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Sky Dazn

Serie A: stangata e autogol di Dazn

Per vedere le partite di calcio del campionato di Serie A, Dazn ha svelato due nuovi piani di abbonamento molto salati. Tutti i dettagli

A poco più di due mesi dal nuovo campionato, cambiano i prezzi per gli abbonati di Dazn.

Dazn, la piattaforma di streaming tv attuale licenziataria del campionato di calcio italiano, cambia le condizioni contrattuali e applica una stretta sulla condivisione dei contenuti, a partire dal prossimo 2 agosto, prevedendo un aumento dei costi.

Il prezzo dell’abbonamento – come da comunicazione pervenuta in queste ore agli utenti – passerà infatti dagli attuali 19,99 euro ai 29,99 al mese.

Dazn offrirà agli utenti due tipologie di abbonamento a costi diversi per un profilo “standard” (29,99 euro) oppure “plus” (39, 99 euro) che varia per il numero dei dispositivi registrabili e degli utenti contemporaneamente connessi.

Nella stagione calcistica appena conclusa non erano mancate le polemiche per tutte quelle forme di pirateria che, secondo Dazn, pesavano sugli introiti, a causa di un uso illegale dei sistemi della piattaforma. I problemi erano legati alla modalità di condivisione dei contenuti. Dazn, infatti, aveva previsto che i suoi contenuti potessero essere visti, con un unico account ed un unico abbonamento, su più device. E ciò aveva portato a forme di aggiramento delle regole, con abbonamenti condivisi per dividerne le spese.

Solo pochi giorni fa per la società era arrivata la conferma “indiretta” della partnership con Tim, la società di tlc con cui ha i diritti della serie A di calcio. Tim non ha intenzione di “abbandonare” Dazn, ha detto Pietro Labriola, ad di Tim, al Festival dell’Economia di Trento.

Ma se il partner (al momento) resta, gli abbonati minacciano disdette. Sui social esplode la rivolta contro l’aumento dei prezzi e le nuove condizioni di abbonamento annunciato da Dazn al suono o meglio al tweet #Daznout. Senza dimenticare i tifosi (e abbonati) già furiosi con la piattaforma all’inizio della scorsa stagione dopo i disservizi nella prima giornata della serie A di calcio.

Tutti i dettagli.

L’AUMENTO DELL’ABBONAMENTO BASE

Dal prossimo 2 agosto Dazn lancerà la sua nuova offerta, che prevede un abbonamento standard a 29,99 euro al mese (confermando l’offerta della scorsa stagione), anziché 19,99.

Pagando questa somma, sarà possibile registrare fino a due dispositivi all’App Dazn e si potranno guardare i contenuti in contemporanea da due purché connessi alla rete Internet della stessa abitazione. È possibile anche utilizzare Dazn in mobilità ma non mentre viene utilizzato l’altro dispositivo registrato.

STOP ALLA PLURIVISIONE SU PIÙ DEVICE SE NON NELLA STESSA CASA

Questo perché “l’account Dazn è personale e non può essere condiviso. Solo chi vive con te può usare il tuo account Dazn, secondo le modalità prescritte”, e’ il messaggio recapitato agli utenti.

La decisione segue l’intenzione già manifestata lo scorso novembre di stoppare la possibilità di vedere le trasmissioni di Dazn su due dispositivi contemporaneamente. La mossa deriva dalla constatazione che da settembre oltre il 20% delle condivisioni avveniva in modo fraudolento, con dispositivi collegati contemporaneamente addirittura da regioni diverse.

IN ARRIVO DAZN PLUS

Ma la novità principale riguarda l’abbonamento Plus.

A partire da settembre 2022, “giorno variabile a seconda della data di addebito del tuo abbonamento”, ci si può abbonare al piano previsto da Dazn Plus, al costo di 39,99 euro al mese, che “permette di registrare fino a sei dispositivi e guardare i contenuti in contemporanea da due dispositivi tra quelli registrati anche se non connessi alla rete Internet dell’abitazione”.

LA POSIZIONE DI DAZN

La piattaforma streaming che trasmette tutta la Serie A in esclusiva (oltre la Liga in esclusiva, l’Europa League, la Conference League, e altri contenuti on demand) ha scelto di superare il tema della concurrency, così, con un doppio abbonamento. Una decisione che, sottolineano all’Ansa fonti della piattaforma, nasce dalla volontà di combattere la pirateria e risolvere il problema dell’account sharing fraudolento, sulla scia di quanto già fatto da altri servizi streaming come Netflix e Spotify.

IMMEDIATE LE POLEMICHE SUI SOCIAL

Tra critiche, battute e hashtag, c’è chi ha postato la disdetta del proprio abbonamento e chi minaccia di farlo se non ci sarà un passo indietro da parte della piattaforma. Il tema è diventato subito un ‘trend topic’ dai toni molto accesi, racconta Agi. “Prezzo raddoppiato ma stessi contenuti, addio”; “Il pacchetto con soli due dispositivi nella stessa casa è utile solo a padre/figlio che tifano due squadre diverse che giocano in contemporanea, ridicoli”; “chiudono la mail con ‘i nostri migliori saluti’, bene anche i miei, per sempre” sono alcuni dei tweet raccolti in rete da Agi.

TIM RESTA

Infine, nei giorni scorsi Tim ha escluso di troncare la partnership con Dazn.

Le due società hanno siglato un’alleanza tecnica e finanziaria per il triennio 2021-2024 al fine di trasmettere le gare del campionato di calcio di Serie A, i cui diritti sono costati ben 840 milioni di euro. Tuttavia, come segnalava lo scorso novembre Startmag, “I ricavi, per Tim, sono sotto le aspettative da qui la necessità rivedere i termini dell’intesa. Tim punta a trovare un’intesa più profittevole, soprattutto dopo il profit warning e i risultati ottenuti nel terzo trimestre”.

Ma Tim non ha intenzione di “abbandonare” Dazn, ha detto Pietro Labriola, ad di Tim, al Festival dell’Economia di Trento nei giorni scorsi.

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