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the exploration company SPACEX

Ecco come la franco-tedesca The Exploration Company accelera per competere con SpaceX

Secondo il Financial Times, The Exploration Company sta pianificando una raccolta di capitali più consistente rispetto all'anno scorso per accelerare la sfida a SpaceX. Attesa per la decisione dell'Esa sulla competizione per sviluppare una capsula cargo europea operativa entro il 2029: in gara ci sono la startup ​franco-tedesca e Thales Alenia Space

Nuova maxi-raccolta capitali per la start-up franco-tedesca che punta a diventare la “SpaceX europea”.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, The Exploration Company (Tec) – società fondata nel 2021 da ex ingegneri Airbus – sarebbe al lavoro su un round “significativamente più consistente” rispetto ai 160 milioni di dollari raccolti lo scorso anno.

“Vogliamo dominare l’intera catena del trasporto spaziale”, ha dichiarato al Ft Hélène Huby, fondatrice e ceo del gruppo franco-tedesco. “Inizieremo con la capsula cargo, ma un giorno vogliamo arrivare all’equipaggio e poi alla Luna”. Tec sta lavorando a un lander lunare con gli Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di atterrare sulla Luna prima del 2035.

Ma il cuore del progetto resta il suo veicolo spaziale Nyx, capsula progettata per trasportare merci da e verso l’orbita terrestre bassa e, in seguito, nello spazio cislunare. Come i modelli Dragon sviluppati da SpaceX, anche le capsule Nyx di The Exploration Company sono riutilizzabili: una volta sganciato il carico trasportato, può rientrare nell’atmosfera terrestre ed essere utilizzata per la missione successiva.

Tra i traguardi di The Exploration Company c’è senz’altro l’aggiudicazione di uno dei due contratti dall’Agenzia spaziale europea (Esa) a maggio 2024 per iniziare gli studi di un veicolo per il trasporto merci. L’altro è andato a Thales Alenia Space, la joint-venture tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%).

Il tempismo non è casuale. Questa settimana alla riunione ministeriale dell’Esa i paesi membri decideranno se finanziare — con un budget previsto di 250 milioni di euro — almeno una missione dimostrativa di una capsula cargo europea entro il 2029.

Sia Tec sia Thales Alenia contano sull’Esa per la fornitura di contratti di base per i servizi cargo, mentre si occupano di clienti commerciali, spiega il quotidiano finanziario britannico.

Tutti i dettagli.

COSA FA LA STARTUP SPAZIALE FRANCO-TEDESCA

L’azienda, fondata quattro anni fa dagli ingegneri aerospaziali Hélène Huby, Sebastien Reichstat e Pierre Vine, punta a condurre il volo inaugurale di Nyx da e per la Stazione spaziale internazionale (Iss) nel 2028.

Un anno fa Tec ha annunciato di aver raccolto 160 milioni di dollari con l’obiettivo di finanziare lo sviluppo della capsula progettata per trasportare merci e astronauti alle future stazioni spaziali commerciali.

Il nuovo round servirà invece a finanziare un progetto di motore a razzo riutilizzabile ad alta spinta. Tec punta a combinare fondi privati e pubblici per accelerarne lo sviluppo e scalare rapidamente verso capacità industriali più ampie. Ci sono fondi che cercano di entrare in questo momento”, ha spiegato al Ft uno di loro. “Il capitale che raccoglieremo servirà ad espandere l’attività per renderla più aggressiva”.

In totale, serviranno circa 450 milioni di dollari per completare Nyx, di cui almeno il 40% proveniente direttamente da capitale privato e il resto da fondi pubblici.

IL CONTRATTO CON L’ESA PER IL CARGO SPAZIALE EUROPEO

Sempre un anno fa, l’Esa ha assegnato due contratti, uno a Thales Alenia Space e l’altro a The Exploration Company appunto, per il programma cargo commerciale in grado di trasportare merci da e verso la Stazione Spaziale Internazionale in orbita terrestre bassa entro il 2030.

I due contratti, dal valore di 25 milioni di euro, coprono il lavoro di progettazione iniziale dei loro cargo. Le due società hanno portato avanti i loro concetti per veicoli progettati per il trasporto di merci da e verso la Iss e le stazioni spaziali commerciali.

I ministri riuniti alla ministeriale Esa di questa settimana dovranno scegliere se finanziare almeno una missione dimostrativa su larga scala. Una decisione che potrebbe determinare quale tra le due proposte diventerà la prima capsula cargo europea e, potenzialmente, il punto di partenza per il futuro volo umano in Europa.

UN MERCATO DOMINATO DA SPACEX E NORTHROPP GRUMMAN

Attualmente, solo due aziende, SpaceX e Northrop Grumman, forniscono servizi di trasporto merci da e per la ISS, entrambe con sede negli Stati Uniti. Tuttavia, la potenziale concorrenza sta emergendo da Cina, India e Russia che stanno lavorando a progetti simili.

LA SFIDA CON LA FRANCO-ITALIANA THALES ALENIA SPACE

Da parte sua la veterana Thales Alenia Space sostiene che il suo design sarà a basso rischio.

La sua capsula trarrà vantaggio dalla decennale esperienza dell’azienda nella costruzione di moduli pressurizzati, tra cui il 50% di quelli utilizzati sulla ISS e tutti quelli utilizzati da Northrop Grumman sul trasportatore di merci Cygnus, affermano i dirigenti. “Abbiamo dimostrato la nostra efficacia in volo”, ha dichiarato Roberto Angelini, direttore dell’esplorazione di Thales Alenia Space al Ft. “Possiamo davvero apportare un valore aggiunto nella conoscenza dell’ambiente.”

IN VISTA DELLA MINISTERIALE ESA

La decisione dell’Esa di questa settimana potrebbe segnare uno spartiacque. Con budget limitati, l’Agenzia spaziale europea dovrà scegliere se puntare su un modello industriale consolidato o scommettere sull’agilità di una start-up.

Secondo le indiscrezioni raccolte dal Financial Times, grazie al recente accordo con la Nasa sullo scambio fra servizi cargo e voli di astronauti europei, potrebbe emergere spazio di bilancio per finanziare persino una seconda capsula. Ma molti Stati membri restano prudenti visti i vincoli di spesa.

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