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Next Generation EU

Politica industriale, energia, reti e digitale. Priorità per il Semestre italiano

Le priorità del Semestre europeo che l'Italia si accinge a presiedere non sono facili da elencare, perché sarebbero troppe. Ma proviamo a fare sintesi: politica industriale, politica energetica e innovazione delle reti e innovazione digitale.

La politica industriale ha bisogno di ripartire, ha bisogno di una visione che renda il Vecchio Continente più competitivo. Far ripartire l’industria con una politica comune sul modello Pac, Politica Agricola Comune, per dare all’Europa una visione strategica dei distretti industriali europei e continentali. Integrare questa visione con il mondo della nuova manifattura, che deriva dall’utilizzo delle stampanti 3D, per esempio. Far passare la manifattura dall’attuale 15% di produzione al 20% del 2020.

Politica comune energetica: lo sta dimostrando la crisi ucraina, quanto e come una mancanza di visione politica energetica comune possa nuocere all’Europa. I rapporti con la Russia, la realizzazione di nuove vie del Gas, puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica sono punti ancora spinosi, dove si registrano divisioni e diverse strategie dei singoli Paesi.

L’altro argomento è quello delle reti tecnologiche, Tech’s pipeline potremmo chiamarle. La tecnologia ed un uso più integrato della tecnologia con le reti di trasporto (pensiamo ai porti, agli aeroporti, alle reti ferroviarie) possono contribuire a rendere l’economia europea più veloce. A questo bisogna aggiungere una dose massiccia di digitalizzazione della PA, che è l’altro lato della medaglia dell’innovazione digitale.

A questi argomenti si potrebbero aggiungere molti punti, come quello di un Alto rappresentante dell’economia europea, un Agenzie per l’energia, il tenere fuori dal deficit degli Stati i cofinanziamenti Ue, gli Eurobond (di cui si parla sempre meno), il problema dell’immigrazione di cui la cronaca di questi giorni ci racconta le tragedie del mare.

 

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