Si avvicina finalmente il 14 giugno, il giorno del fatidico calcio di inizio dei mondiali di football 2018.
Sarà forse il principe saudita Mohammed bin Salman, il nuovo uomo forte di Riad, a rappresentare il regno conosciuto come luogo di origine dell’Islam, nel palco d’onore? Per uno degli innumerevoli e bizzarri casi del destino, il primo confronto vedrà in scena le nazionali di calcio di due grandi “petrostati” che insieme detengono la maggior parte delle riserve mondiali di idrocarburi. Vecchi e nuovi strongman o siloviki accorreranno nella tribuna d’onore a sgomitare per un inquadratura in mondo visione.
Ma voglio anche strafare, quindi mi avventuro sulla corda sospesa come un funambolo senza rete del pronostico calcistico.
Sui mondiali di calcio sono sempre fedele alle parole di un grande campione del football dell’impero Britannico, Gary Lineker: «Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince».
“Welcome to Russia2018”, regia e sceneggiatura di quello che possiamo già decretare il vincitore di questo evento globale: Vladimir Vladimirovič Putin.