Decollano i ricavi ma frena l’utile per Leonardo nella prima metà dell’anno.
Venerdì il colosso dell’aerospazio e della difesa italiano ha comunicato i risultati del primo semestre 2023, dopo l’approvazione del cda, riunitosi i sotto la presidenza di Stefano Pontecorvo.
Leonardo ha chiuso i conti dei primi sei mesi del 2023 “con ricavi in crescita del 4,8% (6,4% rispetto al dato rettificato) a 6,9 miliardi. Il risultato netto è pari a 208 milioni di euro: nel confronto con lo stesso periodo del 2022 risente (-22,1%) della plusvalenza di 11 milioni legata alla cessione del ramo Atm da parte di Selex a Indra Air Traffic.
In considerazione dei risultati ottenuti al 30 giugno 2023 e delle aspettative per i successivi, la società capeggiata da Roberto Cingolani conferma le guidance per l’intero anno formulate in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022.
Tutti i dettagli sui conti della semestrale di Leonardo.
IN RIALZO I RICAVI
Nel primo semestre dell’anno Leonardo ha registrato ricavi pari a 6,9 miliardi, in rialzo rispetto al primo semestre del 2022 (+4,8% sul dato Reported, +6,4% sul dato Rettificato) in tutti i settori di business, incluso Aerostrutture, che beneficia della ripresa delle consegne del Boeing 787 (Qui l’approfondimento di Startmag su Boeing, EuroMale e drone solare. Tutte le novità per Leonardo).
MIGLIORA LA REDDITIVITÀ
L’Ebita si attesta a 430 milioni (+2,9% sul dato Reported, +5,7% sul dato Rettificato) grazie ai maggiori volumi registrati in tutte le aree di business. Anche l’ebit risulta in crescita, pur scontando ulteriori oneri di ristrutturazione legati principalmente all’integrazione dell’accordo per il prepensionamento dell’organico in forza nelle funzioni Corporate e di Staff (20 milioni di euro), nonché l’ammortamento della Purchase Price Allocation legata all’acquisizione di Rada, perfezionatasi nel secondo semestre del 2022, sottolinea il comunicato della società.
IN CALO GLI UTILI NETTI
Passando al risultato netto, questo è in calo del -22,1% a 208 milioni di euro (da 267 milioni dell’anno scorso).
FLUSSO DI CASSA OPERATIVO E DEBITO
Migliora il flusso di cassa operativo che, sebbene resti negativo per 517 milioni di euro, registra un incremento del 46,3% rispetto al dato di -962 milioni di euro del 30 giugno 2022. E l’andamento del Focf si riflette sull’indebitamento netto del gruppo, sceso del 24% a 3,6 miliardi di euro dai 4,8 miliardi di euro della prima metà dello scorso anno ma in aumento rispetto ai 3 miliardi registrati al 31 dicembre 2022.
L’ANDAMENTO COMMERCIALE
Nella prima metà del 2023, i nuovi ordini di Leonardo sono saliti a quasi 8,7 miliardi di euro (9,60 miliardi di dollari), in aumento del 18,9% su base annua, grazie in particolare “all’ottima performance” degli Elicotteri legata principalmente agli ordini destinati al Ministero della Difesa austriaco e alla US Air Force, ed alla crescita degli ordinativi nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Il livello di Ordini del semestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli Ordini ed i Ricavi del periodo) pari a circa 1,3. Il portafoglio ordini è pari a 39,119 miliardi e assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni.
CONFERMATA LA GUIDANCE
Pertanto, il gruppo di Piazza Monte Grappa conferma la guidance per il 2023 che include una previsione di nuovi ordini a circa 17 miliardi di euro, ricavi nella fascia 15-15,6 miliardi di euro, EBITA a 1,26-1,31 miliardi di euro e un debito netto di gruppo di circa 2,6 miliardi di euro.
IL COMMENTO DELL’AD CINGOLANI
“La semestrale 2023 presenta ordini, ricavi, Focf e debito in netto miglioramento” ha commentato il numero uno di Leonardo, Roberto Cingolani, aggiungendo che “L’azienda si dimostra solida e i risultati sono promettenti, anche prospetticamente. Siamo in una fase di predisposizione del nuovo Piano Industriale che vedrà la luce all’inizio del prossimo anno. I pilastri sono il consolidamento del Core Business con un focus particolare sui prodotti per la difesa e l’allargamento a nuove iniziative, con il potenziamento dei settori a maggior crescita, come Spazio e Cybersicurezza. Daremo un rinnovato impulso alla digitalizzazione di tutto il nostro portafoglio prodotti per accrescere ulteriormente la nostra competitività su tutti i mercati, in Italia e all’estero”.
CHE SUCCEDE AL TITOLO A PIZZA AFFARI
Dopo i risultati del semestre, il titolo di Leonardo è scivolato in apertura a Piazza Affari del -4,8%, ma in mattina ha recuperato raggiungendo di nuovo quota 12 euro, e ora viaggia in positivo (+\,68%) a 12,08 euro. Le azioni del gruppo sono aumentate di oltre il 46% da gennaio e sono aumentate di circa il 20% rispetto a un anno fa.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Infine, per gli analisti i risultati della semestrale di Leonardo si confermano in linea con le attese.
“Nella sua prima presentazione il neo ceo Cingolani ha fornito alcune linee guida strategiche che riteniamo centrate, alcune delle quali richiedono però tempi non brevi per l’implementazione. Percepiamo ci siano potenzialmente molte ‘moving parts’, oltre a possibili alleanze internazionali rese più probabili dall’evoluzione del contesto geopolitico”, hanno scritto gli analisti di Equita, ripresi da Radiocor.
Tra i principali spunti, Equita sottolinea “l’organizzazione più snella con riduzione di costi, l’ottimizzazione del portafoglio per cui sono già stati individuati 3-4 target di potenziali cessioni, il rafforzamento del portafoglio prodotti con R&D più focalizzata su innovazione tecnologica con ‘massive investments’ in digitalizzazione, il rafforzamento dello Spazio con focus su servizi e della cyber security anche tramite acquisizioni nel rispetto dell’attuale struttura finanziaria di gruppo’ e infine il ‘potenziamento della presenza internazionale (obiettivo già perseguito negli ultimi anni)”.
Anche gli esperti di Intermonte parlano di “risultati solidi”, con la “guidance confermata” e le linee guida del nuovo piano strategico “focalizzato su crescita nel settore cyber e spazio”, mentre quelli di Banca Akros sintetizzano così le indicazioni arrivate da Cingolani: “Il nuovo ceo vuole razionalizzare il portafoglio di attività e focalizzarsi su segmenti ad alta crescita e alto rendimento anche attraverso M&A”, rileva ancora Radiocor. Gli obiettivi finanziari del piano precedente, in primo luogo la riduzione della leva finanziaria, ‘sono confermati’. Quanto ai conti, i risultati del trimestre, ‘sono stati buoni o superiori alle nostre stime e a quelle del consensus in termini di ebitda” e, anche per questo, “manteniamo il nostro rating buy convinto sul titolo”.