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Illimity

Chi sbuffa su Illimity di Passera

Come va banca Illimity di Passera e cosa dicono gli analisti. L'articolo di Emanuela Rossi.

Il 2022 ha portato numeri in crescita per illimity, la banca fondata e guidata da Corrado Passera e da settembre 2020 quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana. Gli analisti, però, qualche rilievo lo hanno fatto. È la revisione al ribasso della guidance per il 2023, in particolare, a destare qualche preoccupazione. E intanto l’investment bank Equita ha abbassato il target price su illimity.

I CONTI DI ILLIMITY DEL 2022

Come si diceva, lo scorso anno è andato piuttosto bene per illimity che ha registrato un utile netto a 75,3 milioni (+15%) con il quarto trimestre che ha ottenuto un risultato netto di 24,7 milioni, ovvero – come indica una nota della banca – “il più elevato di sempre”. Segno più anche per il risultato di gestione (+18%) a 131 milioni di euro e per i ricavi (+20%) a 324,6 milioni. Aumentati pure i crediti netti verso la clientela (+37%) a 3,8 miliardi e gli investimenti. Il rapporto tra crediti deteriorati ed erogati (Npe Ratio) è pari all’1,4% e il Cet1 Ratio al 15,8%. Le previsioni per il 2023 sono di un utile netto di 100 milioni e si confermano le linee guida del Piano strategico.

L’ORGOGLIO DI PASSERA

In un’intervista al Sole 24 Ore, Passera si è mostrato molto fiero del risultato raggiunto, non solo dei conti ma anche della realtà che la sua illimity Bank va a ricoprire.

“Con orgoglio siamo l’unica neo banca che partendo da zero è arrivata in quattro anni ad avere un attivo di bilancio che supera i 6 miliardi di euro – ha spiegato il ceo -. Abbiamo chiuso il 2022 con un utile netto di 75,3 milioni e ora prevediamo di raggiungere almeno 100 milioni nel 2023 e 200 milioni del 2025”.

Per l’ex ministro dello Sviluppo economico “l’orgoglio principale è di aver costruito una realtà unica, con tecnologie innovative basate sul cloud che altre banche ancora non hanno. E soprattutto di aver coinvolto in illimity quasi 900 professionisti arrivati a lavorare da noi da vari settori, con un’età media di 36 anni e quasi pariteticamente suddivisi tra uomini e donne”.

Alla domanda sul target di utile a fine 2023 – atteso vicino ai 140 milioni e ora sceso a 100 milioni – Passera ha risposto: “Abbiamo spostato avanti di un anno l’entrata a regime delle nostre tre iniziative tech: b-ilty, Quimmo ed hype. Questo fatto, da solo, spiega 30 milioni di risultato in meno nel 2023, ma si tratta solo di uno slittamento in avanti. Abbiamo volutamente ritardato l’avvio operativo di b-ilty, la prima banca digitale completa per le imprese più piccole per permettere ai sistemi di machine learning di essere adeguatamente addestrati per rispondere in modo efficace e veloce alle richieste di credito. Nel 2025 contiamo di arrivare a 200 milioni di utile: uno scostamento non significativo rispetto a obbiettivi di Piano fissati ante Ucraina, inflazione, esplosione del costo del funding”.

Il manager ha rassicurato pure sul primo dividendo per gli azionisti che “sarà al vaglio del cda che convocherà l’assemblea degli azionisti” anche se “dopo gli investimenti fatti, per noi in questa fase la priorità è l’ulteriore sviluppo”.

Acqua sul fuoco anche in previsione dell’impatto su illimity a causa di un eventuale rallentamento dell’economia. “Abbiamo un costo del rischio tra i più bassi del settore e un Npe dell’1,4% – ha affermato – perché selezioniamo accuratamente le aziende a cui facciamo prestiti” e seppure “a livello di sistema bancario una frenata dell’economia genererà nuovi crediti deteriorati. Ma la gestione soprattutto degli Utp è una parte rilevante del nostro business, ancor più dopo l’entrata a pieno regime quest’anno della nuova asset management company”.

Niente paura neppure a causa dei vincoli regolatori sul capitale delle banche: “Il nostro business plan prevede che illimity cresca dagli attuali 6 miliardi di attivi a circa 9 nel 2025; per raggiungere tali obiettivi non servono ulteriori apporti di capitale. Un parziale utilizzo del valore delle tre nostre nuove attività tech darebbe spazio a una crescita anche molto superiore. Non dimentichiamo infine che abbiamo creato la nostra Sgr anche per potere coinvolgere capitale di terzi nelle attività che sappiamo fare meglio”.

I DUBBI DEGLI ANALISTI

I conti di illimity non hanno però convinto gli analisti. Dopo la presentazione dei risultati 2022 Equita Sim ha confermato il rating buy e il target price di 12,3 euro sul titolo ma ha pure notato che la guidance per il 2023 di un utile a 100 milioni è sotto le attese. I risultati del quarto trimestre, invece, sono “sostanzialmente in linea con le attese”. Si è notato pure il calo del Cet 1 fully loaded al 15,3% rispetto al 17,5% del terzo trimestre 2023 “anche a seguito della conversione delle azioni speciali in azioni proprie”.

Stesso trend per Banca Akros che ha confermato il rating buy e il target price di 10 euro sul titolo evidenziando però che la guidance 2023 sull’utile netto atteso si pone “sotto all’obiettivo del piano industriale di 140 milioni di euro” (-28,5%) e sotto alla stima degli analisti per 113 milioni. Il motivo alla base di tale decisione è che si prevede “un aumento delle svalutazioni dei crediti dovuto al rallentamento dell’economia e all’elevata inflazione, mentre è atteso un miglioramento della leva operativa”.

L’ABBASSAMENTO DEL TARGET PRICE

Nel frattempo Equita ha deciso di abbassare il target price sulla banca che è quotata all’Euronext STAR Milan, a 9,8 euro per azione (-20%), con un downgrade a Hold. Il motivo è sempre nella guidance inferiore alle attese. “illimity ha riportato i risultati 4Q22 nella parte bassa del target e una guidance 2023 inferiore del 16% rispetto alle nostre attese – spiegano gli analisti in una nota -. La traiettoria della società, uno degli elementi di maggior appeal di illimity rispetto alle banche tradizionali, si sta mostrando inferiore al previsto”. Ora dunque, è il consiglio, occorre che “la società torni a deliverare in maniera consistente nei prossimi trimestri affinché il titolo possa ritrovare momentum”.

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