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Dati Bilancio Banche

Ecco quante cedole distribuiranno Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper e non solo

Che cosa dicono i report degli analisti sul prossimo stacco delle cedole da parte di grandi banche come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper e non solo. L'articolo di Emanuela Rossi

È ora di aprire i forzieri per le banche. Dopo il via libera della Bce, lo scorso luglio, gli istituti di credito potranno tornare a pagare i dividendi agli azionisti. Per le banche europee la cifra si aggira intorno ai 20 miliardi di euro, per quelle italiane oltre i 5 miliardi di euro. Come si ricorderà, a marzo 2020 l’Eurotower aveva imposto uno stop allo stacco delle cedole a causa dell’emergenza Covid, reiterato quattro mesi dopo e ridotto a una raccomandazione a limitarli nel dicembre 2020.

COSA FARANNO LE BANCHE ITALIANE

A fare i conti in tasca alle nostre banche ci ha pensato il Sole 24 Ore in base alle indicazioni provenienti dagli ultimi bilanci.

A staccare l’assegno più pesante sarà – come atteso – Intesa Sanpaolo che tirerà fuori circa 4 miliardi di euro in dividendi cash. In occasione dell’assemblea straordinaria dei soci, il 14 ottobre prossimo, si autorizzerà la distribuzione di una cedola extra da 1,9 miliardi sul risultato 2020, pari a 9,96 centesimi per azione ordinaria, che verrà liquidata quattro giorni dopo. A maggio il gruppo guidato dall’amministratore delegato Carlo Messina aveva già pagato dividendi per 694 milioni ossia un acconto cash a valere sui risultati del 2021 (pari a 1,4 miliardi di euro).

Mediobanca distribuirà un dividendo unitario di 0,66 euro, in linea con un payout ratio del 70%, Banca Ifis (59 milioni, 1,10 euro) e Banca Sistema (14 milioni, 0,17 euro). Circa 550 milioni (cedola di 0,7533 euro) li erogherà invece Banca Mediolanum, dopo l’assaggio di 0,02 euro ad azione pagato a maggio. Unico stacco di cedola invece per Banca Generali che ha accorpato i dividendi 2019 e 2020 ed ha già accantonato dividendi per 386,5 milioni (pari a 3,3 euro per azione). Infine, Fineco Bank – durante l’assemblea del 21 ottobre distribuirà un dividendo di 53 centesimi per azione relativo agli esercizi 2019 e 2020 e dunque entro il 2021 distribuirà 323 milioni di euro.

LE PREVISIONI DI BESTINVER SULLA POLITICA DEI DIVIDENDI

Ecco poi le previsioni degli analisti di Bestinver che definiscono migliori pagatori per il dividendo 2021 – sulla base delle stime 2021 – Intesa Sanpaolo (16 centesimi di euro per azione), Mediobanca (66 centesimi di euro per azione) e Anima (27 centesimi di euro per azione). Secondo Bestinver “la maggior parte delle società finanziarie opterà d’ora in poi per il pagamento di un acconto sul dividendo, se non ancora approvato, entro fine anno e un rabbocco a maggio/giugno l’anno successivo”. Altra considerazione: “È un po’ strano vedere che la maggior parte delle banche dovrebbe presentare presto nuovi piani industriali, rendendo qualsiasi attuale ipotesi di dividendo/buyback aggressivo abbastanza impegnativa”.

Scendendo nel dettaglio, proseguono gli analisti come riportato da Milano Finanza, Intesa Sanpaolo ha pagato finora 700 milioni di euro sui risultati del 2020 e il consenso si aspetta che presto vengano pagati altri 1,9 miliardi di euro sempre sui numeri del 2020. Il rendimento del 2021, al 6,6%, “rimane abbastanza alto anche se il nuovo piano potrebbe cambiare queste aspettative”.

Per quanto riguarda invece Unicredit “il quadro M&A in cui la banca è entrata, unito ai venti contrari più alti della media sul Cet1, potrebbe suggerire un approccio più conservativo sulla strategia di payout che il nuovo ceo, Andrea Orcel, potrebbe svelare presto”. Al contrario Bper Banca e Banco Bpm potrebbero riprendere la loro politica ordinaria sui dividendi “ma non ci aspetteremmo un recupero massiccio come negli anni passati”. Fineco ha in programma di pagare 53 centesimi di euro sui risultati 2019-2020 e anche Banca Mediolanum e Banca Generali “sono, più o meno, nella stessa situazione: la prima con un dividendo 2019-2020 di 78 centesimi, la seconda con 1,25 euro di dividendo sui risultati 2021 già assegnato, cui aggiungere i 3,3 euro approvati per gli esercizi 2019/2020.

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