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Houthi

Che cosa cambierà anche in Italia con Msc nel porto di Amburgo

Dopo l'ingresso della Cina tramite Cosco, è scoppiata una nuova battaglia nel porto tedesco di Amburgo: Msc vuole acquisire l'operatore portuale Hhla. Un'operazione che avrà effetti anche per l'Italia

 

Dopo l’ingresso della compagnia statale cinese Cosco nella proprietà di un terminal container nel porto di Amburgo avvenuta la scorsa primavera, la città anseatica torna a occupare le prime pagine dei giornali economici. Questa volta di scena è la nuova fase della battaglia per l’operatore portuale di Amburgo HHLA. Operazione con riflessi anche in Italia visto che la concessione di Hhla Plt Italy, società tricolore dell’omonimo gruppo tedesco che gestisce la banchina nota come Piattaforma logistica di Trieste, è stata prorogata di 10 anni dall’Autorità di sistema portuale del capoluogo giuliano.

I PIANI DI MSC PER L’OPERATORE PORTUALE DI AMBURGO

Secondo quanto riportano i quotidiani tedeschi (e la Frankfurter Allgemeine Zeitung in prima battuta) la lotta di potere per una partecipazione o un’acquisizione di HHLA sembra essersi decisa a favore della compagnia di navigazione svizzera MSC. Secondo l’operatore portuale di Amburgo, MSC ha presentato un’offerta per rilevare poco meno della metà delle azioni di HHLA. In dettaglio, l’offerta di acquisto volontaria di MSC prevede il pagamento di 16,75 euro in contanti per ogni azione di classe A, ha dichiarato HHLA.

Ad oggi, la città anseatica di Amburgo detiene circa il 69% delle azioni di classe A quotate, il 10% è detenuto da investitori privati e il 21% da investitori istituzionali. In mattinata, il titolo HHLA è salito di circa il 44% a 16,72 e quindi quasi al livello dell’offerta pubblica di acquisto.

La città di Amburgo rimane alla guida di HHLA. La compagnia di navigazione MSC, con sede a Ginevra, ha confermato di aver raggiunto un accordo vincolante con la città di Amburgo in qualità di maggiore azionista, che regola le condizioni dell’offerta pubblica di acquisto. Anche dopo l’ingresso della società svizzera, Amburgo rimarrà comunque il maggiore azionista di HHLA con il 50,1%. Se MSC detiene il 100% delle azioni A dopo il completamento dell’OPA e del conferimento, la compagnia di navigazione deterrà il 49,9% del capitale sociale.

GLI IMPEGNI DI MSC

MSC è una compagnia di navigazione con sede a Ginevra e sedi operative in Italia a Genova, Napoli e Venezia. La compagnia, a capitale interamente svizzero, impiega circa 15.500 dipendenti in tutto il mondo e ha uffici in 45 Paesi. Secondo quanto affermato dai suoi dirigenti, MSC si impegna ad aumentare il proprio volume di carico ad Amburgo fino a un milione di container all’anno, a rispettare i contratti collettivi e a raddoppiare il numero dei propri dipendenti ad Amburgo fino a 700 unità. Il CEO di MSC, Soren Toft, ha dichiarato che con questa cooperazione molto importante e strategica, Amburgo diventerà un hub in futuro. MSC vuole stabilire la propria sede tedesca nel cuore della città anseatica, nel rinnovato e suggestivo quartiere portuale di Hafencity.

LO SCONTRO MSC-KÜHNE

L’ingresso di MSC in HHLA vanifica però i piani di Klaus-Michael Kühne, miliardario di Amburgo e azionista di maggioranza di Hapag Lloyd, che concorreva all’acquisto. Solo ieri Kühne aveva dichiarato alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che “se un’acquisizione di HHLA fosse fattibile, sarebbe possibile includervi Hapag-Lloyd o lasciare la partecipazione azionaria interamente a Hapag-Lloyd”.

Ora, secondo informazioni raccolte dalla tv pubblica regionale NDR (che raggruppa i Länder settentrionali della Germania e dunque anche Amburgo, dove è la sua sede), il miliardario starebbe valutando la propria offerta per una partecipazione in HHLA.

Conferme arrivano direttamente da Francoforte. Raggiunto telefonicamente ancora dai redattori della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che sembra avere un contatto diretto con l’imprenditore amburghese, Kühne si è mostrato combattivo e per nulla rassegnato a gettare la spugna. L’annunciato ingresso della compagnia di navigazione svizzera MSC è un affronto per Hapag-Lloyd, che è il più grande cliente del porto di Amburgo, ha dichiarato Kühne secondo un’anticipazione fornita dallo stesso quotidiano di Francoforte. E ha annunciato un rilancio: “Posso solo consigliare urgentemente a Hapag-Lloyd di fare un’offerta pubblica di acquisto per il 49,9% delle azioni di HHLA, e immediatamente. Se Hapag-Lloyd non lo farà, la mia Kühne Holding AG sta pensando di farlo a breve termine”, ha aggiunto l’imprenditore anseatico.

Kühne – è sempre la Faz a scrivere – ritiene che il piano del Senato di Amburgo sia un progetto a metà. Dopo tutto, sostiene il miliardario, la gestione imprenditoriale di HHLA spetta ancora alla città di Amburgo, secondo il motto “economia portuale uguale economia statale”. “Il primo accesso a una quota di minoranza di HHLA avrebbe dovuto essere concesso a un’autentica società amburghese come Hapag-Lloyd”, ha tuonato Kühne.

CHI È KÜHNE

La battaglia, insomma, non sembra del tutto conclusa e, a leggere la biografia di Kühne, così come riportata dai siti tedeschi, non è da escludere una coda con guerra di offerte. Imprenditore, mecenate e sponsor tedesco residente in Svizzera, Kühne detiene un patrimonio stimato in circa 39,1 miliardi di dollari e, secondo Forbes, è la ventinovesima persona più ricca del mondo. Kühne è tra le altre cose il proprietario di maggioranza del fornitore di servizi logistici Kühne + Nagel International AG, detiene quote di minoranza in Hapag-Lloyd AG, Lufthansa AG, Brenntag SE (leader mondiale nella distribuzione di prodotti chimici) e nella storica squadra di calcio di Amburgo, l’HSV, che dopo i tempi gloriosi si trascina da qualche anno nella seconda Bundesliga (la serie B tedesca), fallendo ripetutamente e in maniera clamorosa il ritorno in prima serie. Ma quest’anno la squadra è stata rinforzata, è in testa alla classifica e sembra davvero giocare con il piglio giusto per tornare ai livelli che le competono. Kühne spera che sia di buon auspicio anche per gli altri affari.

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