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Com’è andato l’inizio anno per Fincantieri

Ricavi in crescita a doppia cifra e boom di ordini per Fincantieri al 31 marzo 2025. Che cosa emerge dalla trimestrale del gruppo guidato da Folgiero

Sprinta Fincantieri a inizio 2025.

Il gruppo navale di Trieste ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ordini record, crescita dei ricavi a doppia cifra e balzo della marginalità.

Sono i principali indicatori economici dei conti al 31 marzo approvati dal cda presieduto da Biagio Mazzotta. La società ha confermato così la guidance 2025 che stima i ricavi a “a circa euro 9 miliardi” (8,128 miliardi nel 2024), con il consolidamento di Remazel e Wass acquisita da Leonardo, e un “forte aumento della redditività con un ebitda margin superiore al 7% a fine 2025” (6,3% nel 2024).

Il periodo gennaio-marzo rappresenta, indica la nota, il “miglior trimestre di sempre” per i nuovi ordini acquisiti, pari a 11,7 miliardi di euro, in forte crescita rispetto al primo trimestre 2024 (500 milioni) e corrispondente al 76% degli ordini già record dell’intero 2024.

“Il primo trimestre 2025 segna il miglior risultato della nostra storia, con una crescita dell’Ebitda pari al 54% e un portafoglio ordini mai registrato prima” commenta l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero.

Tutti i dettagli.

I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE

Nel primo trimestre dell’anno Fincantieri ha realizzato ricavi pari a 2,376 miliardi di euro, in crescita del +34,5% con un contributo positivo di tutti i segmenti, e in particolare dello Shipbuilding (+39,5% rispetto al primo trimestre 2024) e un margine operativo lordo di 154 milioni (+53,5%), pari a una marginalità sui ricavi al 6,5% dal 5,7% di un anno fa “grazie in particolare all’incremento dei ricavi nel settore della difesa, alle azioni di efficientamento operativo nel business delle navi da crociera e al contributo di Wass Submarine Systems (consolidata a inizio 2025)” spiega la nota della società.

COME VANNO I SINGOLI SETTORI

Guardando ai singoli settori, nei primi tre mesi del 2025 i ricavi del segmento Shipbuilding si attestano a 1,8 miliardi di euro, registrando un incremento del +39,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, e si riferiscono per euro 1 miliardo all’area di business delle navi da crociera (euro 914 milioni al 31 marzo 2024) e per euro 770 milioni a quella delle navi per la difesa (euro 388 milioni al 31 marzo 2024).

Per quanto riguarda la crescita dei ricavi nel settore della difesa, questa “è dovuta principalmente all’efficacia del contratto per la vendita di 2 unità Ppa al Ministero della Difesa indonesiano” specifica la nota. Passando a Offshore e Navi speciali, al 31 marzo 2025 il settore registra ricavi pari a 319 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Dopodiché, i ricavi del settore Sistemi, Componenti e Infrastrutture sono pari a euro 301 milioni al 31 marzo 2025, in aumento del 13,9% rispetto ai primi tre mesi del 2024.

NUOVO SEGMENTO UNDERWATER

Da quest’anno è attivo il nuovo segmento Underwater che comprende, oltre a Wass Submarine Systems (consolidata a inizio 2025), il business dei sottomarini, incluso il programma U212 NFS per la Marina Militare italiana, (precedentemente incluso nel segmento Shipbuilding), la controllata Remazel Engineering (precedentemente parte del Polo dei Sistemi e Componenti Meccanici) e la linea di business “Unmanned Systems & Underwater” della controllata IDS (precedentemente parte del Polo Elettronico e dei Prodotti Digitali). Al 31 marzo 2025 il segmento presenta ricavi pari a euro 95 milioni, con un Ebitda di euro 16 milioni e un Ebitda margin del 17%, “a dimostrazione dell’altissima marginalità del settore della subacquea” indica la nota. Gli ordini acquisiti ammontano a euro 84 milioni al termine del primo trimestre 2025.

Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 72% al totale dei ricavi di gruppo (68% nel primo trimestre 2024), seguito da Offshore e Navi Speciali per il 13% (16% nel primo trimestre 2024), Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 12% (14% nel primo trimestre 2024) e dall’Underwater per il 4%.

CRESCONO GLI ORDINI

nuovi ordini acquisiti nei primi tre mesi del 2025 ammontano a euro 11,7 miliardi, il miglior trimestre di sempre, in straordinario aumento rispetto al dato del primo trimestre 2024 (euro 0,5 miliardi) e pari al 76% del valore record raggiunto in tutto il 2024, con un book-to-bill (ordini/ricavi) pari a 4,9x. Tale crescita è attribuibile principalmente al segmento Shipbuilding, con l’entrata in efficacia del contratto con il Ministero della Difesa indonesiano per la vendita di due unità Ppa e degli accordi con Norwegian Cruise Line Holdings per quattro maxi navi da crociera e con Viking Cruises per quattro unità da crociera.

Al 31 marzo 2025, il backlog raggiunge euro 40,3 miliardi, in crescita del 30% rispetto al 31 dicembre 2024, con 102 navi in portafoglio e consegne previste fino al 2036, mentre il soft backlog si attesta a euro 17,3 miliardi, per un carico di lavoro complessivo di euro 57,6 miliardi, “il valore più alto mai registrato da Fincantieri e pari a 7,1 volte i ricavi del 2024”, precisa la nota del gruppo di Trieste.

OBIETTIVO RIDUZIONE DEL DEBITO

Quanto all’indebitamento, a fine marzo 2025 è sceso a 1,61 miliardi di euro, dagli 1,67 miliardi di inizio anno, e in confronto a 2,413 miliardi di marzo 2024.

LE PAROLE DEL CEO FOLGIERO

“L’avvio del nuovo segmento Underwater rappresenta un passo fondamentale nell’evoluzione industriale del gruppo. Siamo entrati in un dominio strategico ad altissima complessità tecnologica, dove la capacità di integrare sistemi avanzati e sviluppare soluzioni dual-use sarà determinante per la competitività europea e la sicurezza nazionale. Questo posizionamento rafforza ulteriormente il nostro ruolo di abilitatore tecnologico nel contesto della difesa e delle infrastrutture critiche sottomarine” ha dichiarato Pierroberto Folgiero, ceo di Fincantieri, commentando la creazione della nuova divisione di business relativa alle attività della subacquea.

Per quanto riguarda i risultati del primo trimestre, il manager spiega che “sono frutto di una visione strategica di lungo termine, basata su una disciplina finanziaria rigorosa, una governance industriale solida e una forte capacità di trasformare innovazione in soluzioni cantierabili: l’aumento dei ricavi nel comparto Difesa e il consolidamento delle nostre tre anime – crocieristico, militare e offshore – testimoniano l’efficacia del modello integrato che ci siamo dati”.

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