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Così Genshin Impact, il videogame cinese dal fatturato miliardario, giochicchiava coi dati dei minori

Sugli store di Google e Apple ci sono decine di migliaia di giochi, ma solo 13 hanno fatturato oltre 5 miliardi di dollari. Tra questi c'è il cinesissimo Genshin Impact che non smette di prosperare. Ma la Ftc statunitense ha voluto vederci chiaro sulla struttura solo apparentemente free-to-play e sull'utenza di riferimento.

Nel 2022, per promuovere il videogame Genshin Impact dell’allora sconosciuta realtà cinese HoYoverse, i tram di Roma, Milano e Torino furono serigrafati con i coloratissimi protagonisti di questo universo virtuale. Una presenza sicuramente insolita in Italia, nazione demograficamente vecchia in cui nessun produttore del comparto investirebbe mai tanto. Una campagna marketing aggressiva che, oltre a essere inusuale, andrebbe moltiplicata per i vari Paesi europei – e quindi per i mercati mondiali – per iniziare a intravederne la portata economica.

COME FATTURA GENSHIN IMPACT

In quel periodo, del resto, il videogame cinese aveva già messo in saccoccia 1 miliardo di dollari. Ma era già stato bandito dal Belgio, le cui leggi vietano le meccaniche “loot box” su cui si incentrano le microtransazioni presenti in questo titolo, solo apparentemente free-to-play.

COSA SONO LE LOOT BOX

In poche parole si acquistano a scatola chiusa delle confezioni regalo virtuali, le si scarta e si scopre ciò che si ha vinto. Ogni pacchetto richiede naturalmente l’esborso di denaro reale, sebbene il contenuto sia meramente virtuale.

Evoluzione del concetto dietro alle figurine dei calciatori, si dirà. Nì, perché nessuno conosce l’esatto funzionamento dell’algoritmo che potrebbe essere avaro di premi eclatanti per volontà del suo sviluppatore piuttosto che per capriccio del destino.

GIOCO D’AZZARDO RIVOLTO AI MINORI?

Nel dubbio – ed è il ragionamento compiuto dai Paesi che via via negli ultimi tempi hanno deciso di equiparare tali meccaniche ludiche al gioco d’azzardo – non è tollerabile che i minori maneggino soldi veri mentre videogiocano e rischino di finire in spirali ludopatiche dalle quali molto spesso nemmeno gli adulti riescono poi a uscirne senza un aiuto esterno. E così è aumentato il novero degli ordinamenti che bandisce titoli analoghi.

GENSHIN IMPACT NON SMETTE DI FARE SOLDI

Scelte legislative che non hanno impedito a Genshin Impact di prosperare: a settembre 2022, solo sul mobile, le microtransazioni avevano permesso alla software house di fatturare circa 4 miliardi.

E a inizio 2024 diventava il titolo per smartphone ad aver raggiunto nel più breve tempo il traguardo dei 5 miliardi, battendo Candry Crush e Honor of Kings. I videogame che affollano il Play Store e l’App Store sono centinaia di migliaia, ma solo 13 titoli hanno raggiunto un simile giro d’affari.

SI MUOVE LA FTC

Numeri che hanno attirato l’attenzione della Federal Trade Commission, l’ente federale statunitense a tutela dei consumatori, che, in una indagine che ha riguardato anche il Dipartimento di Giustizia americano ha rilevato che il gioco viola le normative sulla trasparenza e il Children’s Online Privacy Protection Rule, una legge che richiede il consenso dei genitori per raccogliere dati personali di utenti sotto i 13 anni.

LE ACCUSE MOSSE AL VIDEOGAME

HoYoverse non avrebbe richiesto tale consenso, nonostante fosse consapevole – almeno secondo le accuse – della presenza di minori. I dati raccolti includevano ID utente, progressi, liste di amici e altre informazioni che sarebbero state condivise – con ogni probabilità a pagamento – con società di analisi e pubblicitari.

CAMBIAMENTI IN VISTA NELL’ECONOMIA DEL GIOCO?

Per chiudere il contenzioso la big tech cinese ha proposto all’ente statunitense di introdurre diverse novità utili a suo dire ad attenuare i profili attenzionati dalle autorità: serio controllo dell’età anagrafica degli iscritti e conseguente pulizia degli account di minorenni aperti senza il nullaosta genitoriale, oltre alla necessità di ottenere il consenso dei genitori per investire denaro e infine l’introduzione di avvisi recanti le reali possibilità di vincere alle estrazioni virtuali.

UNA MULTA MILIONARIA (MA IRRISORIA)

Insomma, le meccaniche restano inalterate e quanto sarà serio il controllo operato sugli utenti resta tutto da capire, considerato che senza autentificazioni che passino da canali ufficiali (equivalenti alle nostre Cie o Spid, per capirci) è difficile per chi gestisce qualunque piattaforma ad accertare realmente l’identità di coloro che chiedono l’accesso. Tutto questo, comunque, sarà accompagnato da una multa da 20 milioni di dollari comminata alla software house cinese dalla Ftc statunitense. Praticamente un buffetto per un videogame che continua a fatturare miliardi.

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