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Cimbri di Unipol veleggia fra Luna Rossa, Mps e Dagospia

Che cosa ha detto Cimbri di Unipol su Mps. La lettera di Francis Walsingham

Caro direttore,

mi è molto dispiaciuto non poter leggere oggi anche su Start Magazine una corrispondenza da Barcellona, in occasione della regata della Louis Vitton Cup che vede impegnata Luna Rossa. Perché, come leggo ad esempio stamattina sul Sole 24 ore, il numero uno del gruppo assicurativo Unipol, Carlo Cimbri, ha parlato “a tutto campo con i giornalisti a Barcellona”, visto che Unipol è sponsor di Luna Rossa.

Cimbri ha dato una notiziuola, mi pare: Unipol non è e non sarà mai interessata a una quota nel Monte dei Paschi di Siena «sic et sempliciter», ma potrebbe valutarne l’acquisto solo «a suggello» di un’eventuale alleanza nella bancassicurazione, che tuttavia oggi «non è nella disponibilità» dell’istituto di credito senese che è impegnato in una partnership nella bancassicurazione con la francese Axa fino al 2027.

Insomma finalmente il multiforme Cimbri – che quando discorre di banche e finanza non si sa mai se parla col cappello di Unipol o con il cappello di grande azionista di Bper e Popolare di Sondrio – ammette che, sì, è interessato a Mps.

Eppure solo alcune settimane fa, verso fino giugno, aveva detto: “Non c’è nulla nell’immediato futuro ma non si può mai dire”, rispondendo in merito ai rumors secondo cui Bper (controllata dalla società assicurativa) possa essere interessata al dossier Mps.

Poi però da un articolo di Repubblica del 9 agosto si evinceva chiaramente un interesse spasmodico del gruppo assicurativo con sede a Bologna per il Monte dei Paschi di Siena.
Ecco che cosa scrisse il quotidiano del gruppo Gedi: “Il governo Meloni, azionista attraverso il Mef, in qualità di azionisti della banca senese, vorrebbero, con la cessione dell’ultimo 26%, accasare definitivamente la banca in un gruppo che possa giocare da secondo o terzo nel paese. Ma questa prospettiva si sta scontrando con il fatto che il pretendente che sta emergendo dalla mischia, e cioè l’Unipol guidata da Carlo Cimbri, che possiede già il 24,6% della Bper e il 19,7% della Popolare di Sondrio, è un candidato non gradito sia al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sia a palazzo Chigi”.
Questo solo per dire quanto sia abile nella comunicazione, nel dire e nel non dire, Cimbri: lo slalom di dichiarazioni, ipotesi, disponibilità e scenari è un merito che va riconosciuto al capo di Unipol (e non comprendo perché non svetti nelle rinomate classifiche cesellate da Reputation Manager). Anche per questo di solito le testate seguono con passione a attenzione Cimbri, compreso una firma di prima piano del centrodestra come Nicola Porro.
Ma l’occhiuto e un po’ dietrologico Giovambattista Fazzolari, potente sottosegretario alla presidenza del Consiglio che a leggere alcuni giornali come il Foglio pare sia onnipotente, avrebbe notato che Unipol sostiene con ampie dosi di pubblicità il massimo organo dell’antimelonismo duro e puro, ovvero Dagospia.
O mi sbaglio?
Cordiali saluti
Francis Walsingham
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