Verizon e AOL stanno davvero per fondersi? Un’eventuale fusione permettere a Verizon di competere pienamente con At&t e di allargare la propria base di utenti e mettere le mani su alcune proprietà internet come Huffington Post.
AOL vanta 200 milioni di visitatori al mese, confermandosi come il quarto network statunitense dietro Google, Yahoo! e Facebook.
Il ritorno di AOL al centro dell’interesse delle contrattazioni è il frutto dell’ottimo lavoro portato avanti dal suo CEO Tim Armstrong che ha salvato dal tracollo la società dopo la sfortunata parentesi e ai fallimentari investimenti dei primi anni 2000.
Alla base dell’interesse vi sarebbe la volontà di esorcizzare possibilità di fusione tra i due vecchi dell’internet americano AOL e Yahoo – quest’ultimo in costante declino nonostante l’arrivo da Google di Marissa Mayer.
Al centro dell’interesse di Verizon vi è la tecnologia pubblicitaria sviluppata da AOL che permette la compravendita automatica di pubblicità online e la vendita di annunci. L’interessamento sarebbe legato in modo particolare agli annunci per i video online.
Il video è infatti stato indicato come una nuova frontiera da raggiungere e in questa direzione si è già mossa At&t con l’acquisizione per 48,5 mdl di dollari di DirectTv, società di televisione satellitare.
Il ritmo crescente con la quale avanza la domanda di servizi e quantità di dati visualizzati in streaming rende necessario per i colossi delle telecomunicazioni di espandersi nel mercato video facendo della pubblica online uno dei target preferiti. Quello della pubblicità online è infatti un segmento di mercato che nel 2014 è stato protagonista di una rialzo dell’83%, complice la definitiva affermazione di tablet e smartphone.
Tuttavia Lowell McAdam, amministratore delegato di Verizon smentisce le indiscrezioni dichiarando che non sarebbero interessati a “trattative per significative acquisizioni”, ma tuttavia ciò non escluderebbe una collaborazione tra le due società.