “accordo industriale perché abbiamo a che fare con partner che possiedono importanti compagnie aeree”, ha detto Cingolani. Nelle scorse settimane il fondo sovrano saudita Pif ha visitato lo stabilimento di Grottaglie in Puglia. L’ad di Leonardo ha invece escluso che la scelta del partner possa avere anche a che fare con l’intenzione dell’Arabia Saudita di diventare partner del Gcap. Ovvero il programma per il nuovo caccia di sesta generazione accanto a Italia, Giappone e Regno Unito. “Questo non ha nulla a che fare con il Gcap” ha detto aggiungendo che la decisione dell’allargamento del Gcap è “politica” anche se noi “siamo favorevoli”.

In riferimento alla partecipazione in Hensoldt, ora che c’è il nuovo Governo tedesco guidato da Merz, Leonardo potrò decidere con la società “come continuare la collaborazione”, se aumentarla o se ridurla, ha affermato Cingolani, spiegando di aver incontrato di recente il ceo di Hensoldt, di cui il gruppo detiene il 23% circa.

Infine, l’ad di Leonardo ha confermato l’interesse del gruppo, insieme a Rheinmetall, per Iveco Defence Vehicles, la divisione di mezzi militari di Iveco: “Abbiamo presentato una offerta non vincolante insieme a Rheinmetall”, l’operazione “avrebbe un grande senso in termini di capacità produttive”, ma noi “intendiamo fare esclusivamente un investimento industriale non finanziario”: “Non siamo disposti a spendere di più rispetto al giusto prezzo per fare questa possibile acquisizione”.

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