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La crescita economica è in pericolo. Petrolio basso e terrorismo i nemici

Crescita economica nel 2015, in molti dicono che in Italia sarà timida, ma a livello mondiale si delinea una situazione complessa dovuta al prezzo del petrolio e agli attacchi terroristici di matrice islamica Crescita economica nel 2015. Sarà vero? In molti vedono nel 2015 l’anno dell’uscita (seppur timida) dalla recessione e dalla stagnazione dell’Italia e…

Crescita economica nel 2015. Sarà vero? In molti vedono nel 2015 l’anno dell’uscita (seppur timida) dalla recessione e dalla stagnazione dell’Italia e in parte dell’Europa. Oggi la Germania ha annunciato gli ultimi dati di produzione: è riuscita, nonostante tutto, a crescere dell’1,5% e la cosa non è da poco in un contesto dove Italia, Francia, Spagna e Grecia e Portogallo non crescono più di tanto, anzi in alcuni casoi, come nel nostro, decrescono.

La crescita economica dei paesi emergenti frena, vedi il caso della Cina, a differenza di un’economia come quella statunitense in cui il dato di crescita è davvero stupefacente (nell’ultimo trimestre del 2014, una crescita del 5%). A questo contesto di difficoltà dell’Europa sui aggiungono due fattori non da poco, complessi e complicati da valutare: la caduta del prezzo del petrolio, una discesa record nella quale qualche Stato rischia di farsi molto male, e il terrorismo che si riaffaccia in Europa e rischia di mettere a repentaglio settori economici come la new economy di internet, da sacrificare in nome della sicurezza globale (vedi le ultime idee di Cameron su WhatsApp e sui social network).

crescita economica
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La crescita economica, a livello mondiale, potrà subire un colpo dalla caduta prezzo del petrolio. In alcuni casi è una benedizione, per i consumatori e per il prezzo della benzina che scende; in altri casi è una vera e propria iattura e non ci riferiamo agli interesse delle grandi aziende petrolifere, bensì ai conti di Stati che nel mondo fondano gran parte della loro fortuna sul petrolio. Come Iran, Venezuela, Russia, Nigeria, Congo, Norvegia. A poco a poco anche gli Stati Uniti saranno toccati dalla discesa vertiginosa del prezzo del petrolio, ne risentirà anche la produzione di shale gas.

Il terrorismo internazionale di matrice islamica inoltre sta minando la sicurezza e la tranquillità di un Continente come l’Europa che ha riscoperto la mancata integrazione delle terze e quarte generazioni di origine islamica, come in Francia. La difesa che una parte dell’Europa sta immaginando potrebbe minare lo sviluppo di un settore economico come internet, da sacrificare sull’altare della sicurezza e della libertà personale. Anche da qui potrebbe venire un impatto economico frenante sulla crescita economica.

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