Con l’approvazione di un emendamento al decreto legge Infrastrutture, è stato posticipato di un anno – dal 1 ottobre 2026, anziché dal 1 ottobre 2025 – il divieto di circolazione dei veicoli con motori diesel classe Euro 5 nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha parlato di una “scelta di buonsenso”.
CIRCA UN MILIONE DI VEICOLI COINVOLTI
Il divieto avrebbe riguardato circa un milione di vetture alimentate a gasolio e immatricolate tra il 2011 e il 2015 (il periodo dell’Euro 5, appunto). All’Euro 5 è seguito l’Euro 6, lo standard attualmente più avanzato in quanto a limitazione delle emissioni inquinanti dei mezzi stradali.
COSA PREVEDE L’EMENDAMENTO SULLE AUTO EURO 5 A DIESEL
L’emendamento approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, oltre a posticipare l’entrata in vigore divieto, lo rende applicabile “in via prioritaria” alle aree urbane dei comuni con oltre 100.000 abitanti, anziché 30.000 come in precedenza.
Le Regioni, si legge nel comunicato del ministero delle Infrastrutture, “possono prescindere dall’inserimento della limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria ‘Euro 5’ nei piani di qualità dell’aria mediante l’adozione, nei predetti piani, di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento euro-unitario”.
Alle Regioni viene comunque data la possibilità di “introdurre la limitazione strutturale” alla circolazione dei mezzi Euro 5 a diesel anche prima del 1 ottobre 2026 “mediante l’aggiornamento dei rispettivi piani di qualità dell’aria e la modifica dei relativi provvedimenti attuativi”.
IL PROBLEMA DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
Nel 2021 l’Italia ha ricevuto dall’Unione europea una multa di 250 milioni di euro per aver superato i limiti di emissione delle polveri fini (PM10, in gergo) fissati dalla direttiva europea 2008/50 sulla qualità dell’aria.
Per ridurre il problema dell’inquinamento, una delle misure decise dalla Regione Piemonte – guidata dal 2019 da Alberto Cirio, di centrodestra – era appunto il blocco dei veicoli Euro 5 a gasolio. Ma già nel settembre 2023 il Consiglio dei ministri aveva approvato un decreto legge che rimandava al 1 ottobre 2024 il blocco dei veicoli Euro 5 con motore diesel in settantasei comuni piemontesi.