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Che cosa farà Tim con Dazn

Perché Tim vuole rivedere il contratto con Dazn. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Tim e Dazn potrebbero rivedere i termini dell’accordo che li lega per i prossimi tre anni. Le due società hanno siglato un’alleanza tecnica e finanziaria per il triennio 2021-2024 al fine di trasmettere le gare del campionato di calcio di Serie A, i cui diritti sono costati ben 840 milioni di euro.

Le aspettative non rispettate

I ricavi, per Tim, sono sotto le aspettative – come ha detto il numero uno del gruppo delle tlc, Luigi Gubitosi – da qui la necessità rivedere i termini dell’intesa. Tim punta a trovare un’intesa più profittevole, soprattutto dopo il profit warning e i risultati ottenuti nel terzo trimestre.

Gli investimenti di Tim

Tim aveva messo a bilancio circa 1 miliardo di investimenti in Dazn per tre anni, più o meno 340 milioni dal 2021 al 2024. Gli investimenti per trainare l’offerta commerciale e quelli infrastrutturali ammonterebbero, solo quest’anno, ad almeno 70 milioni. A queste condizioni, come ha scritto il Corriere della Sera, l’investimento in 3 anni supererebbe in 2 miliardi.

Pochi abbonati, pirateria e la lenta svolta al digitale

I problemi dell’intesa tra Tim e Dazn riguardano i numeri. Prima di tutto quelli degli abbonati, la base per il pacchetto serie A non cresciuta come ci si attendeva. Secondo stime non ufficiali gli abbonati dovrebbero essere 700 mila, la aspettative iniziali puntavano almeno al doppio. Poi c’è il numero degli accessi pirata, pare che circa il 20% degli accessi al calcio in streaming sia attraverso profili pirata. E, infine, i numeri poi della svolta al digitale: la platea complessiva non ha mai superato i 4,5 milioni di utenti. Gli italiani fanno fatica ad abbandonare la fruizione tramite la rete fissa.

I bassi ricavi

I circa 700mila abbonamenti al pacchetto base (da 29,9 euro al mese) si traducono in ricavi, al netto dell’Iva, da 200 milioni all’anno. A questi vanno poi sottratte le spese per l’it, per la campagna pubblicitari e gli incentivi alla forza vendita. Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 ore l’avventura del calcio rischia di costare qualche centinaio di milioni di Ebitda a Telecom.

Il pasticcio delle doppie utenze

Chi acquista un pacchetto calcio da Dazn ha a disposizione due utenze con le quali usufruirne, anche in contemporanea, su due device diversi. L’offerta commerciale ha dato spazio a fenomeni di abusivismo (doppie utenze ‘vendute’ in cambio di denaro)., come ha illustrato nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore. Dazn aveva pensato di ovviare al problema cancellando unilateralmente le doppie utenze. Il polverone che si è sollevato dopo la diffusione dei rumors ha costretto Dazn a fare marcia indietro. Telecom non ha gradito questo modo di procedere e affrontare il pasticcio delle doppie utente, questo potrebbe essere uno dei punti sui quali verterà il confronto tra le due società

La possibile soluzione

Una strada percorribile potrebbe essere quella che porta a un meccanismo di condivisione di ricavi tra la piattaforma in streaming e Tim. Certo non ha giovato alla compagnia telefonica l’impossibilità, per non ledere le regole della concorrenza, di offrire un pacchetto comprensivo calcio e connettività.

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