Sarà l’ex Mps Patrizia Grieco la nuova presidente di Anima. L’assemblea della sgr ha confermato alla guida Alessandro Melzi d’Eril e nominato il board con esponenti di tutte le quattro liste concorrenti. Eletto anche il collegio sindacale e approvato il bilancio d’esercizio 2022, la politica di remunerazione e la proposta di dividendo.
IL NUOVO CDA DI ANIMA
Il cda di Anima – che rimarrà in carica per tre esercizi – sarà composto da 11 membri (di cui 7 indipendenti), come deciso dall’assemblea all’unanimità. Ne faranno parte tutti i rappresentanti della lista presentata da Banco Bpm, primo azionista con il 20,26% (dunque, oltre a Grieco e a Melzi d’Eril, Gianfranco Venuti, Costanza Torricelli e Giovanna Zanotti), Fabio Corsico e Maria Cristina Vismara della lista Poste e Caltagirone, Marco Tugnolo, della lista del fondo Fsi, Francesco Valsecchi, Paolo Braghieri e Karen Sylvie Nahum per la lista Assogestioni.
Di tutto il nuovo board ad attirare l’attenzione di molti analisti finanziari è proprio Grieco, l’ex presidente di Mps che ha deciso di non ricandidarsi alla guida di Rocca Salimbeni. Pare che la dirigente milanese – dal 2014 al 2020 alla guida dell’Enel – da un po’ di tempo sia in avvicinamento a Francesco Gaetano Caltagirone: il costruttore e finanziere romano è riuscito a stipulare un patto parasociale con Poste Italiane (che sull’operazione ha avuto il beneplacito del ministero dell’Economia) perché interessato – secondo alcuni rumors – anche agli investimenti immobiliari di Anima, vista anche la recente acquisizione di Castello sgr.
IL RUOLO DI PATRIZIA GRECO
Le attenzioni di molti analisti finanziari con un occhio anche ai palazzi romani dell’economia si sono appuntate da giorni su Patrizia Grieco, fino a pochi giorni fa presidente Mps e da molti mesi data in avvicinamento a Francesco Gaetano Caltagirone. La presenza di Grieco nella lista ha fatto borbottare alcuni addetti ai lavori in ragione degli accordi commerciali distributivi di Mps con Anima: circostanza – è il ragionamento che si fa tra alcuni addetti ai lavori – che richiederebbe almeno un periodo di cooling-off tra i due ruoli.
Della Grieco, peraltro, non sono sfuggite le sferzanti dichiarazioni contro le liste del consiglio, benché su questo tema Assonime, di cui Grieco è a sua volta presidente, esprimesse una posizione molto più sfumata. Dichiarazioni che in tanti hanno letto come un supporto molto interessato a Caltagirone nel momento della sua (rovinosa) battaglia su Generali. Ma Grieco, come detto, ha capeggiato in maniera vittoriosa la lista presentata da Banco Bpm.
LE ALTRE LISTE
Anima aveva comunicato l’elenco delle liste che si sono presentate in assemblea. La prima è quella di Banco Bpm, che ha visto tutti eletti i suoi membri; la seconda è invece quella presentata da Poste Italiane (11%) che ha stretto un “patto parasociale” (testuale dal comunicato) con il gruppo Caltagirone (14,2% la quota totale dell’accordo tra i soci) e che aveva al suo interno oltre a Corsico e a Vismara anche Maria Annunziata.
La terza lista, presentata da Fsi Holding, indicava un unico candidato consigliere, Marco Tugnolo, poi entrato come candidato consigliere. La quarta, quella presentata dai fondi di investimento in rappresentanza del 3,16% del capitale, composta da Francesco Valsecchi, Paolo Braghieri e Karen Nahum, ha visto anch’essa eleggere tutti i suoi componenti. Dunque, a conti fatti, è rimasta fuori solo Vismara della lista Poste-Caltagirone. Entra invece, come detto, il dipendente e top manager del gruppo Caltagirone, Corsico, che così aggiunge un’altra carica oltre a quelle già numerose: tra l’altro è anche senior advisor di Credit Suisse, appena salvata con un concerto sistemico in Svizzera e comprata da Ubs anche grazie a liquidità e garanzie fornire dalla banca centrale elvetica.
GLI ALTRI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO (BILANCIO, REMUNERAZIONE E DIVIDENDO)
Approvato dagli azionisti anche il bilancio 2022, chiuso con un utile netto consolidato di 120,8 milioni, e il nuovo collegio sindacale per il periodo 2023-2025 di cui è stata eletta presidente Mariella Tagliabue. L’assemblea ha espresso parere favorevole sulla relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti da Anima Holding spa per l’esercizio 2022. A Grieco andrà dunque un compenso annuo lordo di 200mila euro e a ciascuno degli altri amministratori un compenso annuo lordo di 50mila euro, invece al presidente del Collegio Sindacale un compenso annuo lordo di 80mila euro e a ciascuno degli altri sindaci effettivi un compenso annuo lordo di 53mila euro. Per tutti anche il rimborso delle spese sostenute.
I soci della sgr hanno pure detto sì alla distribuzione di un dividendo pari a 22 centesimi per azione, pagabile a partire dal 24 maggio 2023 (con stacco della cedola il 22 maggio e record date il 23 maggio). Per la parte straordinaria l’assemblea ha dato il via libera all’annullamento di oltre 17 milioni azioni proprie in portafoglio (pari al 5% delle azioni esistenti) senza riduzione del capitale.