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Project Kuiper, ecco come Amazon sfiderà Starlink sulla banda larga satellitare

Amazon punta a offrire servizi tramite Kuiper, il suo progetto di Internet satellitare, a Stati Uniti, Canada, Francia, Germania e Regno Unito entro la fine del primo trimestre del 2026. Entra nel vivo la sfida con Starlink di Musk

Entro la fine di marzo Amazon fornirà servizi a banda larga tramite Project Kuiper in cinque mercati chiave: Stati Uniti, in Canada, in Francia, in Germania e nel Regno Unito.

Intervenendo lunedì a un evento della World Space Business Week a Parigi, Ricky Freeman, presidente delle soluzioni governative per l’iniziativa satellitare Project Kuiper, ha affermato che Amazon si prepara a raddoppiare le dimensioni della sua costellazione satellitare, riporta Bloomberg. Il sistema Kuiper è costruito attorno a una costellazione di oltre 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa per offrire connettività a privati, aziende e governi.

Il colosso americano dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos ha intenzione di espandere la costellazione Kuiper fino a 200 satelliti quest’anno, con altri tre lanci.

Dunque Bezos con il progetto Project Kuiper si sta posizionando in concorrenza con Starlink. Al momento la divisione di Internet satellitare di Elon Musk rende SpaceX il più grande operatore satellitare del mondo. Gli altri rivali di Amazon includono la canadese Telesat, che non ha ancora lanciato satelliti, e OneWeb che ha costruito una rete di 620 satelliti ora della società satellitare francese Eutelsat, che offre il suo servizio Internet principalmente a governi e imprese.

Ma la questione è se questi player riusciranno effettivamente a recuperare terreno su Starlink che conta oltre 8mila satelliti in orbita.

Tutti i dettagli.

LA TABELLA DI MARCIA DI PROJECT KUIPER DI AMAZON

Amazon prevede di dispiegare più di 200 satelliti in orbita terrestre bassa entro la fine dell’anno. Freeman ha spiegato che Kuiper successivamente dispiegherà satelliti che copriranno più latitudini meridionali, coprendo fino a 26 paesi entro la fine del 2026 e raggiungendo l’equatore nel 2027.

L’azienda mira a offrire “una copertura globale completa, compresi i poli, in circa 88-100 paesi” entro il 2028. A quel punto, ha precisato il manager, l’azienda lancerà ulteriori satelliti oltre a quelli inizialmente previsti.

“Siamo molto soddisfatti della nostra posizione attuale”, ha dichiarato Freeman.

 A CHE PUNTO È IL PROGETTO KUIPER

Ad aprile Amazon ha lanciato in orbita terrestre bassa i primi 27 satelliti del suo progetto Kuiper. Da allora, Amazon ha lanciato altri tre lotti di satelliti, con un altro previsto per la fine del mese.

Il gigante tech ha lanciato il progetto Kuiper nel 2019, sperando di utilizzare i satelliti nell’orbita terrestre bassa per aumentare l’accesso alla banda larga ad alta velocità e a bassa latenza nelle aree che attualmente non dispongono di una connettività Internet affidabile, con l’intenzione di investire 10 miliardi di dollari nello sviluppo della rete. La società gestisce un centro di ricerca e sviluppo per il progetto a Redmond e nel 2022 ha annunciato piani per un impianto di produzione a Kirkland per fabbricare i satelliti.

A luglio 2023 il colosso di Seattle fondato da Jeff Bezos ha annunciato che investirà 120 milioni di dollari in un impianto di preparazione di satelliti Kuiper al lancio, presso il Kennedy Space Center della Nasa in Florida.

Per lanciare i satelliti Kuiper, nell’aprile 2022 Amazon ha firmato contratti per 38 lanci con Ula; 18 lanci con la società europea Arianespace; e 12 lanci con Blue Origin, con un’opzione per ben 15 lanci aggiuntivi con l’impresa privata di proprietà del fondatore di Amazon Jeff Bezos.

SCONTA GIÀ RITARDI

Alla fine del 2023 Amazon ha lanciato due prototipi di satelliti e ha previsto di iniziare i test di servizio l’anno successivo, con una maggiore disponibilità a seguire nel 2025. Ma il lancio è stato ritardato poiché i costruttori dei razzi che Amazon ha contrattato per i viaggi nello spazio hanno riscontrato problemi tecnici, osserva Bloomberg.

Come detto, il colosso tecnologico intende lanciare un totale di 3.236 satelliti. In base alla sua attuale licenza con la Federal Communications Commission, Kuiper deve avere in volo metà della sua costellazione entro luglio 2026.

Dunque la corsa alla connettività satellitare si fa sempre più affollata: Amazon ha sfidato SpaceX, ma il tempo – e i lanci – diranno se Kuiper sarà davvero in grado di competere.

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