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Dpp Difesa, ecco le nuove risorse per il potenziamento terrestre

Dal Dpp della Difesa 2025-2027 emerge un aumento del finanziamento per i nuovi veicoli per la fanteria pesante (Army Armored Combat System- A2CS) per l’Esercito italiano, che deve rinnovare la flotta vetusta dei Dardo, e i fondi per la modernizzazione dell'Ariete e per lo sviluppo del Main Battle Tank. 

La Difesa punta quasi due miliardi in più per il nuovo cingolato da combattimento dell’Esercito.

Il bilancio integrato della difesa per il 2025 sale a 35,5 miliardi di euro rispetto ai 32,3 miliardi di euro del 2024, ma la cosiddetta “spesa in chiave Nato”, cioè quella che fa fede per gli impegni dell’Alleanza nel rapporto con il Pil, raggiunge quota 45,3 miliardi di euro per il 2025. È quanto emerge dal documento programmatico pluriennale (Dpp) per la Difesa per il triennio 2025-2027 trasmesso ieri al Parlamento.

Nei prossimi quindici anni, la maggior parte degli investimenti destinati all’ammodernamento e al rinnovamento delle capacità militari sarà concentrata sui mezzi aerei e terrestri. Nell’elenco dei programmi da finanziare quest’anno per il settore terrestre, rientrano 130 milioni di euro per i nuovi veicoli da combattimento del programma A2CS (Army Armoured Combat System), 50 milioni di euro per continuare lo sviluppo dei nuovi carri armati pesanti e 100 milioni di euro per l’ammodernamento dei vecchi carri armati Ariete.

“L’obiettivo principale è quello di potenziare la flotta di sistemi terrestri attraverso l’acquisizione di piattaforme di ultima generazione unitamente al rinnovamento dei sistemi già in inventario” spiega il Dpp.

In particolare, come si apprende Dpp 2025-2027, il dicastero guidato da Guido Crosetto ha stanziato 1,945 miliardi di euro aggiuntivi per il programma A2CS  per l’acquisizione del nuovo veicolo cingolato da combattimento per la fanteria della forza terrestre italiana.

Tutti i dettagli.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA A2CS

Nello specifico, si legge nel Dpp 2025-2027, il programma riguarda “il rinnovamento della capacità di combattimento delle forze pesanti mediante l’acquisizione di una famiglia di piattaforme Army Armored Combat System, includendo piattaforme combat (AIFV) e piattaforme a supporto”.

“Il programma è stato concepito in ottica modulare con potenziale di crescita continua, garantendo soluzioni tecnologiche all’avanguardia, conformi agli standard Nato ed in grado di esprimere capacità operative per il conseguimento del successo nei diversi scenari operativi” prosegue il Dpp.

LE RISORSE AGGIUNTIVE

Pertanto, il programma ha ricevuto un’integrazione di 1,945 miliardi di euro attraverso risorse a “fabbisogno”, recata dalla Legge di Bilancio 2025, si legge nel nuovo Documento programmatico della Difesa. Il Dpp 2024-2026 aveva previsto un’integrazione di 1,2 miliardi di euro.

QUELLE PREVISTE DAL DPP DELLA DIFESA 2025-2027

Dunque, guardando alla suddivisione delle risorse, per il 2025 la Difesa prevede 129,96 milioni (rispetto ai 117,9 milioni previsti nel precedente Dpp), 267,20 milioni nel 2026 (rispetto ai 220 milioni previsti nel precedente Dpp), 154,15 milioni nel 2027 e 1,047 miliardi di euro nel triennio 2028-2030. La copertura finanziaria del programma prevede l’investimento di 8,29 miliardi di euro fino al 2039 (nel 2024 erano 6,455).

RINNOVAMENTO DELLA COMPONENTE CORAZZATA (NUOVO MAIN BATTLE TANK E PIATTAFORME DERIVATE) DELLO STRUMENTO TERRESTRE

Dopodiché, c’è il rinnovamento della componente corazzata con il nuovo Main Battle Tank e le piattaforme derivate, avviato lo scorso anno.

Come dettaglia il Dpp, il programma è “finalizzato al rinnovamento e completamento della capacità di combattimento delle forze corazzate, attualmente garantita da piattaforme Ariete e Leopard 1 nelle versioni derivate. Prevede l’acquisizione di Main Battle Tank di ultima generazione e piattaforme derivate (recupero, soccorso, gittaponte, pioniere). I nuovi sistemi offriranno elevate performance in termini di protezione, letalità, mobilità, interoperabilità e sostenibilità logistica”.

Per l’anno in corso il Dpp stanzia 50 milioni di euro, così come nel 2026, previsti 210,90 milioni nel 2027 e 1,9 miliardi nel triennio 2028-2030 e 6,69 miliardi di euro negli anni successivi, per un totale di 54 miliardi fino al 2038.

Anche quest’anno il documento non menziona quindi il veicolo da acquistare o sviluppare, ma è già operativa la joint-venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles – annunciata a luglio 2024 dall’italiana Leonardo e la tedesca Rheinmetall – nata con l’obiettivo di gestire proprio i futuri contratti di produzione di nuovi carri armati pesanti (Mbt) e nuovi veicoli blindati di fanteria (A2cs) per l’Esercito italiano, che deve rinnovare appunto la flotta vetusta degli Ariete e Dardo. La joint venture italo-tedesca avrà il ruolo di prime contractor e di systems integrator per l’ordine del ministero della Difesa che prevede di acquistare in 10-15 anni 280 carri armati sul modello del Panther di Rheinmetall e 1050 mezzi cingolati di fanteria leggeri sviluppati sulla piattaforma Lynx.

AMMODERNAMENTO DEL CARRO ARIETE

Infine, c’è la modernizzazione dell’Ariete.

Il programma mira a mantenere l’operatività e la sicurezza della componente corazzata dell’Esercito ammodernando 125 carri Ariete, si legge nel Dpp 2025-2027. “L’obiettivo è quello di dotare l’Esercito italiano di una piattaforma idonea ad operare negli attuali e futuri scenari operativi ove sono richiesti elevati standard di protezione per il personale operante a bordo, capacità di ingaggio e di comando e controllo, elevata mobilità tattica, sicurezza degli equipaggi e impiego in teatri ad alta minaccia”.

Nello specifico, il Dpp prevede lo stanziamento di 100,70 milioni di euro nel 2025, 107,98 milioni nel 2026, 145 milioni nel 2027, 220,20 milioni nel triennio 2028-2030 e 180 milioni negli anni successivi per un totale di  753,88 milioni di euro fino al 2034.

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