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Ecco come Microsoft e Apple preparano la sfida a Google sulla ricerca online

Trema il trono di Big G nel settore della ricerca online. Da una parte Microsoft sfida Google integrando ChatGPT con il motore di ricerca Bing, dall'altra il colosso di Cupertino sta ingaggiando una "guerra silenziosa" con Apple Search. Fatti e approfondimenti

Finora il motore di ricerca di Google non ha avuto veri concorrenti e il colosso di Mountain View sta dominando il mercato da oltre 200 miliardi di dollari.

Ma le cose potrebbero presto cambiare. I colossi tech rivali di Google preparano la sfida sulla ricerca online: da una parte Microsoft con il suo investimento di 10 miliardi di dollari in ChatGPT, il chatbot sviluppato dalla società di intelligenza artificiale OpenAI divenuto un fenomeno virale e dall’altra Apple con il progetto Apple Search.

Come sottolinea Forbes, Google ha preso il controllo del campo dei motori di ricerca al punto che il nome del marchio è sinonimo di ricerca di qualcosa online. E anche se Microsoft ha il suo motore di ricerca, Bing non è mai stato così popolare come Google. Fino a questo momento. Perché il colosso di Redmond potrebbe migliorare il suo motore di ricerca utilizzando la tecnologia alla base di ChatGPT, Bing potrebbe fornire risposte più umane alle domande anziché solo collegamenti alle informazioni.

Inoltre, da anni si vocifera che il produttore di iPhone stia lavorando silenziosamente su un servizio di ricerca Apple, per competere con Google. Quell’idea è tornata alla ribalta in un rapporto che suggerisce che potrebbe essere un elemento di una “guerra silenziosa” in tre parti su Google, ripreso da 9to5mac.

Tutti i dettagli.

MICROSOFT E APPLE INTAVOLANO LA SFIDA AL DOMINIO DI GOOGLE NELLA RICERCA ONLINE

“A dicembre 2022, la situazione del mercato globale del “search engine” da desktop è la seguente: Google Search domina con oltre l’84%, seguita proprio da Microsoft Bing all’8,9%. Divario che si acuisce ulteriormente guardando al mobile: 96% per Google, solo lo 0,5% per Bing” riassume il Sole 24 Ore.

Ma una minaccia immediata al dominio di Big G potrebbe provenire dal chatbot ChatGPT di OpenAI integrato su Bing. Numerosi rapporti suggeriscono infatti che Microsoft, investendo in OpenAI, utilizzerà ChatGpt in modo che Bing possa rispondere alle domande con risposte anziché collegamenti a siti Web. Anche se Google non intende farsi trovare impreparato e l’investimento nell’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View potrebbe neutralizzare questa minaccia.

IL COLOSSO DI REDMOND SPINGERÀ BING CON CHATGPT

A inizio gennaio The Information rivelava che Microsoft spera di lanciare una funzionalità di Bing che integrerebbe la tecnologia ChatGPT nei suoi motori di ricerca per fornire risultati utente migliori la nuova funzionalità entro la fine di marzo nel tentativo di rendere Bing più competitivo con Google.

Se Microsoft riesce finalmente a guadagnare qualche movimento nello spazio dei motori di ricerca, ciò darebbe a Google una concorrenza tanto necessaria e potrebbe cambiare il modo in cui la persona media naviga sul web.

PRESTO APPLE SEARCH?

E su un altro fronte c’è il progetto interno del colosso di Cupertino Apple Search.

Da tempo Google paga ad Apple miliardi di dollari all’anno per essere il motore di ricerca predefinito in Safari. Ciò indirizza il traffico verso Google, che trae profitto dalla vendita di annunci nei risultati di ricerca. Tuttavia, Apple utilizza altri motori di ricerca come Bing di Microsoft in background, per le ricerche di Siri. Da tempo si vocifera inoltre che le ricerche di Siri e Spotlight siano in parte gestite da un motore di ricerca sviluppato dalla stessa Apple. Questa idea è rafforzata dall’acquisizione occasionale da parte dell’azienda di società di ricerca come Topsy Labs e Laserlike, ricorda 9to5mac.

E per anni il produttore di iPhone pare abbia lavorato su un servizio di ricerca Apple, per competere con Google. Nel frattempo, all’inizio di questo mese il colosso di Cupertino ha lanciato Apple Business Connect: un nuovo strumento per le aziende di tutte le dimensioni per aiutare a “rivendicare i loro segnaposto di posizione e personalizzare il modo in cui le informazioni chiave appaiono a più di un miliardo di utenti Apple”. Secondo il Financial Times, Business Connect potrebbe essere un elemento di una mossa in tre parti per competere con Google: Apple Maps (incluso Business Connect), una rete pubblicitaria Apple e Apple Search appunto.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

Sebbene si tratti di un rumor di vecchia data, la grande domanda era sempre stata se Apple volesse entrare in quello che attualmente è un business piuttosto oscuro. Il modello di business di Google è in gran parte guidato dalla capacità di pubblicare annunci personalizzati, che riflettono la nostra cronologia di ricerca e navigazione sul web. Questo è qualcosa che Apple considera troppo invadente e ha cercato di bloccare iniziative come App Tracking Transparency.

Tuttavia, Josh Koenig, chief strategy officer di Pantheon, una piattaforma per le operazioni di siti web, ha affermato a 9to5mac che Apple potrebbe rapidamente prendere un morso della quota del 92% di Google nel mercato della ricerca non rendendo Google l’impostazione predefinita per 1,2 miliardi di utenti iPhone. “Se Apple potesse creare qualcosa che fosse essenzialmente buono come ‘Google classico’ – Google intorno al 2010 quando era un semplice motore di ricerca meno ottimizzato per le entrate pubblicitarie – le persone potrebbero semplicemente preferirlo”, ha evidenziato Koenig.

Dunque da Microsoft a Apple la sfida al dominio di Google nella ricerca online è ufficialmente aperta.

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